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Cervicobrachialgia

Dr. Nicola Boari

Dr. Nicola Boari

Neurochirurgo Medico Chirurgo, specialista in Neurochirurgia Creato il: 29/06/2017 Ultimo aggiornamento: 20/12/2023

La cervicobrachialgia è una sensazione di dolore localizzato nella regione cervicale posteriore. 

Comunemente conosciuto come “mal di collo”, al disturbo si possono associare numerose limitazioni funzionali del collo e degli arti superiori quali: 

  • ipoestesia: riduzione della sensibilità;
  • ipostenia: riduzione della forza in alcuni movimenti del braccio; 
  • parestesia: formicolio; 
  • disestesia: bruciore o ipersensibilità, che interessa uno o entrambi gli arti superiori.
Cervicobrachialgia

Cause Cause

La principale causa della cervicobrachialgia è la compressione di un nervo cranico spesso causata da un’ernia discale cervicale

Il disco intervertebrale è un “cuscinetto” presente tra una vertebra e l’altra (in questo caso vertebre del tratto cervicale della colonna vertebrale) che può essere oggetto di usura e ridursi in altezza. 

Questo comporta un avvicinamento delle vertebre da cui scaturiscono: 

  • dolore;
  • perdita della fisiologica lordosi cervicale;
  • instabilità motoria.

Sintomi Sintomi

Sintomi ricorrenti nei pazienti affetti da cervicobrachialgia sono:

In realtà la cervicobrachialgia stessa deve essere considerata un sintomo di patologie degenerative disco-artrosiche quali, ad esempio, l’ernia del disco.

Diagnosi Diagnosi

La diagnosi di cervicobrachialgia è posta in base all’anamnesi e ai dati analgesici riportati dal paziente, cui segue un esame obiettivo neurologico mirato a ricercare presenza di compressione dolorosa. 

Ulteriori esami clinici e strumentali sono necessari per evidenziare i punti di compressione e i nervi coinvolti. Tra i più utili troviamo:

  • risonanza magnetica del rachide cervicale: senza mezzo di contrasto, per evidenziare eventuali punti di compressione del midollo e delle radici nervose cervicali, nonché per studiarne le cause anatomiche;
  • elettromiografia degli arti superiori: utile anche per oggettivare il grado di sofferenza degli arti disfunzionali;
  • TAC del rachide cervicale: più rara, per evidenziare eventuali stenosi dei forami di coniugazione;
  • radiografia del rachide cervicale con prove dinamiche in iperflessione ed ipertensione quando si sospetti una instabilità vertebrale.

Rischi Rischi

I principali rischi della cervicobrachialgia non sono legati al disturbo in sé, quanto all’evolutività della sintomatologia: 

  • la persistenza del deficit articolare può determinare una invalidità nello svolgimento delle attività della vita quotidiana e lavorativa;
  • l’eventuale compressione del midollo ad opera del disco erniato (fuoriuscito dalle vertebre) può portare a mielopatie, che in alcuni casi possono essere irreversibili, determinando deficit motori e sensitivi ai quattro arti fino alla para-tetraparesi.

Il dolore, sintomo caratteristico della cervicobrachialgia, può compromettere la qualità della vita del paziente

Cure e Trattamenti Cure e Trattamenti

In assenza di deficit neurologici si procede con trattamento conservativo somministrato secondo tre metodiche: 

  • terapia medica anti-infiammatoria: con FANS e cortisonici;
  • terapia infiltrativa locale: di farmaci anestetici e cortisonici;
  • fisiochinesiterapia.

L’intervento chirurgico è una possibilità da considerare nei seguenti casi: 

  • presenza di segni clinici e radiologici di compressione del midollo;
  • presenza di deficit neurologici che non migliorano con la terapia medica; 
  • persistenza di severa cervicobrachialgia (dolore) condizionante la qualità della vita e non responsiva al trattamento

In caso di ernia discale cervicale l'intervento chirurgico, eseguito in anestesia generale, prevede un approccio anteriore con una piccola incisione orizzontale sul collo. Passando Il disco intervertebrale viene asportato insieme all'ernia, determinando quindi una decompressione delle strutture nervose. Al posto del disco viene posizionata una gabbietta (cage) che serve a ripristinare l'altezza del disco e a determinare nel tempo una fusione tra la vertebra sopra e la vertebra sotto (fusione intersomatica).

L'intervento chirurgico, generalmente, presenta una durata di circa un'ora e mezzo ed è eseguito mediante tecnica microchirurgica. Se eseguito da chirurghi esperti, presenta bassi rischi per il paziente. 

Bibliografia

  • Raja G P, Fernandes S, Cruz AM, Prabhu A. The plausible role of Deep Cervical Fascia and its continuum in chronic craniofacial and Cervicobrachial Pain: A case report. Heliyon. 2020 Jul 27;6(7):e04560. doi: 10.1016/j.heliyon.2020.e04560. PMID: 32760842; PMCID: PMC7393392.
  • Xin J, Wang Y, Zheng Z, Wang S, Na S, Zhang S. Treatment of Intervertebral Disc Degeneration. Orthop Surg. 2022 Jul;14(7):1271-1280. doi: 10.1111/os.13254. Epub 2022 Apr 29. PMID: 35486489; PMCID: PMC9251272.

L'informazione presente nel sito deve servire a migliorare, e non a sostituire, il rapporto medico-paziente. In caso di disturbi e/o malattie rivolgiti al tuo medico di base o ad uno specialista.

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