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Diabete tipo 1

Dr. Francesco Lucchese

Dr. Francesco Lucchese

Dietologo Medico Chirurgo, specialista in Scienza dell’Alimentazione Creato il: 08/11/2024
Il diabete di tipo 1 è una malattia autoimmune cronica, caratterizzata dalla produzione insufficiente di insulina da parte del pancreas.

Il deficit insulinico è causato dalla distruzione, ad opera del sistema immunitario, delle cellule beta del pancreas, che sono responsabili della produzione di insulina, da parte del sistema immunitario. Questo tipo di diabete solitamente si sviluppa in giovane età, spesso durante l'infanzia o l'adolescenza, anche se può verificarsi a qualsiasi età.
 
Diabete tipo 1

Cause Cause

L'insulina è un ormone prodotto dal pancreas, più precisamente dalle cellule beta delle isole di Langerhans. Questo ormone svolge un ruolo fondamentale nel regolare i livelli di glucosio nel sangue. La sua principale funzione è infatti quella di attivare gli enzimi che metabolizzano il glucosio, consentendo all’organismo di utilizzarlo come fonte di energia o di immagazzinarlo per un utilizzo futuro.

Nei pazienti che soffrono di diabete di tipo 1, il sistema immunitario aggredisce le cellule beta sopracitate, riducendo sensibilmente la quantità di insulina nel sangue. A causa della carenza di insulina, quindi, il glucosio non può entrare efficacemente nelle cellule, accumulandosi nel circolo sanguigno.

Al momento le cause del diabete di tipo 1 non sono note ma, poiché l’incidenza della malattia aumenta nei familiari dei pazienti, si può realisticamente ipotizzare che la genetica abbia un ruolo nello sviluppo dell’autoimmunità. Si ipotizza che anche alcuni fattori ambientali, come virus, stile di vita o esposizione a determinate sostanze, possa avere un ruolo nell’insorgenza della malattia ma non vi sono ancora dei legami accertati.
 

Sintomi Sintomi

Nel diabete di tipo 1 i sintomi sono circa gli stessi di quelli che caratterizzano il diabete di tipo 2, ma tendono a esordire in modo più rapido; infatti, questi possono comparire anche in pochi giorni o alcune settimane. In genere, i sintomi più comuni includono:
 
  • sete e minzione frequenti: noti come poliuria e polidipsia, si verificano perché l'elevato livello di zucchero nel sangue causa un aumento della quantità di urina prodotta dai reni, che tentano di eliminare l'eccesso attraverso l'urina. Di conseguenza, il corpo può desiderare di bere più acqua per compensare la perdita di liquidi, portando a una sensazione costante di sete;
  • fame persistente: l'incapacità delle cellule di utilizzare il glucosio a causa della mancanza di insulina può portare a una sensazione costante di fame, nonostante l'assunzione di cibo, in quanto il glucosio non può entrare nelle cellule per essere utilizzato come energia, causando lo stimolo della fame;
  • perdita di peso non spiegabile: poiché le cellule non ricevono energia sufficiente dal glucosio, il corpo può iniziare a bruciare le riserve di grasso e muscoli per ottenere energia, andando in chetosi e producendo corpi chetonici (per esempio, l’acetone) come sottoprodotti;
  • affaticamento: l'incapacità delle cellule di ricevere energia sufficiente può portare a una sensazione costante di stanchezza e affaticamento;
  • visione offuscata: livelli elevati di zucchero nel sangue possono danneggiare i vasi sanguigni; se a essere interessati sono quelli della retina, si può configurare una forma di retinopatia diabetica, che si manifesta con un calo della vista;
  • indebolimento del sistema immunitario: l’eccesso di glucosio nel sangue può mettere sotto stress il sistema immunitario, aumentando il rischio di infezioni e rallentando la guarigione delle ferite.

Diagnosi Diagnosi

La diagnosi del diabete di tipo 1 coinvolge una serie di test diagnostici che valutano i livelli di glucosio nel sangue e la presenza di anticorpi contro le cellule beta pancreatiche e sono in genere necessari quando compaiono i primi sintomi che possono far ipotizzare il diabete.

I test comuni includono il dosaggio della glicemia a digiuno (il diabete è accertato per livelli di glucosio superiori a 126 mg/dl), il test dell'emoglobina glicata (HbA1c) e il test degli anticorpi anti-insulina. In particolare, il test dell’emoglobina glicata è utile per monitorare l’evoluzione della malattia nel tempo, per cui diventa un esame di routine per i pazienti.
 
Diabete tipo 1

Rischi Rischi

Potendo alterare anche in modo rilevante il livello di glucosio nel sangue, il diabete di tipo 1 può produrre anche complicanze acute rilevanti, ossia:
 
  • chetoacidosi: una condizione grave in cui il livello di insulina è troppo basso e che si manifesta con nausea, vomito, dolori addominali, sonnolenza e, in alcuni casi, tachicardia e ipotensione; se non trattata rapidamente, la chetoacidosi può portare al coma o al decesso del paziente;
  • ipoglicemia: una condizione che può verificarsi quando il paziente assume dosi eccessive di insulina o alcolici; si manifesta con nausea, tremori, sudorazione, debolezza, confusione e, in casi più gravi, può portare alla perdita di coscienza del paziente.
Inoltre, il diabete di tipo 1 comporta anche una serie di complicanze croniche, in genere associati ai danni che l’accumulo di glucosio provoca ai tessuti dell’organismo; questi includono:
 
  • malattie cardiovascolari, in quanto il diabete aumenta favorisce il deposito di placche aterosclerotiche nelle arterie, favorendo l’insorgenza di malattie cardiache come infarti del miocardio o ischemie cerebrali;
  • neuropatia, ossia un danno dei nervi che può causare dolore, intorpidimento e debolezza, di solito nelle estremità; la neuropatia e l’aterosclerosi possono anche contribuire a una disfunzione erettile;
  • nefropatia, in quanto l’accumulo di glucosio nei reni può danneggiarli fino ad arrivare all’insufficienza renale.

Cure e Trattamenti Cure e Trattamenti

Il diabete di tipo 1 è una malattia cronica e incurabile, che però può essere gestita in modo che non produca complicanze nei pazienti.

Il trattamento di riferimento per il diabete di tipo 1 è costituito da una somministrazione, per via iniettiva, di insulina. Questa deve essere eseguita contestualmente a un monitoraggio regolare dei livelli di insulina nel sangue, che possono essere monitorati con dei kit di monitoraggio specifici o direttamente con dei sensori elettronici. 

In genere, oltre al paziente interessato, è utile istruire anche le persone intorno a esso su come somministrare l’insulina e come intervenire in caso di chetoacidosi o ipoglicemia, per cui sono generalmente necessari dei ricoveri ospedalieri e la somministrazione di insulina o glucagone.
 

Bibliografia

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  • Lu X, Zhao C. Exercise and Type 1 Diabetes. Adv Exp Med Biol. 2020;1228:107-121.
  • Haak T, Gölz S, Fritsche A, Füchtenbusch M, Siegmund T, Schnellbächer E, Klein HH, Uebel T, Droßel D. Therapy of Type 1 Diabetes. Exp Clin Endocrinol Diabetes. 2019 Dec;127(S 01):S27-S38.

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