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Gastroenterite

Dr. Alberto Vannelli

Dr. Alberto Vannelli

Chirurgo Proctologo Medico Chirurgo, specialista in Chirurgia Generale Creato il: 10/06/2020 Ultimo aggiornamento: 09/01/2024
Con gastroenterite si indica l’infiammazione delle mucose di stomaco e intestino. In generale, la gastroenterite è una malattia lieve, che si risolve spontaneamente in breve tempo ma che porta con sé una sintomatologia spesso fastidiosa.
 
Gastroenterite

Cause Cause

La gastroenterite è una condizione che si può manifestare per un gran numero di cause; tra cui:

  • infezioni virali: sono le più comuni e spesso derivano da infezioni da rotavirus (soprattutto nei bambini) e norovirus, che infettano le cellule dei villi intestinali, provocando il rilascio di liquidi ed elettroliti e causando un malassorbimento, portando alla comparsa della diarrea;
  • tossine batteriche: meno frequenti di quelle virali, possono essere rilasciate in seguito a infezioni da Escherichia coli, Clostridium o Salmonella o all’ingestione di cibi contaminati con Salmonella o Campylobacter; queste tossine riducono la capacità di assorbimento dell’intestino, inducendo i sintomi caratteristici;
  • assunzione di alcuni farmaci, tra cui gli antinfiammatori non steroidei che possono causare infiammazioni nel tratto gastrointestinale;
  • intolleranze generalmente al lattosio e al glutine; il primo, infatti, non viene digerito dall’intestino tenue e finisce per essere fermentato dai batteri colici, producendo gas e liquidi che portano a diarrea e flatulenza, mentre il secondo innesca una reazione infiammatoria dell’intestino.

Generalmente, le infezioni batteriche associate a gastroenterite derivano dal consumo di cibi non correttamente cotti (soprattutto pollame) o di latte non pastorizzato, con il rischio di infezione che aumenta se i cibi sono conservati a lungo a temperatura ambiente. A fare da mezzo per la trasmissione della gastroenterite possono essere anche l’acqua contaminata o gli oggetti personali delle persone infette. 

Sintomi Sintomi

La sintomatologia della gastroenterite, come detto in precedenza, può essere molto fastidiosa in quanto comprende:

  • nausea;
  • diarrea;
  • vomito
  • dolore e gonfiore addominale;
  • perdita dell’appetito;
  • nelle infezioni batteriche, presenza di sangue nelle feci;
  • occasionalmente, febbre, emicrania e dolori muscolari.

Questi sintomi, solitamente, si manifestano entro 72 ore dall’infezione e nella maggioranza dei casi durano una settimana o meno. 

Diagnosi Diagnosi

La diagnosi della gastroenterite si effettua, comunemente, su base della sintomatologia clinica e dell’anamnesi del paziente, valutando:

  • presenza di diarrea;
  • eventuali assunzioni di cibi contaminati;
  • contatti con persone che hanno mostrato sintomi.

Una volta accertata la sintomatologia, non è sempre necessario individuare la causa della gastroenterite, in quanto la gestione della malattia tende a non cambiare se si presenta in forma lieve; tuttavia, nei casi più seri, il medico deve escludere la presenza di altre malattie gastrointestinali, come appendiciti o infiammazioni croniche (es. morbo di Crohn o coliti ulcerose) o la presenza di intolleranza al lattosio o celiachia.

Rischi Rischi

In generale, il principale rischio costituito dalla gastroenterite è legato alla disidratazione; infatti, vomito e diarrea portano a un’elevata perdita di liquidi che devono essere reintegrati per evitare una perdita eccessiva di elettroliti. 

Cure e Trattamenti Cure e Trattamenti

Proprio a causa della perdita di liquidi, in generale la prima forma di trattamento per la gastroenterite è costituita dalla reidratazione del paziente, ciò si può ottenere sia tramite assunzione per via orale di soluzioni idratanti a base di glucosio ed elettroliti o con brodi di carne e vegetali. Nei casi di disidratazione grave, i liquidi e gli elettroliti devono essere somministrati per via endovenosa. 

In genere, l’alimentazione può essere complessa visto che i pazienti mostrano scarso appetito; tuttavia, quando questo inizia a riprendere, è bene ricominciare a mangiare assumendo con cibi leggeri (es. tè, banane, riso e pane tostato); generalmente, si può associare l’assunzione di probiotici che possono aiutare a ridurre la frequenza della diarrea e accelerare il recupero. 

L’uso di farmaci antiemetici (ossia che riducono il vomito) e antidiarroici può essere consigliato in alcune circostanze (generalmente in assenza di complicanze, come ostruzioni intestinali o sangue nelle feci) in cui vomito e diarrea sono gravi.

Per le gastroenteriti virali non esiste una cura reale; tuttavia, l’infezione da rotavirus nei bambini può essere prevenuta grazie alla vaccinazione mentre negli adulti è utile seguire una serie di norme generali, come l’igiene delle mani con acqua e sapone dopo aver accudito eventuali pazienti. 

Bibliografia

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  • Fleckenstein JM, Matthew Kuhlmann F, Sheikh A. Acute Bacterial Gastroenteritis. Gastroenterol Clin North Am. 2021 Jun;50(2):283-304.
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  • Gastañaduy AS, Begue RE. Acute gastroenteritis. Clin Pediatr (Phila). 1999 Jan;38(1):1-12.

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