Disturbo narcisistico di personalità

Il disturbo narcisistico di personalità è una condizione che porta il soggetto che ne è affetto a sviluppare una vera e propria ossessione per la sua immagine, nutrendo una grande considerazione di se stesso. Il paziente manifesta un’accentuata sensazione di grandiosità, ovvero una smodata sensazione della propria importanza e del proprio talento.

Si tratta di una condizione caratterizzata da un costante bisogno di adulazione e dalla mancanza di empatia verso gli altri. Il disturbo ha una prevalenza di circa il 2%, con una maggiore frequenza negli uomini. La maggior parte dei casi, inoltre, si sono osservati nei paesi occidentali. 

Il nome del disturbo fa riferimento a Narciso, una figura mitologica greca che, incapace di distogliere lo sguardo da sé, finì per innamorarsi della propria immagine riflessa nell’acqua, morendo annegato per cercare di raggiungerla. 

Cause

Le cause del disturbo narcisistico non sono pienamente note; è ritenuto, tuttavia, che questo disturbo possa essere il risultato di molteplici fattori (ambientali, psicologici, biologici).

Proprio quest’ultimo fattore, secondo alcuni studi, lascia supporre che l’ereditarietà abbia un ruolo importante nella sua insorgenza. A favorire la comparsa del disturbo possono intervenire, inoltre, fattori ambientali; infatti, esperienze di rifiuto o svalutazione eccessive da parte dei genitori o dei pari possono favorire lo sviluppo del narcisismo.

In generale, quindi, come detto in precedenza, si può indicare una genesi multifattoriale, in cui i fattori esterni interagiscono con vulnerabilità biologiche. Inoltre, sempre alcune esperienze infantili possono impedire ai soggetti di sviluppare un senso di empatia che, con l’età, si può tradurre in un disturbo narcisistico.

La manifestazione del disturbo, inoltre, può essere spesso associata anche alla presenza di altre condizioni e disturbi dell’umore, quali:

• depressione;
• disturbi della personalità (ad esempio, borderline o paranoide);
• anoressia.

La tendenza della società contemporanea a premiare la competizione e l’individualismo hanno sollevato interrogativi sull’effetto amplificatore del disturbo narcisistico. Inoltre, la crescita delle piattaforme di social media, e quindi la creazione di un’immagine idealizzata di sé stessi online, può alimentare il bisogno di approvazione e adulazione, portando molti a ipotizzare una correlazione tra uso intensivo dei social media e l’aumento del disturbo.
 

Sintomi

Il disturbo narcisistico si distingue, essenzialmente, in due grandi tipologie (overt e covert); questi possono anche essere presenti nella stessa persona e alternarsi in base ai contesti. Entrambe queste tipologie di narcisismo, tuttavia, presentano le medesime manifestazioni, come senso di grandiosità, costante ricerca di ammirazione altrui e scarsa, se non nulla, empatia con gli altri. Si differenziano per le modalità dei comportamenti e atteggiamenti. Nello specifico:

• disturbo overt: i pazienti con un disturbo narcisistico overt si caratterizzano per una continua sovrastima delle proprie capacità e dei propri successi, con la convinzione di essere individui unici e superiori agli altri. Contestualmente, alla sovrastima del proprio valore, si associa spesso una sottostima del valore altrui e reazioni aggressive nei confronti delle critiche ricevute;
• disturbo covert: i pazienti con un disturbo covert, invece, sono caratterizzati da un atteggiamento timido e una maggiore sensibilità alle critiche, mostrando un’autostima decisamente bassa e una tendenza all’isolamento sociale. Ulteriori analisi sulla tipologia covert hanno evidenziato la sua connessione con strategie manipolative e la ricerca di attenzione attraverso l’apparente vulnerabilità.

Diagnosi

La diagnosi del disturbo narcisistico viene posta in seguito a un accurato colloquio con uno specialista o un professionista, il quale, dopo aver acquisito le informazioni di carattere anamnestico del paziente ed aver conosciuto la sua storia personale, passa all’osservazione dei segni clinici caratteristici, quali:

• sensazione di grandiosità;
• convinzione di unicità;
• fantasie di successo;
• invidia o sensazione di essere invidiato;
• mancanza di empatia;
• arroganza;
• necessità di approvazione e ammirazione.

Nella diagnosi differenziale è necessario escludere la presenza di altri disturbi della personalità, come la personalità borderline, il disturbo istrionico e il disturbo antisociale, o anche di un possibile abuso di sostanze.

Rischi

Il disturbo narcisistico può avere conseguenze significative sulle relazioni interpersonali, creando dinamiche molto complesse da gestire, sia per il paziente che per chi gli sta intorno. Infatti, la mancanza di empatia e la costante ricerca di approvazione possono influenzare negativamente la stabilità delle connessioni affettive.

Inoltre, come detto in precedenza, i pazienti affetti da narcisismo possono sviluppare altri disturbi, come dipendenza da sostanze stupefacenti, nonché dal fumo e/o dall’alcol, o anche depressione.

Cure e Trattamenti

Come per larga parte dei disturbi della personalità, il trattamento del narcisismo si basa essenzialmente sulla psicoterapia psicodinamica, che aiuta i pazienti a migliorare il rapporto emotivo con loro stessi e con le persone che gli sono intorno. In genere, questo approccio si basa su due strategie, mutuate dal trattamento per il disturbo borderline di personalità:

• mentalizzazione, in cui paziente comprende come modulare le proprie emozioni e acquisisce maggiore empatia nei confronti degli altri;
• transfert, che si basa sull’interazione tra paziente e terapeuta, tramite cui il soggetto può sviluppare un senso del sé e degli altri che sia più stabile.

Come prima forma di prevenzione di questo disturbo, infine, è utile lavorare sulla consapevolezza dei genitori riguardo alle dinamiche familiari, in quanto queste potrebbero influenzare lo sviluppo del disturbo narcisistico. Interventi precoci potrebbero contribuire a mitigare gli effetti a lungo termine del disturbo, evitando fenomeni di isolamento.
 

Bibliografia

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