Ematuria
Dr. Emilio Italiano
Urologo Medico Chirurgo, specialista in Urologia e Andrologia Creato il: 05/02/2024Con il termine ematuria si indica la presenza di sangue nelle urine.
Si distingue in:
- ematuria microscopica: la quantità di sangue presente nell’urina è esigua e non visibile ad occhio nudo;
- ematuria “macroscopica”: la quantità di sangue è sufficiente per conferire all’urina un colore rosato, rosso o bruno, ben visibile dal paziente.
La fonte del sanguinamento può essere il rene, la vescica, l’uretra o l’uretere.
È opportuno precisare che una colorazione rossastra delle urine non è sempre causata dalla presenza di globuli rossi. L’urina potrebbe infatti colorarsi a causa di:
- presenza di proteina muscolare o mioglobina nelle urine;
- porfiria: un disturbo caratterizzato da deficit di specifici enzimi coinvolti nella colorazione del sangue;
- assunzione di cibi quali barbabietola, rabarbaro o colorante alimentare;
- assunzione di farmaci, quali più spesso fenazopiridina, ma talvolta anche metildopa, fenotiazine, senna, ecc.
Cause
La presenza di sangue nelle urine può avere cause molteplici e di origine multifattoriale, tanto patologiche quanto fisiche.
Tra le più comuni cause patologiche si segnalano:
- cistite: o altre infezioni della vescica;
- prostatite: ovvero l’infezione della prostata;
- calcoli delle vie urinarie: causa frequente di ematuria negli adulti;
- disturbi di filtrazione del rene: spesso sintomo a loro volta di altre patologie quali il lupus eritematoso sistemico, la vasculite, la malattia da siero o il diabete;
- neoplasie o iperplasia prostatica benigna: si tratta di disturbi che preoccupano maggiormente nei pazienti over 50, anche se i giovani con fattori di rischio (ad esempio fumo o esposizione a sostanze chimiche) possano sviluppare il cancro.
Sintomi
La manifestazione clinica più evidente dell’ematuria è la colorazione rosata, rossa o bruna delle urine.
Ulteriori sintomi associati ad ematuria possono essere:
- dolore alla schiena;
- gonfiore di gambe e piedi, oltre a ipertensione arteriosa;
- urgenza di urinare;
- difficoltà di minzione.
Diagnosi
La diagnosi di ematuria non può prescindere dall’anamnesi e dall’esame obiettivo.
Il medico interroga il paziente sui sintomi, domandando da quanto tempo è presente il sangue nelle urine e se sono presenti febbre, calo ponderale (perdita di peso) o dolore durante la minzione. Esegue poi un esame obiettivo, diverso a seconda del sesso del paziente:
- esame della pelvi: un esame previsto per tutte le donne;
- esplorazione digito-rettale: un esame previsto per tutti gli uomini per controllare la prostata.
Seguiranno specifici esami chimici per stabilire la causa del sangue nelle urine.
In particolare:
- esame delle urine: l’esame delle urine consente allo specialista di rilevare la presenza di sangue nelle urine e confermare il sospetto diagnostico di ematuria;
- cistoscopia: questo esame è fortemente consigliato a tutti i soggetti con oltre 50 anni di età e nei pazienti con fattori di rischio per il cancro. Si tratta di una procedura mininvasiva, svolta attraverso una sonda flessibile a fibre ottiche inserita all’interno della vescica che permette allo specialista di determinare la causa del sanguinamento;
- biopsia renale: un esame svolto spesso in caso di sospetti disturbi di filtrazione del rene;
- esami di imaging: come TAC, risonanza magnetica o ecografia dell’addome e della pelvi. Questi esami sono particolarmente consigliati ai soggetti di qualsiasi età che, pur non avendo infezioni o disturbi di filtrazione del rene, manifestano ematuria.
Nei soggetti di età inferiore ai 50 anni con ematuria microscopica e nessun’altra anomalia riscontrata, gli esami del sangue e delle urine verranno ripetuti a distanza di 6 o 12 mesi. In caso di sanguinamento persistente, verranno eseguiti gli ulteriori esami.
Rischi
I rischi dell’ematuria sono determinati dalla causa che l’ha generata.
Essa potrebbe essere sintomo di:
- disturbi di filtrazione del rene;
- calcoli renali: a loro volta causa di forti dolori e possibili lesioni renali;
- tumori del tratto urinario: come il cancro della vescica o il cancro dei reni.
Se il sangue è presente nelle urine in quantità significative, il rischio maggiore è quello di sviluppare un coagulo nelle vie urinaria con conseguenti:
- ostruzione delle vie urinarie;
- dolore improvviso durante la minzione;
- difficoltà ad urinare.
Cure e Trattamenti
Il trattamento dell’ematuria è prevalentemente sintomatico e diretto alla causa del sanguinamento.
Alcune possibili cause di ematuria includono infezioni, calcoli renali, traumi o lesioni e problemi di coagulazione. Tra i diversi approcci disponibili troviamo quindi:
- terapia farmacologica: le infezioni della vescica e della prostata vengono generalmente trattate con farmaci antibiotici;
- trattamento dei calcoli renali: i calcoli possono richiedere diverse opzioni di trattamento a seconda delle dimensioni e della posizione;
- trattamento delle lesioni o dei traumi: qualora l’ematuria sia causata da danni renali, il medico prescrive un trattamento adeguato a seconda della gravità dell’infortunio;
- trattamento chirurgico: se il flusso di urina è ostruito da coaguli di sangue, indipendentemente dalla causa, il medico inserisce il catetere urinario (un tubo flessibile) nella vescica e cerca di eliminare la massa.
Bibliografia
- Vlasschaert C, Lanktree MB. Microscopic hematuria. CMAJ. 2020 Apr 6;192(14):E370. doi: 10.1503/cmaj.191615. PMID: 32392525; PMCID: PMC7145372.
- Bolenz C, Schröppel B, Eisenhardt A, Schmitz-Dräger BJ, Grimm MO. The Investigation of Hematuria. Dtsch Arztebl Int. 2018 Nov 30;115(48):801-807. doi: 10.3238/arztebl.2018.0801. PMID: 30642428; PMCID: PMC6365675.
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