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Ematoma intracranico

Dr.ssa Giuseppina Bevacqua

Dr.ssa Giuseppina Bevacqua

Neurochirurgo Medico Chirurgo, specialista in Neurochirurgia Creato il: 11/11/2024
Un ematoma intracranico è una raccolta di sangue all’interno del cranio, la cavità ossea che protegge il cervello. Questa condizione può verificarsi a seguito di un trauma fisico, come una caduta o un incidente stradale.

Gli ematomi intracranici possono essere di diversi tipi:
 
  • ematomi epidurali: si verifica quando vi è una raccolta di sangue tra la parte esterna della dura madre (la membrana che riveste il cervello) e il cranio;
  • ematomi subdurali: si forma quando il sangue si accumula tra la dura madre e l’aracnoide (strato delle meningi);
  • ematomi intracerebrali: si sviluppa quando vi è una raccolta di sangue all’interno del tessuto cerebrale;
  • ematomi subaracnoidei: si verifica quando il sangue si accumulo nello spazio tra l’aracnoide e la pia madre (un’altra membrana che avvolge il cervello).
Possono causare sintomi gravi e richiedere interventi medici immediati per prevenire danni al cervello e altre complicazioni.
 
Ematoma intracranico

Cause Cause

La principale causa di un ematoma intracranico è una lesione dei vasi sanguigni, spesso originata da un trauma cranico.

Durante un trauma cranico, i vasi sanguigni del cranio possono subire un danno e causare una fuoriuscita di sangue all’interno del tessuto cerebrale o nello spazio tra il cervello e il cranio. La sua comparsa può essere causata da:
 
  • incidenti automobilistici;
  • cadute;
  • lesioni sportive o traumi da violenza;
Ulteriori fattori favorenti la lesione dei vasi sanguigni includono, talvolta, aneurismi cerebrali che si rompono, malformazioni arterovenose e altre condizioni mediche che aumentano il rischio di sanguinamento spontaneo nel cervello.
 

Sintomi Sintomi

I sintomi dell’ematoma intracranico possono variare a seconda del tipo di ematoma e dalla gravità del sanguinamento. Tra i più comuni si segnalano:
 
  • mal di testa: spesso descritto dai pazienti come persistente;
  • confusione mentale: con possibile progressione verso la perdita di coscienza;
  • vertigini: i pazienti con ematoma intracranico manifestano spesso vertigini o problemi di equilibrio;
  • nausea e vomito;
  • difetti visivi: tra i quali si segnala una visione offuscata;
  • debolezza: una caratteristica debolezza associata a intorpidimento di un lato del corpo;
  • problemi di linguaggio: il paziente con ematoma intracranico potrebbe iniziare ad avere difficoltà nel parlare e nell’articolare un discorso;
  • convulsioni: in alcuni casi gravi, i pazienti hanno riferito episodi di convulsioni;
  • sonnolenza: spesso descritta come cronica e caratterizzata dalla difficoltà a svegliarsi;
  • cambiamenti nell’umore: il paziente con ematoma intracranico potrebbe manifestare repentini cambiamenti di umore e un comportamento insolito.
Alcuni pazienti potrebbero soffrire di alcuni di questi segni caratteristici in modo così lieve da non esserne preoccupati. Tuttavia, gli ematomi intracranici restano un'emergenza medica da trattare tempestivamente per ridurre il rischio di gravi complicazioni. Per questa ragione, è fondamentale cercare assistenza medica al primo manifestarsi della condizione, anche se lieve, per un’attenta analisi del caso.
 

