Mediastinite post-sternotomia

Dr. Francesco Saverio Mari
Chirurgo Proctologo Medico Chirurgo, specialista in Chirurgia Generale Creato il: 07/02/2025Si tratta generalmente di una infezione che colpisce il mediastino, la regione del torace compresa tra i due polmoni, e che può essere ricondotta alla contaminazione dell’area chirurgica durante l’intervento.
Se sospettata, è essenziale che venga diagnosticata tempestivamente e trattata, poiché potrebbe generare complicazioni gravi per la salute del paziente.

Cause
La principale causa della mediastinite post-sternotomia è un’infezione del mediastino, al cui sviluppo possono concorrere diversi fattori:- contaminazione durante l'intervento chirurgico: durante la sternotomia, esiste il rischio di contaminazione dell'area chirurgica da parte di batteri presenti sulla pelle del paziente, strumenti chirurgici o ambienti ospedalieri non adeguatamente sterilizzati;
- infezione del tessuto circostante: dopo l'intervento chirurgico, il tessuto intorno alla ferita può infettarsi con batteri presenti nell’ambiente ospedaliero o sulla pelle del paziente;
- presenza di tessuto morto o devitalizzato: durante la sternotomia, possono crearsi tessuti devitalizzati o necrotici che possono favorire la crescita batterica e l’infezione;
- complicanze della ferita chirurgica: la ferita potrebbe non guarire nel modo corretto e restare parzialmente aperta o potrebbero sorgere degli ematomi. Generalmente, queste condizioni aumentano il rischio di infezione;
- sistema immunitario compromesso: pazienti con un sistema immunitario compromesso, ad esempio a causa di malattie croniche, terapie immunosoppressive o malnutrizione, possono essere più suscettibili alle infezioni post-operatorie, inclusa la mediastinite post-sternotomia;
- prolungata permanenza in ospedale: la permanenza prolungata in ospedale può aumentare il rischio di esposizione a batteri resistenti agli antibiotici o di contrarre infezioni ospedaliere.
Sintomi
Tra i principali sintomi della mediastinite post-sternotomia si segnalano:- febbre: la presenza di febbre è uno dei sintomi più comuni e può indicare un'infezione.
- dolore toracico: un dolore sordo, acuto o bruciante nella zona del torace, soprattutto intorno alla ferita chirurgica, è spesso sintomo di infezione del mediastino;
- gonfiore o arrossamento della zona chirurgica: tastando la zona intorno alla ferita, il paziente potrebbe notare gonfiore, calore e un sospetto arrossamento;
- secrezioni della ferita chirurgica: in alcuni casi, è possibile che dalla ferita fuoriesca pus o altro liquido, segni di un’infezione;
- malessere generale: il paziente può sperimentare affaticamento, debolezza generale o altri sintomi non specifici;
- difficoltà respiratoria: data la posizione del mediastino, in alcuni casi gravi si potrebbero avere sintomi di difficoltà respiratoria. Tra questi si segnalano il respiro corto, l’affanno e la dispnea, un disturbo anche noto con il nome di “fame d’aria”;
- tosse: la tosse persistente è un sintomo spesso presente nei pazienti con mediastinite estesa ai polmoni.
Diagnosi
La diagnosi della mediastinite post-sternotomia coinvolge una serie di esami, tutti volti a confermare la presenza dell’infezione e a valutare la sua gravità. L’iter si articola generalmente come segue:- esame fisico: il medico inizia esaminando il corpo del paziente in cerca di segni evidenti di infezione, come arrossamento, gonfiore e secrezioni sospette. Successivamente, ausculta il petto in cerca di un eventuale coinvolgimento polmonare o cardiaco;
- esami di laboratorio: alcuni esami del sangue possono segnalare la presenza nel corpo di marcatori tipici dell’infezione. Si tratta di esami utili in caso di pazienti infetti asintomatici e per i quali l’esame fisico non ha lasciato emergere segni;
- biopsia del tessuto: il medico potrebbe prelevare un campione di tessuto direttamente dal mediastino e sottoporlo ad esame istologico. Questo è particolarmente utile per confermare la diagnosi di mediastinite e identificare il tipo di infezione;
- analisi delle secrezioni: se si sospettasse un’infezione batterica e fuoriuscisse pus dalla ferita, il medico potrebbe prelevare un campione di liquido dal torace del paziente e analizzarlo in laboratorio. Questo è particolarmente utile per identificare il batterio responsabile dell’infezione;
- imaging: la radiografia del torace, la tomografia computerizzata e l’ecografia possono fornire immagini chiare della gabbia toracica, evidenziando l’estensione dell’infezione.

