L'irsutismo è la comparsa anomala di peli al volto, al torace o al dorso delle mani e dei piedi, zone dove normalmente i peli sono presenti negli uomini e non nelle donne.
L’ipertricosi consiste, invece, in un aumento dei peli in zone in cui essi sono normalmente presenti; nella donna, cioè, l’ipertricosi è un problema prettamente quantitativo.
L’irsutismo è più spesso di interesse endocrinologico, legato ad una iperstimolazione androgenica. Le malattie endocrine che più frequentemente causano irsutismo nella donna sono di tipo:
Come evidenziato al punto 3, l’irsutismo può avere anche un’origine iatrogena, legata, cioè, all’assunzione di alcuni farmaci.
L'ipertricosi, invece, è indipendente dagli ormoni androgeni, è legata a questioni di familiarità, a farmaci quali ciclosporina e corticosteroidi, stati carenziali e sindromi paraneoplastiche. L'ipertricosi si può riscontrare anche in presenza di sindrome dell'ovaio policistico. L'ipertricosi può riscontrarsi, inoltre, in caso di ripetuti traumi cutanei o infiammazioni.
La diagnosi di irsutismo prevede l'osservazione della paziente per valutare il tipo di irsutismo. Solitamente si segue una scala che valuta la presenza di peli in 11 zone corporee e che assegna un punteggio da 0 a 4 a ciascuna zona in base all'entità dell'irsutismo.
Anche nell'ipertricosi l’esame clinico della paziente, con la valutazione della lunghezza dei peli e di eventuali segni di virilizzazione, è essenziale per la diagnosi, insieme ad un'accurata anamnesi personale e familiare, per indagare la presenza di patologie quali la policistosi ovarica, unitamente all'anamnesi farmacologica.
Nell'irsutismo, la terapia consiste nell'individuazione e rimozione dei fattori che causano la malattia, quindi nella somministrazione di farmaci sistemici soprattutto antiandrogeni o estrogeni, unitamente ad elettrolisi, ceretta o laser terapia. Gli irsutismi androgeni-dipendenti da tumori, sia delle ovaie sia della corticale del surrene, necessitano di un intervento chirurgico, associato o meno alla chemioterapia.
Quelli dovuti a patologie surrenali non tumorali, sono da trattare con il cortisone, associato o meno a dei farmaci anti-androgeni, come il ciproterone acetato o l'aldactone. Il ciproterone acetato viene più spesso associato ad un estrogeno. Nelle pazienti che desiderano un figlio, si deve ricorrere a farmaci capaci di indurre l'ovulazione, mentre in tutte le altre donne sarà opportuno utilizzare farmaci che sopprimono la sintesi degli ormoni androgeni inibendo l'LH. La cura dura almeno 6 mesi, ma l'uso contemporaneo di metodi meccanici per la riduzione dei peli quali l'elettrocoagulazione, può accelerare il successo della terapia farmacologica.
Nell'ipertricosi, invece, la cura è volta a risolvere il sintomo, attraverso l’adozione di misure più che altro cosmetiche, quali la decolorazione dei peli con perossido d’idrogeno, la depilazione periodica con rasoio o cera calda e la depilazione definitiva col laser. Può essere utile anche un consulto psicologico.
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