Iperemesi gravidica

A cura del Dr.ssa Nicoletta Danuso
Ginecologo Medico Chirurgo, specialista in Ostetricia e Ginecologia
Cos'è
L’iperemesi gravidica (IG) è una condizione caratterizzata da nausea e vomito gravi e persistenti associati a perdita di peso maggiore del 5%. Nausea e vomito in gravidanza sono sintomi molto comuni, possono comparire già dalle prime fasi della gravidanza, hanno un picco nel 2° mese, dopodiché cominciano a ridursi, di solito scomparendo dalla fine del 3° mese.
Cause
La causa dell’IG è controversa. Secondo le teorie più accreditate la presenza in circolo della gonadotropina corionica (HCG), l’ormone che in gravidanza viene secreto dai villi coriali, può stimolare la tiroide causando un’ipertiroidismo transitorio o comunque un’aumentata secrezione di ormone tiroideo. La gravità della nausea sembra correlata al livello di stimolazione tiroidea. L’ipertiroismo è transitorio, si normalizza nel 2° trimestre di gravidanza quando i livelli di HCG cominciano a decrescere.
L’IG è più frequente nelle gravidanze con un tasso di HCG più elevato, come le gravidanze gemellari e le gravidanza con mola vescicolare, un raro tumore dei villi coriali. Altri studi correlano la nausea al notevole aumento del livello di estrogeni che si verifica in gravidanza, o all’aumento dei livelli di prolattina nel sangue.
Sintomi
Possono comparire disidratazione, squilibri elettrolitici e dell’equilibrio acido-base nel sangue, deficit nutritivo e persino morte, se non trattata.
Altri sintomi includono scialorrea (eccessiva salivazione), debolezza, vertigini, alterazioni del gusto e dell’olfatto, irritabilità, difficoltà di concentrazione, disturbi del sonno. A seconda degli studi, lo 0,3-2% delle gravidanze presenta sintomi di IG tali da richiedere il ricovero in ospedale.
Diagnosi
La diagnosi è facile, possono porsi dei dubbi quando vi siano dei sintomi che generalmente non sono presenti nell’IG, come dolore addominale, lombare, cefalea, febbre, colorazione giallastra della cute o scura dell’urina, presenza di sangue nelle feci, che possono suggerire invece la presenza di patologie gastrointestinali, cerebrali, urinarie.
Oppure quando la IG si manifesti dopo il 1° trimestre di gravidanza. È comunque indicato eseguire esami del sangue e dell’urina e un’ecografia ostetrica, approfondendo con altri esami se emergesse l’evidenza o il dubbio di condizioni diverse o associate all’IG.
Rischi
Dagli studi effettuati non emergono rischi per la madre o il feto se, per lo meno nei casi più gravi, la disidratazione e gli squilibri ematici e nutrizionali vengono corretti con opportune terapie.
Cure e Trattamenti
Nausea e vomito in gravidanza possono essere trattati con rimedi dietetici come mangiare poco e spesso, scegliere cibi poco saporiti, aumentare l’apporto di carboidrati secchi e di bevande gasate. Di una certa utilità si sono dimostrati preparati a base di zenzero e vitamina B6 (piridossina).
Nel caso questi fossero inefficaci si può usare, senza pericolo di effetti teratogeni, metoclopramide o prometazina, e se il vomito persistesse, ma in ambito ospedaliero, si ricorre a ondasetron e/o corticosteroidi, idratando la paziente e correggendo eventuali squilibri nei valori ematici.
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A cura del Dr.ssa Nicoletta Danuso
Ginecologo Medico Chirurgo, specialista in Ostetricia e GinecologiaSpecializzazioni correlate
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