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Placche in gola

Dr. Fernando Mancini

Dr. Fernando Mancini

Otorinolaringoiatra Medico Chirurgo, specialista in Otorinolaringoiatra Creato il: 28/08/2024
Le placche in gola, note anche come placche tonsillari, sono depositi di materiale solido che si formano nelle tonsille, le due masse di tessuto linfatico situate ai lati della gola. Queste placche sono generalmente associate a infezioni batteriche o virali e possono causare sintomi come dolore, difficoltà a deglutire e febbre. 

Le tonsille svolgono un ruolo importante nel sistema immunitario, aiutando a combattere le infezioni che entrano attraverso la bocca o il naso. Tuttavia, quando le tonsille stesse si infettano, possono svilupparsi le placche, che comportano una condizione di disagio nel paziente che risulta esserne affetto.
 
Placche in gola

Cause Cause

Essendo una manifestazione sintomatica, le placche in gola possono comparire per un gran numero di cause, che generalmente presentano una natura di tipo infettiva. In particolare, una delle cause più comuni è l’infezione batterica da streptococco, nota anche per causare la faringite streptococcica. Questa infezione si manifesta solitamente con dolore intenso alla gola, febbre alta, ingrossamento delle tonsille e presenza di placche biancastre o giallastre.

In altri casi, le placche possono essere conseguenza dell’infezione da Corynebacterium diphtheriae, il batterio responsabile della difterite, una malattia respiratoria grave. In questo caso, le placche sono tipicamente grigie e aderenti e possono ostruire le vie respiratorie.

Le placche possono essere anche conseguenza di infezioni virali, come quelle da virus dell’influenza, virus di Epstein-Barr o da adenovirus, mentre, più di rado, possono essere conseguenza di infezioni fungine, come la candidosi orale, o della malattia da reflusso gastroesofageo, per via dell’irritazione causata dagli acidi che risalgono in gola dallo stomaco. 
 

Sintomi Sintomi

Spesso, le placche alla gola si presentano associate ad altri sintomi che possono variare a seconda della causa scatenante.

Nella larga maggioranza dei casi, il sintomo principale è costituito dal dolore alla gola, che è spesso rappresenta una manifestazione di faringiti e può intensificarsi durante la deglutizione, con anche un arrossamento della zona circostante le placche. 

Se la causa delle placche è un’infezione batterica, è abbastanza frequente che sia presente anche una febbre elevata, sintomi sistemici, dovuta alla risposta infiammatoria dell’organismo. Molto spesso, si manifesta anche un rigonfiamento dei linfonodi cervicali, che appaiono ingrossati e doloranti.  
 

Diagnosi Diagnosi

In generale, la diagnosi delle placche in gola si basa principalmente sull’anamnesi e sull’esame obiettivo. Quest’ultimo prevede l’osservazione della gola utilizzando un abbassalingua e una luce per visualizzare le tonsille e identificare la presenza di placche, gonfiore o arrossamento. Inoltre, può essere utile eseguire una palpazione dei linfonodi cervicali per verificare eventuali gonfiori o dolori.

Comunemente, anche l’anamnesi dettagliata del paziente risulta particolarmente utile e importante per valutare la presenza, l’entità e la durata dei sintomi, oltre a eventuali contatti con persone infette e fattori di rischio generici ai quali il paziente potrebbe essere stato esposto. 

In alcuni casi, può essere utile fare ricorso a procedure diagnostiche di laboratorio, come tamponi faringei, che consistono nel prelievo di campioni della mucosa orale da sottoporre a procedure di amplificazione per individuare la presenza di batteri. 

In caso di un tampone negativo, può essere utile fare ricorso a esami del sangue, che consentono di individuare infezioni virali (tra questi, per esempio, citiamo il monotest), o colture batteriche da eseguire sullo stesso tampone. 
 
Placche in gola

Rischi Rischi

Normalmente, le placche in gola non sono una condizione particolarmente grave. Tuttavia, in assenza di un trattamento adeguato, possono produrre numerose complicanze di varia natura. 

Una delle complicanze più frequenti consiste nell’ascesso peritonsillare, ossia una raccolta di pus che si forma intorno alla tonsilla e può causare un dolore intenso, difficoltà a deglutire, e deviazione dell’ugola. Questa condizione richiede un trattamento immediato, spesso con drenaggio chirurgico e antibiotici.

Nei casi di faringite streptococcica, invece, le complicanze più comuni includono la glomerulonefrite post-streptococcica, un’infiammazione dei glomeruli renali che può portare a ematuria (condizione patologica nota anche come sangue nelle urine), proteinuria, e ipertensione, e la febbre reumatica, che può comportare danni alle articolazioni, al cuore e al sistema nervoso.

In generale, un’infiammazione grave delle tonsille può comportare un ingrossamento di queste ultime tale da ostruire le vie aree, ostacolando parzialmente o totalmente la respirazione. Questa manifestazione è più comune in caso di difterite. 

In casi estremamente gravi, che possono riguardare soprattutto i pazienti con sistema immunitario compromesso, il rischio maggiore è dato da una diffusione dell’infezione al flusso sanguigno, con un rischio importante di sepsi, una risposta infiammatoria sistemica e grave che può essere anche fatale. 
 

Cure e Trattamenti Cure e Trattamenti

Potendo avere un gran numero di cause sottostanti, il trattamento delle placche in gola dipende da queste ultime.  

Se le placche sono causate da un’infezione batterica, come lo streptococco, gli antibiotici sono il trattamento di scelta. Gli antibiotici comunemente utilizzati includono penicilline e relativi derivati (per esempio, l’amoxicillina) per le infezioni da streptococco emolitico del gruppo A o macrolidi, come azitromicina ed eritromicina, che vengono invece somministrati nei pazienti con allergia alla penicillina.

Per le infezioni virali, il trattamento è generalmente sintomatico, poiché gli antibiotici non sono efficaci contro i virus. In genere, questi trattamenti includono riposo e idratazione, per permettere all’organismo di debellare più facilmente l’infezione, e l’uso di antinfiammatori, come paracetamolo e ibuprofene, per contenere la sintomatologia dolorosa.
 

Bibliografia

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  • R AN, Rafiq NB. Candidiasis. 2023 May 29. In: StatPearls [Internet]. Treasure Island (FL): StatPearls Publishing; 2024 Jan.

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