Mal di schiena
Dr. Antonio Colella
Ortopedico Medico Chirurgo, specialista in Ortopedia e Traumatologia Creato il: 31/01/2024Con mal di schiena si indicano una serie di patologie che provocano dolori di tipo muscolare, osseo, nervoso o articolare a carico della colonna vertebrale e di alcune strutture correlate.
Il mal di schiena è una condizione estremamente comune, tanto che l’80% della popolazione adulta occidentale ne soffre almeno una volta nella vita e il 50% ne soffre almeno una volta ogni anno, con un’incidenza che aumenta con l’avanzare dell’età.
Cause
La grande maggioranza dei casi di mal di schiena derivano da uno o più disturbi che colpiscono la colonna vertebrale.
I mal di schiena di origine muscolare derivano soprattutto da lesioni muscolari, che si possono verificare durante l’esecuzione di attività comuni, come il sollevamento di carichi o movimenti involontari, o in seguito a traumi, come cadute o incidenti.
Tra le patologie articolari legate al mal di schiena, invece, rientra soprattutto l’osteoartrite, che provoca l’usura delle cartilagini delle faccette articolari presenti nella colonna vertebrale, portando a un’infiammazione che genera dolore nella zona lombare.
A causare il mal di schiena possono anche essere lesioni (rotture o ernie) dei dischi intervertebrali, le quali causano lo schiacciamento della radice nervosa e quindi il dolore, generalmente irradiato a una o entrambe le gambe.
Altre possibili cause di mal di schiena possono essere:
- infezioni alla colonna vertebrale;
- sindrome premestruale;
- disturbi delle vie urinarie o dell’apparato riproduttivo;
- malattie reumatiche;
- malattie dell’apparato digerente (es. diverticolite).
A favorire l’insorgenza del mal di schiena, inoltre, intervengono anche numerosi fattori di rischio, come:
- età avanzata;
- obesità, in quanto il peso eccessivo può causare sofferenze di tipo muscolare, osseo o articolare;
- stress, che è spesso causa di tensioni muscolari;
- cattive posture, che possono sollecitare oltre misura muscoli e articolazioni.
È sempre bene notare che, in molti casi, non è possibile trovare una causa specifica del mal di schiena.
Sintomi
Il principale sintomo del mal di schiena è legato alla comparsa del dolore, generalmente localizzato nella zona lombare. Nella maggior parte dei casi, il dolore è:
- lieve;
- localizzato;
- di veloce risoluzione (generalmente 2-3 giorni).
Il dolore alla schiena può presentarsi sia in modo costante che intermittente e, in genere, si può riscontrare anche toccando la zona interessata. Occasionalmente, un cambiamento di posizione può portare a una sua riduzione o aumento.
Nei casi più seri, generalmente legati a patologie articolari o ernie del disco, il dolore può anche irradiarsi lungo la zona posteriore o laterale delle gambe, talvolta arrivando fino al ginocchio o al piede. In questi casi, una pressione sulla radice nervosa può portare a una perdita di sensibilità della gamba.Diagnosi
Se il mal di schiena si presenta con una frequenza o un’intensità particolarmente elevate, rivolgersi a uno specialista è utile per comprendere meglio le cause del dolore. Nell’anamnesi del paziente, lo specialista deve essere messo al corrente di tutte le caratteristiche del dolore, quali:
- intensità;
- movimenti o azioni che lo aggravano o alleviano;
- localizzazione;
- frequenza;
- presenza di altri sintomi.
In particolare, tra i sintomi che possono associarsi al mal di schiena si possono riscontrare:
- febbre;
- perdita di peso;
- difficoltà a urinare;
- dolore all’addome o al torace;
- vomito.
Rischi
Il mal di schiena, se non è legato a patologie sottostanti, non presenta grandi rischi per la salute se non l’evidente peggioramento della qualità della vita che tale condizione comporta. Un mal di schiena intenso, infatti, può limitare sensibilmente l’esecuzione di attività quotidiane, come anche solo eseguire semplici movimenti quali sedersi o alzarsi.
I maggiori rischi, tuttavia, sono rappresentati soprattutto da alcune patologie scatenanti il dolore; infatti, malattie come l’osteoartrite, l’ernia del disco o artriti di origine reumatica (ad esempio, artrite reumatoide), se non trattate, possono creare conseguenze gravi per la vita dei pazienti, rendendo le attività quotidiane estremamente complesse.Cure e Trattamenti
Il trattamento preferenziale per il mal di schiena dipende dall’entità dei sintomi e dalle cause sottostanti.
Nei casi di mal di schiena secondario ad altre patologie, il trattamento preferenziale prevede la risoluzione della patologia scatenante (es. antibiotici per le infezioni); nei casi in cui questo sia dovuto a cause muscolo-scheletriche, non esiste invece un trattamento efficace delle cause, per cui si opta per una terapia dei sintomi. Tra le metodologie di prima linea rientrano:
- uso di farmaci antidolorifici (ad esempio, i FANS, ovvero farmaci antinfiammatori non steroidei) per ridurre l’infiammazione e la sintomatologia dolorosa;
- applicazione di caldo o freddo sulla zona interessata per attenuare l’infiammazione ed eventualmente distendere le fibre muscolari;
- svolgimento di attività fisica compatibile con il dolore.
Nelle forme più gravi, può essere utile fare ricorso a:
- cicli di trattamenti fisioterapici che possono essere utili per risolvere eventuali condizioni sottostanti;
- infiltrazioni di corticosteroidi che hanno un forte effetto antinfiammatorio, alleviando il dolore avvertito dal paziente;
- intervento chirurgico risolutivo. Tra i casi in cui si ricorre a questa opzione terapeutica, possiamo trovare, ad esempio, un disco erniato che provochi una sciatica cronica o ancora in presenza di stenosi spinale grave.
In generale, la prevenzione del mal di schiena è importante, mediante accorgimenti riguardanti lo stile di vita come:
- mantenere una postura corretta;
- svolgere attività fisica regolare;
- mantenere un peso adeguato;
- non esporre la schiena a traumi nel sollevamento dei carichi;
- rafforzare la muscolatura dorsale facendo esercizi.
Bibliografia
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