Ernia iatale
Dr.ssa Rita Monterubbianesi
Gastroenterologo Medico Chirurgo, specialista in Gastroenterologia ed endoscopia digestiva Creato il: 27/07/2017 Ultimo aggiornamento: 13/12/2023L’ernia iatale è una protrusione (fuoriuscita) dello stomaco dall’addome al torace attraverso lo iato esofageo, il foro che unisce esofago e stomaco consentendo il passaggio del cibo. Tale foro si trova sul diaframma e per questo è anche chiamato iato diaframmatico.
In base al tratto di stomaco protruso viene classificata in:
- ernia iatale da scivolamento: una condizione reversibile, in cui lo stomaco entra ed esce dal torace in base alla pressione esistente nell’addome. Uno sforzo, l’esercizio fisico o un colpo di tosse possono favorire lo scivolamento;
- ernia iatale paraesofagea: caratterizzata da una rotazione dello stomaco con protrusione della parte inferiore dello stesso verso il torace;
- ernia iatale di tipo III: anche detta “mista”, in cui si assiste ad una protrusione sia della giunzione gastro-esofagea sia della parte inferiore dello stomaco.
Approfondimenti
Cause
La principale causa dell’ernia iatale è la fuoriuscita di un tratto dello stomaco dall’addome verso il torace attraverso lo iato diaframmatico. I motivi di questa fuoriuscita sono ancora sconosciuti anche se si ipotizza un’origine multifattoriale alla quale non sarebbero estranei:
- invecchiamento: con conseguente deterioramento organico, che può portare ad un indebolimento dello iato diaframmatico;
- aumento della pressione addominale: causata a sua volta da obesità, gravidanza, tosse cronica o trauma addominale;
- sforzi fisici prolungati.
Sintomi
La maggior parte delle ernie iatali è asintomatica, ma un indebolimento dello iato diaframmatico, con conseguente risalita del contenuto acido dello stomaco in esofago, può portare a sintomatologia da reflusso gastro-esofageo.
Tra le manifestazioni cliniche più comuni troviamo:
- bruciore retrosternale;
- sapore acido in bocca;
- sensazione di risalita;
- dolore toracico;
- tosse stizzosa;
- tachicardia.
In alcuni casi, il paziente potrebbe avvertire solamente un fastidio a livello della bocca dello stomaco o eruttazioni frequenti.
Diagnosi
L’ernia iatale viene generalmente diagnosticata attraverso i seguenti esami strumentali:
- radiografia del tratto digerente superiore con mezzo di contrasto a base di bario, detta anche “pasto baritato”;
- gastroscopia, che permette di evidenziare la presenza dell'ernia e le eventuali complicanze (esofagite).
Ernie iatali particolarmente grandi possono venire alla luce, talvolta, anche a seguito di una radiografia toracica.
Rischi
L’ernia iatale non è considerata una patologia di per sé pericolosa.
I maggiori rischi sono collegati principalmente al reflusso gastrico che, se prolungato e non adeguatamente trattato, può portare a un’infiammazione cronica della mucosa esofagea (esofagite).
Cure e Trattamenti
L’ernia iatale ha prognosi favorevole nella maggior parte dei casi e, se asintomatica, non necessita di terapia specifica.
Qualora nei pazienti si siano manifestati i sintomi della malattia da reflusso gastroesofageo, è opportuno considerare:
- una terapia farmacologica a base di inibitori della pompa protonica per bloccare la produzione di acido nello stomaco e prevenire i sintomi legati al reflusso;
- una terapia chirurgica con tecnica mini-invasiva laparoscopica (cioè senza apertura della parete addominale) per tutti quei casi di ernia iatale particolarmente voluminosa.
È inoltre opportuno, in caso di pazienti obesi, adottare una dieta corretta al fine di ridurre la pressione addominale, spesso causa dell’ernia.
Bibliografia
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