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Emoglobinuria parossistica notturna

Prof. Pietro Leoni

Prof. Pietro Leoni

Ematologo Medico Chirurgo - Professore Ordinario, specialista in Ematologia Creato il: 27/01/2025
L'emoglobinuria parossistica notturna è una rara malattia del sangue caratterizzata dalla distruzione cronica dei globuli rossi, che porta a episodi di emoglobinuria, un'eccessiva presenza di emoglobina nelle urine. 

Questa condizione causata da un difetto genetico nelle cellule staminali ematopoietiche che porta a una sensibilità anormale alla lisi (distruzione) dei globuli rossi. 
 
Emoglobinuria parossistica notturna

Cause Cause

L'emoglobinuria parossistica notturna è causata da una mutazione genetica che colpisce cellule staminali ematopoietiche (ossia quelle che si sviluppano per diventare cellule del sangue). Questa mutazione interessa un gene chiamato PIG-A, che è coinvolto nella sintesi di glicosilfosfatidilinositolo (GPI) e si trova sul cromosoma X. 

Il GPI è una molecola che ancora alcune proteine ​​alla membrana cellulare dei globuli rossi, tra cui la CD55 e la CD59. Queste proteine ​​hanno un ruolo importante nella protezione dei globuli rossi dall’azione distruttiva del sistema del complemento, che costituisce una parte del sistema immunitario. Di conseguenza, i globuli rossi diventano vulnerabili alla lisi indotta dal complemento e vengono distrutti più rapidamente del normale. Questa distruzione accelera ulteriormente durante periodi di stress ossidativo, come durante il sonno notturno, da cui il termine "parossistica notturna".

La mutazione responsabile dell’emoglobinuria parossistica notturna non è ereditaria ma ha carattere congenito, in quanto tende a verificarsi spontaneamente nelle cellule staminali ematopoietiche durante lo sviluppo fetale. Pertanto, non è considerata una malattia.
 

Sintomi Sintomi

L’emoglobinuria parossistica notturna si manifesta come una forma di anemia emolitica cronica, in cui il livello di globuli rossi circolanti è inferiore al normale per via della loro distruzione, con delle crisi più gravi durante la notte, in cui l’anemia si può associare a leucopenia (mancanza di globuli bianchi) e trombocitopenia (mancanza di piastrine).

Inizialmente, la malattia può esordire in forma lieve, producendo un senso di affaticamento durante le attività fisiche e con lievi sanguinamenti spontanei dalle gengive e dal naso. 

Il sintomo più evidente, che è anche quello che dà il nome alla patologia, è però l’emoglobinuria, ossia la presenza di emoglobina all’interno delle urine, che per questo motivo assumono un colore scuro o marrone. Questo sintomo è caratteristicamente più grave al mattino, in quanto durante la notte aumenta lo stress ossidativo. 

In alcuni casi, le crisi emolitiche legate alla malattia possono portare a dolori addominali e lombari, con sintomi tipici di un’anemia grave e un rigonfiamento della milza. 
 

Diagnosi Diagnosi

La diagnosi di emoglobinuria parossistica notturna può essere sospettata in tutti i pazienti che mostrano anemia, presenza di emoglobina nelle urine e carenza delle cellule del sangue. 

In questi casi, il primo test per la conferma della diagnosi è costituito dal prelievo di sangue per l’esecuzione di un esame emocromocitometrico completo, che può rilevare segni di anemia, trombocitopenia e leucopenia e valutare il livello degli indici legati all’emolisi, come la bilirubina. 

Un altro test fondamentale è l'analisi microscopica delle cellule del sangue per individuare la presenza di globuli rossi carenti di proteine ​​GPI-ancorate come CD55 e CD59.

In alcuni casi, può essere eseguita una biopsia del midollo osseo per esaminare le cellule staminali ematopoietiche alla ricerca di anomalie genetiche. In genere, la finalità di questi esami è quella di escludere tutte le altre forme di anemia emolitica che possono essere confuse con l’emoglobinuria parossistica notturna.
 
Emoglobinuria parossistica notturna

Rischi Rischi

L'emoglobinuria parossistica notturna è una condizione seria, in quanto comporta una riduzione delle cellule ematiche che può causare una serie di complicanze anche significative, come: 
 
  • anemia grave: la distruzione continua dei globuli rossi può portare a un'anemia cronica, che può richiedere trattamenti come trasfusioni di sangue o terapia con farmaci stimolanti l'eritropoiesi;
  • trombosi venosa: l’emoglobinuria aumenta il rischio che si formino coaguli di sangue nelle vene, i quali possono portare a episodi trombotici che possono portare a embolie;
  • insufficienza renale: in alcuni casi gravi, l'emolisi cronica può danneggiare i reni, portando a quadri di insufficienza renale; 
  • disturbi emorragici: la ridotta funzione piastrinica associata all'emoglobinuria può interferire con la coagulazione del sangue, aumentando il rischio di sanguinamenti gravi.

Cure e Trattamenti Cure e Trattamenti

Al momento non esiste un trattamento risolutivo dell’emoglobinuria parossistica notturna; pertanto, si fa solitamente ricorso ad approcci di natura sintomatica, che consentono di ridurre le conseguenze della malattia. Tra le terapie più impiegate rientrano:  
 
  • terapia con eculizumab: un anticorpo monoclonale che inibisce l’attività del sistema del complemento, in modo da ostacolare la distruzione dei globuli rossi. La terapia è molto efficace nel ridurre l’anemia e il rischio di trombosi, ma aumenta il rischio di infezioni per via dell’indebolimento del sistema immunitario;  
  • trasfusioni di sangue: nei casi di anemia grave, possono essere necessarie trasfusioni di sangue per aumentare il numero di globuli rossi nel circolo sanguigno e migliorare i sintomi correlati all'anemia;
  • antitrombotici: in presenza di trombosi legati alla malattia si tende a somministrare una terapia anticoagulante (eparina e warfarin) fino all’inizio del trattamento con eculizumab;
  • supplementazione di acido folico e ferro: nei casi in cui la malattia si manifesta con sola emolisi, il midollo osseo può compensare con la produzione di un maggior numero di globuli rossi; in questi casi, la somministrazione di acido folico e ferro consente di compensare la maggiore attività del midollo.  

Bibliografia

  • Brodsky RA. Paroxysmal nocturnal hemoglobinuria. Blood. 2014 Oct 30;124(18):2804-11.
  • Čermák J. Paroxysmal nocturnal hemoglobinuria. Vnitr Lek. 2018 Summer;64(5):508-513.
  • Omine M, Kinoshita T, Nakakuma H, Maciejewski JP, Parker CJ, Socié G. Paroxysmal nocturnal hemoglobinuria. Int J Hematol. 2005 Dec;82(5):417-21.

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