Diagnosi Diagnosi

La diagnosi dell’ematoma intracranico prevede una combinazione di esami. L’iter si articola generalmente come segue:
 
  • anamnesi: lo specialista raccoglie informazioni dettagliate sulla storia medica del paziente, incluso l’evento traumatico che potrebbe aver causato l’ematoma intracranico;
  • esame fisico: il medico esegue un esame fisico approfondito per valutare i sintomi, controllare la funzione neurologica e cercare segni di trauma cranico;
  • imaging cerebrale: le tecniche di imaging cerebrale, come la tomografia computerizzata o la risonanza magnetica, sono essenziali per la diagnosi degli ematomi intracranici. Queste procedure consentono ai medici di visualizzare con precisione la presenza e la posizione dell’ematoma all’interno del cranio;
  • esami del sangue: in alcuni casi, possono essere eseguiti esami del sangue per valutare la coagulazione del sangue e identificare eventuali anomalie che potrebbero aumentare il rischio di sanguinamento intracranico;
  • puntura lombare: in alcuni casi, specialmente quando si sospetta un ematoma subaracnoideo, una procedura nota come puntura lombare può essere eseguita per prelevare un campione del liquido cerebrospinale. Questo può essere analizzato per confermare la presenza di sanguinamento nel cervello.
Una volta effettuata la diagnosi e valutata sia la gravità dei sintomi sia la presenza di eventuali complicazioni, il medico procederà alla pianificazione del trattamento più adeguato.
 
Ematoma intracranico

Rischi Rischi

Gli ematomi intracranici presentano diversi rischi e possono causare gravi complicazioni se non trattati tempestivamente. Tra questi si segnalano:
 
  • danno cerebrale: la pressione esercitata dall’ematoma sul cervello può causare danni ai tessuti cerebrali, compromettendo la funzione cerebrale. Questo può portare a disabilità cognitive, motorie o sensoriali permanenti, a seconda della gravità del danno;
  • convulsioni: gli ematomi intracranici possono aumentare il rischio di sviluppare convulsioni, che sono crisi improvvisi e involontari di attività cerebrale;
  • emiplegia o paralisi: in casi gravi, gli ematomi intracranici possono causare danni permanenti ai nervi o ai tessuti cerebrali, portando a paralisi parziale o completa di un lato del corpo (emiplegia);
  • ipotermia: la pressione esercitata dall’ematoma può interferire con la regolazione della temperatura del corpo, causando ipotermia, che è una diminuzione pericolosa della temperatura corporea;
  • coma e morte: in situazioni molto gravi, un ematoma intracranico non trattato può portare a un coma prolungato o alla morte a causa del danneggiamento irreversibile del cervello.
Il trattamento dell’ematoma intracranico può contribuire a ridurre i rischi associati, ma è necessario che sia tempestivo. Per questa ragione, è fondamentale cercare assistenza medica già ai primi segni lievi della condizione.
 

Cure e Trattamenti Cure e Trattamenti

Il trattamento dell’ematoma intracranico dipende dalle sue dimensioni, dalla sua posizione e dalla gravità dei sintomi. Esistono diverse opzioni terapeutiche:
 
  • monitoraggio: in alcuni casi in cui l’ematoma è piccolo e non sta causando sintomi significativi, il medico può decidere di monitorare attentamente il paziente per osservare eventuali cambiamenti nei sintomi o nella dimensione dell’ematoma nel tempo;
  • chirurgia: se l’ematoma è grande o sta causando sintomi gravi, potrebbe essere necessario un intervento chirurgico per rimuoverlo. Questo può coinvolgere diverse procedure chirurgiche, tra cui la craniotomia (rimozione di una porzione del cranio) per accedere all’ematoma e rimuoverlo, o il drenaggio dell’ematoma mediante un catetere per consentire al sangue di drenare lentamente nel corso del tempo;
  • terapia farmacologica: in alcuni casi, possono essere somministrati farmaci per aiutare a controllare la pressione intracranica, ridurre il rischio di convulsioni o prevenire l’aggregazione piastrinica per evitare ulteriori sanguinamenti;
  • riabilitazione: dopo il trattamento dell’ematoma intracranico, il paziente potrebbe richiedere programmi di riabilitazione per recuperare la funzione neurologica compromessa a causa dell’ematoma e del trattamento.
L’ematoma intracranico è un’emergenza medica da trattare tempestivamente. Una corretta gestione della condizione non solo aumenta le possibilità di migliorare la prognosi, ma potrebbe consentire al paziente di accedere alle opzioni terapeutiche meno invasive. Per questa ragione, si consiglia a tutti i pazienti con sospetto ematoma di cercare assistenza medica immediata.
 

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