Giardiasi
Dr. Giuseppe Parisi
Gastroenterologo Medico Chirurgo, specialista in Malattie dell'Apparato Digerente Creato il: 25/06/2024La trasmissione avviene attraverso l’ingestione di cibo o acqua contaminati.
La giardiasi è diffusa in tutto il mondo, soprattutto in aree con approvvigionamento idrico e condizioni igieniche precarie. Se si sospetta di avere la giardiasi o al rientro da viaggi in specifiche zone del mondo, è fortemente consigliato consultare un medico per la valutazione della propria condizione clinica.
Cause
La giardiasi è causata dal protozoo Giardia Lamblia, che si trasmette tramite:- contaminazione fecale: una delle vie di trasmissione è attraverso l’ingestione di cisti di Giardia presenti nelle feci di persone o animali infetti;
- acqua contaminata: l’acqua contaminata da cisti di Giardia rappresenta una fonte comune di infezione. Può verificarsi attraverso l’assunzione di acqua potabile non trattata o l’uso di acqua contaminata per lavarsi le mani;
- alimenti contaminati: cibi contaminati da cisti di Giardia possono causare infezione se consumati crudi o insufficientemente cotti;
- contatto diretto: il parassita può essere trasmesso attraverso il contatto diretto con persone o animali infetti, anche se questo è meno comune rispetto alla trasmissione attraverso acqua o cibo contaminato.
Si tratta di una condizione dai sintomi spiacevoli e dalle conseguenze serie, la cui prevenzione passa per il lavaggio delle mani e la cottura attenta dei cibi.
I pazienti sintomatici o quanti siano appena rientrati da un viaggio in determinate zone del mondo sono invitati a prendere contatto con uno specialista per la valutazione della propria situazione clinica.
Sintomi
I sintomi della giardiasi possono variare da lievi a gravi e possono includere manifestazioni cliniche quali:- diarrea: di solito è il sintomo più comune, con feci liquide o acquose;
- crampi addominali: dolore o disagio nella zona dell’addome;
- meteorismo: aumento della produzione di gas con sensazione di gonfiore addominale;
- nausea: sensazione di malessere allo stomaco con desiderio di vomitare,
- debolezza: ridotta energia e stanchezza;
- perdita di peso: può verificarsi a causa della diarrea persistente;
- disturbi gastrointestinali: altri sintomi possono includere perdita di appetito, eruttazioni e malassorbimento di nutrienti.
Per questa ragione, in presenza di sintomi anche lievi, è consigliata una visita specialistica.
Diagnosi
La diagnosi della giardiasi prevede generalmente le seguenti fasi:- analisi delle feci: la maggior parte delle diagnosi si basa sulla ricerca di cisti o trofozoiti di Giardia nelle feci del paziente. Questi campioni possono essere raccolti presso un laboratorio medico e analizzati al microscopio;
- test diagnostici rapidi: esistono test immunologici che rilevano specifici antigeni di Giardia nelle feci, offrendo risultati più rapidi rispetto all’analisi microscopica;
- coltura delle feci: in alcuni casi, può essere eseguita la coltura delle feci per isolare il parassita.
Rischi
Nella maggior parte dei casi, la giardiasi è autolimitante e non comporta gravi rischi per le persone che la contraggono. In alcuni casi, invece, l’infezione può aggravarsi e comportare complicazioni serie per il paziente che ne è affetto.Tra le complicazioni associate più comuni e pericolose si segnalano:
- disidratazione: la diarrea e il vomito possono portare a perdite elettrolitiche e disidratazione, specialmente nei bambini o nelle persone anziane;
- malassorbimento: l’infezione da Giardia può interferire con l’assorbimento di nutrienti nel tratto gastrointestinale, portando a perdita di peso e carenze nutrizionali;
- complicazioni croniche: in alcune persone, soprattutto se non trattata, l’infezione può diventare cronica e causare problemi a lungo termine al tratto gastrointestinale.
Cure e Trattamenti
La giardiasi può essere curata con un trattamento farmacologico antiparassitario, prescritto dallo specialista a seguito di una scrupolosa valutazione clinica.I farmaci antiparassitari più utilizzati sono il metronidazolo, il tinidazolo e il nitazoxanide. Generalmente, è bene associare ai farmaci anche alcuni accorgimenti nelle proprie abitudini quotidiane, quali, ad esempio:
- idratazione: bere liquidi per prevenire la disidratazione causata dalla diarrea e dal vomito;
- buone pratiche igieniche: lavare accuratamente le mani dopo aver usato il bagno e prima di mangiare per prevenire la diffusione dell’infezione;
- evitare cibi difficili da digerire: durante l’infezione potrebbe essere utile evitare cibi che possono irritare il tratto gastrointestinale;
- riposo: riposare può aiutare il corpo a combattere l’infezione e recuperare le energie.
Inoltre, al fine di tutelare la propria persona e la vita di chi ci circonda, sarebbe opportuno praticare sempre buone abitudini igieniche che possano prevenire la diffusione del parassita.
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