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Iperemesi gravidica

Dr.ssa Nicoletta Danuso

Dr.ssa Nicoletta Danuso

Ginecologo Medico Chirurgo, specialista in Ostetricia e Ginecologia Creato il: 29/11/2017 Ultimo aggiornamento: 12/10/2023

Con il termine iperemesi gravidica (IG) ci riferiamo ad una condizione patologica, caratterizzata da nausea e vomito gravi e continui, correlati a una perdita di peso superiore del 5%.

Nausea e vomito rappresentano due sintomi molto frequenti durante la gravidanza. Possono manifestarsi già nelle prime fasi della gestazione, presentando un picco durante il secondo mese. Successivamente, invece, iniziano a diminuire, fino al punto di scomparire, generalmente intorno al termine del terzo mese di stato interessante.

Iperemesi gravidica

Cause Cause

La causa dell’iperemesi gravidica è dibattuta. Stando alle teorie più accreditate, la gonadotropina corionica (HCG), l’ormone che durante la gravidanza viene prodotto dai villi coriali, in alcuni soggetti predisposti, può stimolare la funzione tiroidea, causando un ipertiroidismo transitorio o comunque un’aumentata secrezione di ormone tiroideo. Il livello di gravità della nausea sembra collegato al livello di stimolazione tiroidea. L’ipertiroidismo è transitorio, tendendo a regolarizzarsi durante il secondo trimestre di gestazione. In questa fase, infatti, i livelli di HCG iniziano a ridursi.

L’IG infatti si manifesta con maggiore frequenza nelle gravidanze che presentano un tasso di HCG più alto, come le gravidanze gemellari o nelle gravidanze con mola vescicolare, un raro tumore dei villi coriali.

Altri studi, invece, collegano la nausea al considerevole aumento di estrogeni, che avviene durante la gravidanza. Un’altra causa, inoltre, potrebbe essere rappresentata dall’aumento dei livelli di prolattina nel sangue.

Sintomi Sintomi

Per quanto riguarda la sintomatologia, possiamo rintracciare segni clinici quali:

  • disidratazione; 
  • squilibri elettrolitici e dell’equilibrio acido-base nel sangue;  
  • deficit nutritivo; 
  • scialorrea (eccessiva salivazione); 
  • debolezza; 
  • vertigini; 
  • alterazioni del gusto e dell’olfatto;
  • irritabilità;
  • difficoltà di concentrazione; 
  • disturbi del sonno.

Sulla scorta degli studi effettuati, una percentuale tra lo 0,3 e il 2% delle gravidanze manifesta una IG che necessita di ricovero ospedaliero.

Diagnosi Diagnosi

La diagnosi è di semplice esecuzione. I dubbi possono insorgere qualora si presentino sintomi che, di solito, non sono riconducibili all’IG, come:

  • dolore addominale; 
  • dolore lombare; 
  • cefalea
  • febbre;
  • colorazione giallastra della cute; 
  • colorazione scura dell’urina; 
  • presenza di sangue nelle feci.

Si tratta di sintomi che possono far pensare di essere in presenza di malattie di tipo gastrointestinale, cerebrale o urinario.

Un altro fattore che può generare dubbi diagnostici è rappresentato dall’eventualità che l’IG si presenti dopo il primo trimestre di gravidanza.

Per questo motivo, è raccomandato svolgere esami del sangue e dell’urina e un’ecografia ostetrica. Laddove dovesse emergere la prova o il dubbio di condizioni differenti o concomitanti all’iperemesi gravidica, è bene approfondire con altri esami.

Rischi Rischi

In base agli studi eseguiti, non ci sono rischi, sia per la madre che per il feto. Ciò a patto che, almeno nei casi più gravi, la disidratazione e gli squilibri ematici e nutrizionali vengono corretti con terapie adeguate.
 

Cure e Trattamenti Cure e Trattamenti

La nausea e il vomito che si manifestano durante la gravidanza possono essere trattati mediante rimedi dietetici, quali possono essere:

  • mangiare poco e spesso; 
  • scegliere cibi poco saporiti; 
  • aumentare l’apporto di carboidrati secchi; 
  • aumentare l’apporto di bevande gasate.

Come terapia si può utilizzare un farmaco che combina pridossina (vitamina B6) e doxilamina (un antistaminico), specifico per la nausea in gravidanza.

Qualora questi rimedi dietetici dovessero rivelarsi inefficaci, si può ricorrere, senza pericolo di effetti teratogeni (ovvero che creano anomalie o malformazioni nell'embrione) alla metoclopramide. Nei casi in cui il vomito perdurasse, ma in ambito ospedaliero, vengono utilizzati ondasetron e/o corticosteroidi, idratando la paziente e correggendo possibili scompensi nei valori ematici.

Bibliografia

  • Iperemesi gravidica, Di Antonette T. Dulay, MD, Main Line Health System. Revisionato/Rivisto ott 2022.
  • Deuchar N. The psychological and social aspects of nausea and vomiting of pregnancy. In: Gideon K, Bishai R eds. Nausea and vomiting of pregnancy: state of the art 2000. Toronto: The Motherisk Program; 2000.
  • Simpson SW et al. Psychological factors and hyperemesis gravidarum. J Womens Health Gend Based Med 2001; 10:471-7.
  • National Institute of Clinical Excellence. Nausea & vomiting in pregnancy. UK: CKS Topic Review; 2008.

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