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Ipoglicemia

Dr. Ruggero Grazioli

Dr. Ruggero Grazioli

Dietologo Medico Chirurgo, specialista in Scienza dell’Alimentazione Creato il: 04/12/2024
L’ipoglicemia è una condizione caratterizzata da bassi livelli di zucchero nel sangue, o più precisamente glucosio.

Il glucosio rappresenta la principale fonte di energia per corpo e cervello e quando i suoi livelli scendono oltre il normale, possono verificarsi una serie di sintomi e problemi.

Nelle persone senza diabete, l’ipoglicemia è relativamente rara e solitamente causata da situazioni come il digiuno prolungato e l’assunzione di alcol. Nei pazienti con diabete, invece, l’ipoglicemia è più comune ed è spesso associata all’assunzione di troppa insulina o ad altri farmaci per abbassare i livelli di zucchero nel sangue, oltre che a errori nella gestione della dieta.

L’ipoglicemia può causare tremori, sudorazione, irritabilità e, nei casi più gravi, perdita di coscienza e se generalmente una corretta alimentazione può aiutare ad alleviare i sintomi, alcune persone potrebbero necessitare di interventi medici più specifici.
 
Ipoglicemia

Cause Cause

L’ipoglicemia è una condizione dalle origini multifattoriali, al cui sviluppo concorrono:
 
  • diabete: nei pazienti diabetici, l’ipoglicemia può verificarsi quando si assume troppa insulina, quando si saltano i pasti senza adeguare la dose di farmaco o quando si pratica troppa attività fisica;
  • esercizio fisico eccessivo: un’attività fisica intensa praticata senza aver assunto la giusta quantità di carboidrati (zuccheri) può portare a ipoglicemia;
  • digiuno prolungato: il digiuno prolungato può portare a una diminuzione dei livelli di zucchero nel sangue;
  • alcolismo: l’alcol può interferire con la capacità del fegato di immagazzinare e rilasciare glucosio, causando ipoglicemia. Il rischio aumenta se l’alcol viene consumato senza cibo;
  • malattie epatiche: malattie epatiche come l’epatite o la cirrosi possono interferire con la capacità del fegato di immagazzinare e rilasciare glucosio, causando ipoglicemia;
  • insulinoma: questo tumore del pancreas causa una produzione eccessiva di insulina e, nella maggior parte dei casi, provoca ipoglicemia nel paziente;
  • disturbi ormonali: alcuni disturbi ormonali, come l’insufficienza surrenalica o il deficit di ormone della crescita, possono causare ipoglicemia.
Errori nella gestione della dieta o uno scarso adeguamento tra assunzione di carboidrati e attività fisica, soprattutto, sono tra le cause più comuni di ipoglicemia tra pazienti sani non diabetici. L’assenza di patologie associate non rende la condizione meno rischiosa per queste persone, ragion per cui è importante riconoscere i sintomi e provvedere al trattamento.
 

Sintomi Sintomi

Tra i principali sintomi dell’ipoglicemia si segnalano:
 
  • tremori: il paziente con ipoglicemia prova spesso una sensazione di tremore nelle mani;
  • sudorazione eccessiva: durante un episodio di ipoglicemia è probabile si verifichi sudorazione abbondante;
  • palpitazioni: il cuore del paziente in ipoglicemia spesso batte più velocemente del normale;
  • fame: il paziente con ipoglicemia è spesso colto da una fame improvvisa e intensa;
  • confusione: durante un episodio di ipoglicemia è probabile che il paziente si senta confuso e non riesca a concentrarsi;
  • irritabilità e nervosismo: l’ipoglicemia può rendere una persona irascibile o nervosa;
  • debolezza: la mancanza di glucosio nel sangue, prima fonte di nutrimento per corpo e cervello, può causare debolezza e stanchezza nel paziente;
  • vertigini: il paziente con ipoglicemia può avvertire una sensazione di sbandamento o vertigini;
  • visione offuscata: durante un episodio di ipoglicemia potrebbero verificarsi disturbi come visione offuscata o ridotta;
  • formicolio: sensazioni di formicolio alla bocca o intorno alle estremità delle mani e dei piedi sono spesso associate a episodi di ipoglicemia.
Questi sintomi possono variare in intensità da paziente in paziente e, se ignorati, possono progredire fino a conseguenze ben più gravi per la salute.
 

