Neutropenia febbrile
Dr. Andrea Tendas
Ematologo Medico Chirurgo, specialista in Ematologia Creato il: 18/07/2017 Ultimo aggiornamento: 14/11/2023Generalmente, presenta manifestazioni cliniche quali cefalea, stanchezza, abbassamento della pressione e diverse altre.
Cause
La neutropenia febbrile può essere causata da una qualsiasi neutropenia.
Alle origini della ridotta presenza di globuli bianchi nell’organismo possono esserci molteplici fattori:
- fattori genetici;
- somministrazione di trattamenti mielotossici: ovvero tossici per il midollo osseo come chemioterapia e radioterapia.
Sintomi
La neutropenia febbrile si manifesta con picchi di febbre pari o superiori ai 38°C in pazienti con ridotta conta di globuli bianchi.
Ad essa, possono accompagnarsi sintomi e segni di infezione:
- generale: quali cefalea, stanchezza, abbassamento della pressione;
- legata ad un organo specifico: quali problemi respiratori e tosse in caso di polmonite o dolore addominale e diarrea, in caso di infezione intestinale;
- legata al trattamento mielotossico: spossatezza, affanno e sanguinamento.
Diagnosi
La neutropenia febbrile si diagnostica in tutti quei pazienti affetti da neutropenia che:
- in una singola misurazione, rivelano una temperatura corporea di 38,5 °C;
- in tre misurazioni consecutive, a distanza di un’ora l’una dall’altra, rivelano una temperatura corporea di 38 °C.
Successivamente, lo specialista può richiedere indagini di approfondimento per individuare la causa esatta della febbre e procedere al trattamento. In particolare, potrebbe richiedere:
- esami del sangue e dei liquidi biologici: alla ricerca dei germi responsabili di eventuali infezioni;
- esami diagnostici per immagini: come radiografia, TAC del torace o ecografia dell’addome, per valutare lo stato di salute degli organi più frequentemente sede di infezione.
Rischi
La maggior parte dei rischi della neutropenia febbrile è legata alla carenza di granulociti neutrofili, globuli bianchi responsabili della difesa dell’organismo.
Una simile carenza espone maggiormente il paziente al rischio di contrarre infezione da cui, generalmente, scaturisce la febbre.
Oltre ad essere più frequenti, le infezioni nei pazienti neutropenici hanno un decorso più grave rispetto ai pazienti con difese immunitarie non compromesse portando, in alcuni casi, al decesso del paziente stesso.
Cure e Trattamenti
Il trattamento farmacologico della neutropenia febbrile deve essere iniziato immediatamente dopo la diagnosi, ancor prima di intraprendere ulteriori accertamenti diagnostici. Esso prevede la somministrazione di antibiotici ad ampio spettro, ovvero efficaci contro diversi germi, in grado di prevenire la degenerazione dell’infezione.
Una volta completati gli esami diagnostici ed identificato il fattore scatenante la febbre, lo specialista potrà correggere la terapia antibiotica con fattori di crescita granulocitari: in grado di stimolare la produzione di neutrofili sani nel midollo osseo.
Bibliografia
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- Febrile Neutropenia. Patel K, West HJ. JAMA Oncol. 2017 Dec 1;3(12):1751. doi: 10.1001/jamaoncol.2017.1114.
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