Rischi
I rischi associati alla mediastinite post-sternotomia possono essere gravi e includono:- diffusione dell'infezione: se non trattata tempestivamente, l'infezione può diffondersi ad altre parti del mediastino, causando complicazioni più gravi come endocardite, pericardite o mediastinite suppurativa (formazione di sacche di pus nel mediastino);
- sepsi: la mediastinite post-sternotomia può portare a sepsi, una grave risposta infiammatoria dell’organismo a un’infezione;
- disseminazione batterica: se non trattata, l'infezione può diffondersi al di fuori del mediastino, raggiungendo altre parti del corpo attraverso la circolazione sanguigna o il sistema linfatico. Possono seguire complicazioni quali l'osteomielite, l'artrite settica o l'encefalite;
- complicanze cardiache: l'infezione nel mediastino può coinvolgere il cuore e i vasi sanguigni circostanti, aumentando il rischio di complicanze cardiache come aritmie cardiache, tamponamento cardiaco (compressione del cuore da raccolte di liquido) o insufficienza cardiaca;
- complicanze polmonari: l'infezione può coinvolgere i polmoni, causando polmonite, pleurite (infiammazione delle membrane che rivestono i polmoni) o versamento pleurico (accumulo di liquido tra i polmoni e la parete toracica), che possono compromettere la funzione respiratoria;
- prolungamento della degenza ospedaliera: la mediastinite post-sternotomia può richiedere un trattamento intensivo e prolungato in ospedale, con conseguente maggiore durata della degenza e aumento dei costi sanitari;
- rischio di recidiva: anche dopo il trattamento, esiste il rischio di recidiva dell'infezione, soprattutto nei pazienti con fattori di rischio come diabete, obesità o immunosoppressione.
Cure e Trattamenti
Il trattamento della mediastinite post-sternotomia dipende dalla gravità dell'infezione, dalle condizioni del paziente e dalla presenza di eventuali complicanze. Tra gli approcci più usati si segnalano:- terapia antibiotica: gli antibiotici sono il pilastro del trattamento per la mediastinite post-sternotomia e vengono somministrati per via endovenosa per eliminare l'infezione. La scelta degli antibiotici dipende dai risultati delle colture e dalla sensibilità batterica;
- drenaggio delle raccolte di pus: se sono presenti raccolte di pus nel mediastino, queste devono essere drenate per rimuovere l'infezione. Ciò può essere fatto attraverso il drenaggio chirurgico o percutaneo guidato da imaging;
- cura della ferita chirurgica: la ferita chirurgica deve essere attentamente monitorata e trattata per prevenire l'infezione e favorire la guarigione. Ciò può includere irrigazioni con soluzioni antibatteriche, medicazioni a base di agenti antimicrobici e monitoraggio della temperatura e del colore della ferita;
- supporto nutrizionale: i pazienti con mediastinite post-sternotomia possono avere bisogno di supporto nutrizionale aggiuntivo per favorire la guarigione e ridurre il rischio di complicazioni. Ciò può includere la somministrazione di liquidi e nutrienti per via endovenosa o l'assunzione di integratori alimentari;
- gestione del dolore: il dolore associato alla mediastinite può essere gestito con analgesici appropriati per migliorare il comfort del paziente.
- monitoraggio clinico: i pazienti con mediastinite post-sternotomia devono essere attentamente monitorati per valutare la risposta al trattamento, il miglioramento dei sintomi e l'eventuale comparsa di complicanze.
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