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Bulimia

Dr.ssa Silvia Barrucco

Dr.ssa Silvia Barrucco

Dietologo Medico Chirurgo - Scienza della Nutrizione Umana - Medico Estetico Creato il: 22/07/2017 Ultimo aggiornamento: 20/09/2023

Tra i Disturbi del Comportamento Alimentare (DCA) si annovera la Bulimia, una condizione basata su una complessa alterazione dell'immagine corporea, che l'individuo vive con forte disagio, a tal punto che l'alimentazione, il peso e la forma corporea influenzano in modo negativo e disfunzionale il vissuto quotidiano, familiare, lavorativo ed affettivo.

La Bulimia Nervosa può essere primaria o secondaria. Più frequentemente è primaria, ossia non conseguente a patologie psichiatriche o condizioni mediche che alterino il comportamento. Colpisce soprattutto il sesso femminile, in età adolescenziale (il picco si osserva tra i 12 e 17 anni), anche se si osservano sempre più frequentemente casi in età scolare o in età tardivo-adulta. 

Bulimia

Cause Cause

La Bulimia, non associata ad altre condizioni medico-psichiatriche, è chiamata Bulimia Nervosa, ad indicare che l'origine è da ricondursi a condizioni di instabilità emotivo-psicologica. Essendo una complessa condizione di natura psicologica, le cause, i fattori di rischio e predisponenti sono vari e multifattoriali.

Gli elementi, che ritroviamo in quasi tutte le forme di espressione della Bulimia, sono:

  • tendenza all'impulsività con disregolazione emotiva;
  • una storia di abusi o traumi familiari; 
  • scarsa autostima ed autoefficacia;
  • forte senso del giudizio interiore e insoddisfazione per il proprio corpo;
  •  fino alla vera e propria dismorfofobia.


Può essere alternata a fasi di Anoressia Nervosa, con cui condivide molte concause. 

Sintomi Sintomi

I sintomi manifesti della Bulimia Nervosa sono le abbuffate compulsive seguite da condotte di compenso. Le abbuffate sono l'ingestione di grandi quantità di cibo, non ordinate secondo le abitudini alimentari tradizionali (mangiare insieme dolce e salato, mangiare cibi non cotti o congelati), in un arco di tempo breve (non più di 2 ore).

Alcuni studi hanno stimato che una persona bulimica può assumere, durante un'abbuffata, una media di 4000-5000 calorie. Nei casi più gravi, le abbuffate sono ripetute più volte durante la settimana. La persona bulimica pratica poi strategie di compenso, mossa da sensi di colpa e timore di ingrassare. Il vomito autoindotto è il comportamento tipico della bulimia, ma si osserva anche iperattività fisica, uso di lassativi, digiuni. Infatti, la persona bulimica si presenta solitamente con normopeso o lieve sovrappeso. 

Diagnosi Diagnosi

La diagnosi deve essere fatta da un medico, attraverso la valutazione dei fattori di rischio, della presentazione clinica e dello stadio di gravità della malattia.

Ci sono dei criteri diagnostici che inquadrano la Bulimia Nervosa, riassunti nel DSM-5, manuale di impiego internazionale per la diagnosi di disturbi mentali. La persona bulimica si rivolge spesso a figure non mediche per curare la sua condizione, valutandola solamente come un problema estetico o di peso. In questo modo, si ritarda la diagnosi, cronicizzando la condizione.

Rischi Rischi

I rischi sono legati alla ritardata diagnosi, che non consente un inquadramento terapeutico corretto e completo. Sono dovuti al perpetuarsi delle pratiche di compenso, che portano a danni d'organo e squilibri elettrolitici.

Il disturbo psicologico di fondo si cronicizza, rendendo più complesso l'intervento psicologico al momento della diagnosi. Vi sono poi i rischi metabolici dell'assunzione di grandi quantità di cibo ad alto tenore calorico e di zuccheri: iperglicemia, ipercolesterolemia, iperuricemia.

Il ciclo mestruale risente dell'alimentazione irregolare, scarsamente nutriente, a tal punto che possono presentarsi lunghi periodi di amenorrea (assenza del ciclo mestruale). Inoltre, il rischio di conversione verso l'anoressia nervosa è alto, soprattutto nelle ragazze giovani.

Cure e Trattamenti Cure e Trattamenti

Il trattamento della Bulimia è multidisciplinare. La finalità del trattamento è scardinare i meccanismi psicologici che mantengono il disturbo e assistere il paziente in un percorso di gestione di una equilibrata alimentazione e sano rapporto con il proprio corpo.

Un Medico Nutrizionista preparato è in grado di affrontare la diagnosi e la cura del disturbo bulimico, facendo associare eventualmente un percorso di psicoterapia nei casi che lo necessitano. La psicoterapia più utilizzata è la Terapia Cognitivo Comportamentale, associata a tecniche di rilassamento come la Mindfulness o lo yoga. 

Bibliografia

  • Tombe E et al, The sequential approach in eating disorders: A scoping systematic review - Eur Eat Disord Rev. 2023 Jul 19.

L'informazione presente nel sito deve servire a migliorare, e non a sostituire, il rapporto medico-paziente. In caso di disturbi e/o malattie rivolgiti al tuo medico di base o ad uno specialista.

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