Contrattura muscolare

La contrattura muscolare è un fenomeno caratterizzato dalla contrazione involontaria e dolorosa di un muscolo del corpo, spesso scatenata da uno stress esterno. I fattori che possono contribuire alla comparsa di contratture includono movimenti improvvisi, adozione di posizioni scorrette, mancanza di adeguato riscaldamento prima di un'attività fisica e sforzi fisici eccessivi.

Tra le lesioni muscolari (contrattura, stiramento e strappo muscolare), la contrattura rappresenta quella più lieve. Si manifesta, comunemente, a carico dei muscoli della gamba, del rachide lombare e dorsale, della spalla e del collo.
 

Cause

La contrattura origina da una reazione dei muscoli, che tendono a contrarsi e irrigidirsi quando sollecitati oltre una certa soglia di sopportazione. Il meccanismo patologico non è ancora completamente compreso; tuttavia, alcuni dei principali fattori di rischio che possono contribuire alla comparsa di contratture includono:
 

• effettuare movimenti bruschi o improvvisi senza adeguata preparazione o riscaldamento, in quanto mette sotto forte stress i muscoli;
• mantenere posture sbagliate per lunghi periodi, specialmente durante attività lavorative o sportive, può causare una tensione muscolare che, sul lungo periodo può provocare contratture;
• svolgere un riscaldamento insufficiente prima di intraprendere un'attività fisica può aumentare il rischio di contratture, in quanto i muscoli non sono adeguatamente preparati per lo sforzo;
• sollecitare eccessivamente i muscoli, soprattutto senza un adeguato periodo di recupero; ciò può accadere durante un allenamento intensivo o l'esecuzione di attività fisiche pesanti senza la giusta preparazione.

Possono presentarsi anche ulteriori cause che determinano una contrattura muscolare, tra cui patologie del sistema nervoso (malattia di Parkinson), patologie articolari (ad esempio, l’artrite), un eccessivo peso corporeo (obesità).

È importante notare che, spesso, più di un fattore contribuisce alla formazione di contratture: la frequenza e l’entità della contrattura stessa possono variare da soggetto a soggetto. Ridurre il rischio di contratture prestando attenzione a questi fattori, mantenendo una buona forma fisica e adottando corrette abitudini di movimento può contribuire a prevenire questo tipo di disturbi muscolari. Inoltre, consultare un professionista della salute può essere utile per individuare specifiche cause o condizioni sottostanti che possono contribuire alle contratture.
 

Sintomi

Il sintomo chiaro della contrattura muscolare consiste in un dolore non particolarmente intenso ma generalmente esteso per tutta la zona interessata. Il dolore è spesso associato ad altri sintomi tipici di un infortunio muscolare, come: 
 

• tensione muscolare: i muscoli possono sentirsi rigidi e contratti, rendendo difficile il movimento normale della parte del corpo coinvolta;
• difficoltà nei movimenti: a causa della tensione e della contrazione può essere difficile eseguire movimenti normali nella zona colpita;
• sensibilità locale: la zona affetta dalla contrattura può essere sensibile al tocco, e il dolore può intensificarsi se si applica pressione sulla regione interessata;
• rigidità, ossia la sensazione di avere un muscolo in costante contrazione; questa sensazione può persistere anche a riposo.

Diagnosi

La diagnosi di una contrattura muscolare è posta mediante visita specialistica. L’anamnesi può essere utile per individuare al meglio le possibili cause della contrattura e comprendere se questa è espressione di abitudini scorrette che è opportuno correggere. 

Mediante esame obiettivo, lo specialista esamina l’area anatomica interessata dalla condizione patologica, tramite palpazione. Grazie a questo esame, potrà valutare l’ipertonia (l’aumento spropositato del tono muscolare) e la posizione dei punti dolorosi.

Poiché i sintomi delle contratture muscolari possono sovrapporsi con quelli di altre condizioni, il medico potrebbe consigliare ulteriori esami per una diagnosi differenziale. In alcuni casi, infatti, possono essere utili alcuni esami di imaging, come ecografie, radiografie o risonanze magnetiche, per escludere lesioni più gravi o complicazioni come fratture o strappi muscolari significativi.
 

Rischi

Le contratture muscolari di per sé sono condizioni lievi, che si risolvono anche spontaneamente. In questi casi è bene evitare di svolgere attività che intensificano il dolore o che mettano sotto ulteriore stress la muscolatura, in quanto ciò può allungare i tempi di recupero e aumentare il fastidio. 

Se invece le contratture sono più ricorrenti, è bene intervenire su eventuali abitudini scorrette, in quanto possono aumentare la frequenza del problema e, in alcuni casi, essere alla base di lesioni muscolari più serie e dal recupero più lungo. Quest’ultimo caso può essere anche la conseguenza di un evento traumatico.

Le contratture ricorrenti, specie se non vengono trattate correttamente, possono anche costituire un notevole impaccio sulla vita quotidiana; infatti, il dolore e la limitazione dei movimenti possono impedire anche di svolgere le attività di tutti i giorni. 
 

Cure e Trattamenti

Come menzionato in precedenza, le contratture tendono a risolversi spontaneamente, di solito entro una settimana. Per favorire il recupero, comunemente, può essere utile svolgere attività di stretching per distendere le fibre muscolari doloranti e applicare impacchi caldi per aumentare l’afflusso di sangue nella zona interessata. 

L’uso di farmaci nella cura delle contratture non sempre è necessario; di solito, si basa essenzialmente sull’uso di antinfiammatori non steroidei sia per via orale che come pomata o unguento da applicare sulla zona dolorante. Altri trattamenti utili sono rappresentati dall’uso di miorilassanti, che rilassano la muscolatura e riducono la sintomatologia dolorosa. Questi possono essere somministrati, oltre che per via orale e locale, anche per via iniettiva.

Le contratture, infine, si possono prevenire con una serie di accorgimenti da seguire in fase di allenamento e/o di riposo; tra questi rientrano:
 

• svolgere attività dopo un riscaldamento adeguato;
• evitare posture o abitudini che possono portare squilibri a livello articolare o muscolare;
• allenarsi coprendo adeguatamente i muscoli nei mesi invernali;
• mantenere dei periodi di recupero e riposo adeguati dopo l’allenamento.

Bibliografia

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