Personalità borderline
Dr. Francesco Risaliti
Psichiatra Medico Chirurgo, specialista in Psichiatria Creato il: 07/07/2017 Ultimo aggiornamento: 21/09/2023La personalità borderline è un disturbo di personalità, vale a dire un modo di essere stabile della persona, che, per sue caratteristiche e peculiarità, si discosta dal funzionamento cosiddetto normale.
Tutto ciò accade nelle relazioni interpersonali, spesso conflittuali, nella sfera dell'identità, spesso non definita e variabile, nella gestione delle emozioni, molto spesso disregolate, nel rapporto con il proprio corpo, che viene spesso maltrattato con autolesionismo, diete impulsive, ecc.
Cause
Le cause sono:
- in parte biologiche: iperfunzione di zone del cervello, che reagiscono in modo eccessivo a stimoli anche minimi con scariche emotive molto intense, durature e profonde;
- in parte dovuto all'influenza di un ambiente familiare che invalida, non capisce, non riconosce, giudica i comportamenti del soggetto, trasmettendogli il messaggio "tu non vai bene" o "sei sbagliato".
Sintomi
Tra i sintomi, rientrano:
- comportamenti problematici (tagliarsi, dipendenza da sostanze stupefacenti e/o droghe, litigare, non trovare una stabilità);
- paura di essere abbandonati;
- non sapere cosa fare o non riuscire a trovare senso e continuità nella vita;
- tentativi di suicidio;
- relazioni interpersonali disturbate;
- senso di vuoto;
- emozioni negative, forti e persistenti;
- reazioni paranoiche.
Diagnosi
La diagnosi è clinica: si basa sulla presenza di sintomi, che si scoprono tramite colloqui e test psicologici, eseguiti da personale esperto e addestrato.
Diverse altre condizioni, quali la fobia sociale, il disturbo di personalità schizoide o il disturbo di personalità evitante possono presentare una sintomatologia simile. Per questo motivo, è importante eseguire una diagnosi differenziale.
Rischi
Si tratta di una patologia che può presentare diversi rischi, quali:
- autolesionismo;
- suicidio;
- abuso di sostanze;
- problemi interpersonali;
- solitudine;
- deriva sociale.
Cure e Trattamenti
Il trattamento non farmacologico di prima scelta è il DBT, l'ACT, individuale e di gruppo. I farmaci, invece, possono essere previsti in associazione con terapie psicologiche per trattare episodi depressivi, di panico o psicotici.
La terapia dialettico comportamentale (DBT) è il trattamento d'elezione per questo disturbo, con evidenze scientifiche di efficacia superiore a tutti gli altri tipi di trattamento. Si svolge in una situazione di rapporto terapeutico individuale e di gruppo. Il trattamento standard prevede sedute settimanali, sia individuali che di gruppo, della durata di circa due ore ciascuna. La durata media del trattamento è di circa un anno per i pazienti molto motivati e collaboranti, fino a due anni per tutti gli altri.
Bibliografia
- Charles R. Swenson: I principi della DBT in azione. Raffaello Cortina Editore, Milano 2018.
- Marsha M. Linehan: DBT skills training manuale. Raffaello Cortina Editore, Milano 2015.
- Marsha M. Linehan: Trattamento cognitivo comportamentale del disturbo borderline: il modello DBT. Raffaello Cortina Editore, Milano 2021.
L'informazione presente nel sito deve servire a migliorare, e non a sostituire, il rapporto medico-paziente. In caso di disturbi e/o malattie rivolgiti al tuo medico di base o ad uno specialista.
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