Distrofia simpatico-riflessa (DSR)
Dr. Marcello Tami
Medico del dolore Medico Chirurgo, specialista in Anestesia Rianimazione Creato il: 03/12/2024Cause
Le cause esatte della distrofia simpatico-riflessa non sono completamente comprese, ma si ritiene che coinvolgano un'alterazione del sistema nervoso simpatico. Questo sistema nervoso autonomo è responsabile del controllo di una vasta gamma di funzioni corporee, compreso il flusso sanguigno, la temperatura corporea e la risposta al dolore.Si identificano, in genere, due tipi di DSR, che dipendono dall’evento scatenante del dolore:
- tipo I: si manifesta solitamente in seguito a una lesione fisica di un arto (ad esempio, schiacciamenti, amputazioni) o in seguito a infarti, ictus o tumori maligni;
- tipo II: in genere si manifesta in seguito a una lesione a carico di un nervo periferico.
Sintomi
La sintomatologia della distrofia simpatico-riflessa può variare significativamente, includendo un gran numero di alterazioni sensoriali e motorie. Tra i sintomi più comuni possono rientrare:- dolore cronico: il dolore è spesso il sintomo più evidente e debilitante della sindrome. Può essere costante o intermittente, ma è in genere molto intenso e diffuso nella zona colpita dalla sindrome;
- cambiamenti locali: le persone con DSR possono sperimentare cambiamenti nella temperatura e nel colore della pelle nella zona colpita. La pelle può diventare più calda o più fredda del normale e può assumere una colorazione bluastra o rossastra, a volte divenendo anche traslucida; si possono verificare anche una perdita di peli e/o una crescita eccessiva delle unghie. La sudorazione nella zona può aumentare o diminuire sensibilmente;
- gonfiore e sensibilità: l'area colpita può gonfiarsi e diventare sensibile al tatto. Il gonfiore può essere accompagnato da una sensazione di pesantezza o rigidità; non è raro che si formino degli edemi di grandi dimensioni;
- alterazioni nella mobilità: a causa del dolore e dell'infiammazione, le persone affette dalla sindrome possono avere difficoltà a muovere l'arto interessato. Questo può portare a una riduzione della gamma di movimento e a una compromissione della funzione.
Diagnosi
La diagnosi della distrofia simpatico-riflessa può essere difficile e spesso richiede l'esclusione di altre condizioni simili. In genere, per ottenere una diagnosi è necessario che il paziente riferisca almeno sintomi che coinvolgano almeno tre delle quattro aree precedentemente citate (per esempio, dolore, aumento della temperatura, edema e limitazioni della mobilità) senza che vi siano altre motivazioni in grado di giustificare la sintomatologia.In alcuni casi, può essere necessario eseguire esami più approfonditi, che includono radiografie o scintigrafie per determinare eventuali danni di natura ossea. In alcuni casi si può eseguire un esame, detto blocco nervoso simpatico, per comprendere l’origine del dolore.
Rischi
La distrofia simpatico-riflessa può causare una serie di complicanze, che possono variare in gravità da persona a persona. Alcune delle complicazioni più comuni includono:- atrofia muscolare: il dolore e la ridotta mobilità associati alla sindrome possono portare alla perdita di massa muscolare e alla debolezza muscolare nell'area colpita;
- disabilità fisica: in alcuni casi gravi, il dolore e la perdita di mobilità possono causare disabilità fisiche significative, interferendo, in alcuni casi gravemente, con la capacità del paziente di svolgere le attività quotidiane;
- disturbi psicologici: non è raro che i pazienti presentino alti livelli di stress psicologico a causa della DSR, in quanto la scarsa comprensione della causa e la persistenza dei sintomi possono costituire un forte disagio e dar luogo a fenomeni di ansia e depressione.
Cure e Trattamenti
La distrofia simpatico-riflessa è una condizione sostanzialmente irreversibile, per cui gli approcci terapeutici si basano quasi esclusivamente sulla riduzione della sintomatologia o delle eventuali disabilità associate. Tra i trattamenti più comuni rientrano:- terapie farmacologiche: i farmaci più impiegati sono quelli legati alla riduzione del dolore di origine neurologica e possono includere antidepressivi, antiepilettici o corticosteroidi;
- fisioterapia e terapia occupazionale: la riabilitazione fisioterapica può essere utile nel migliorare la mobilità, ridurre la rigidità articolare e prevenire la perdita di tono muscolare. La terapia può includere esercizi di stretching e di forza, in modo da mantenere una buona capacità di movimento. La terapia occupazionale invece consente ai pazienti di preservare la capacità di svolgere attività quotidiane adattandosi alle limitazioni funzionali causate dalla sindrome;
- blocco nervoso: in casi gravi di DSR può essere eseguito un blocco nervoso per interrompere temporaneamente la trasmissione del dolore lungo i nervi colpiti. Questo consiste nell’iniezione di un analgesico in corrispondenza del nervo interessato dal dolore e può fornire un sollievo importante da quest’ultimo, permettendo al paziente di svolgere più facilmente le attività di riabilitazione;
- neuromodulazione: in casi gravi e resistenti al trattamento, possono essere considerati interventi di natura neurologica come la stimolazione del midollo spinale per ridurre il dolore neuropatico e migliorare la funzionalità delle zone colpite.
Bibliografia
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- Limerick G, Christo DK, Tram J, Moheimani R, Manor J, Chakravarthy K, Karri J, Christo PJ. Complex Regional Pain Syndrome: Evidence-Based Advances in Concepts and Treatments. Curr Pain Headache Rep. 2023 Sep;27(9):269-298.
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