Diagnosi Diagnosi

La diagnosi dell’ipoglicemia si basa prevalentemente sull’analisi dei sintomi e sulla misurazione dei livelli di glucosio nel sangue, ma potrebbero essere richiesti test aggiuntivi. L’iter si articola generalmente come segue:
 
  • analisi dei sintomi: il medico specialista inizia solitamente chiedendo al paziente di descrivere i sintomi che sta sperimentando;
  • test di glucosio nel sangue: in presenza di sintomi sospetti, il medico esegue test per valutare i livelli di zucchero nel sangue. Uno di questi prevede l’utilizzo di un glucometro per prelevare una piccola quantità di sangue da un dito. Se il livello di glucosio è inferiore a una certa soglia, si considera il paziente in ipoglicemia;
  • test di prolungamento del digiuno: in alcuni casi, il medico può chiedere al paziente di digiunare per diverse ore e monitorare i livelli di zucchero nel sangue. Questo test può essere utile per capire se l’ipoglicemia è associata al digiuno o se piuttosto ci siano altre cause sottostanti;
  • test aggiuntivi: nel caso in cui si sospettino altre cause di ipoglicemia, lo specialista può richiedere test aggiuntivi per valutare i livelli di insulina, la funzionalità epatica e la presenza di eventuali tumori pancreatici.
Una volta confermata la diagnosi di ipoglicemia e identificate sia le cause sia i rischi associati, il medico procederà alla pianificazione del trattamento più adeguato.
 
Ipoglicemia

Rischi Rischi

L’ipoglicemia può comportare diversi rischi per il paziente, soprattutto se gli episodi sono frequenti e trascurati. Si segnalano:
 
  • perdita di coscienza: se i livelli di zucchero nel sangue si abbassano significativamente, può verificarsi perdita di coscienza. Questo può essere pericoloso, specialmente se si è impegnati in attività come guidare un veicolo;
  • convulsioni: in alcuni casi gravi, l’ipoglicemia può portare a convulsioni, una condizione medica grave che richiede un trattamento medico immediato;
  • coma: in alcuni casi gravi, l’ipoglicemia può causare un coma ipoglicemico, una condizione di incoscienza profonda che può mettere a rischio la vita.
L’ipoglicemia, inoltre, può causare confusione e vertigini, aumentando il rischio di cadute e altri incidenti.

L’ipoglicemia è una condizione dalle conseguenze serie, più frequente di quanto si immagini. Può essere legata a patologie come il diabete, ma anche ad errori nella dieta e interessare gli adulti così come i bambini. Riconoscere i sintomi dell’ipoglicemia e monitorare la frequenza degli episodi, è importante per poter accedere alla diagnosi precoce della condizione e al suo trattamento.
 

Cure e Trattamenti Cure e Trattamenti

Il trattamento dell’ipoglicemia dipende dalla gravità dei sintomi e dalla causa sottostante. Tra i principali approcci si segnalano:
 
  • assunzione di zucchero rapido: durante un episodio di ipoglicemia lieve o moderata, il modo più rapido per aumentare i livelli di zucchero nel sangue è consumare cibo o bevande contenenti zuccheri semplici, come succo di frutta, caramella o glucosio in compresse;
  • consumo di carboidrati complessi: dopo aver trattato l’ipoglicemia immediata, è importante consumare carboidrati complessi attraverso il pane integrale o la frutta, per stabilizzare i livelli di zucchero nel sangue e prevenire una ricaduta;
  • regolare l’assunzione di farmaci: le persone con diabete devono prestare particolare attenzione all’assunzione di insulina e altri farmaci per il controllo del glucosio nel sangue. In caso di episodi frequenti, il medico potrebbe suggerire modifiche nella posologia di questi farmaci per prevenire ricadute;
  • monitoraggio regolare: le persone con diabete o che sono a rischio di ipoglicemia dovrebbero monitorare regolarmente i loro livelli di zucchero nel sangue utilizzando un glucometro. Questo può aiutare a individuare i pattern (l’andamento) dell’ipoglicemia e a prendere misure preventive.
Una diagnosi precoce di ipoglicemia spesso permette di trattare la condizione con approcci dall’impatto lieve sulla vita del paziente. Al contrario, trascurare i sintomi di questa condizione può causare conseguenze gravi e costringere al ricovero. Per questa ragione, si consiglia di cercare assistenza a chiunque abbia avuto recenti esperienze sospette.
 

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