Ti sei mai chiesto a cosa serve affrontare un percorso di psicoterapia?
Ѐ opinione comune considerare la psicoterapia come un percorso “da sfogatoio” in cui una chiacchierata serve alla persona per tirare fuori parte del proprio mondo interiore. E così magicamente diventiamo tutti “un po' psicologi”.
Proviamo ad immaginare la psicoterapia con la stessa mentalità con cui trattiamo una visita medica, scopriremo che:
- Quando decido di andare da un medico è perché ho un problema e voglio risolverlo;
- Per risolvere il problema ho bisogno della guida del dottore che prescriverà la cura più adatta;
- La cura funziona grazie alla collaborazione del paziente: protagonista attivo della vicenda.
L’ottica della psicoterapia cognitivo comportamentale è proprio quella di considerare l’uomo come responsabile del proprio agire e pertanto agente attivo nell’ottenere dei cambiamenti significativi per fronteggiare la sofferenza e il disagio.
Inoltre, il sintomo non è il nemico della persona bensì la sentinella che segnala come qualcosa non stia andando per il verso giusto. Il sintomo consente alla persona di riflettere su quello che sta accadendo e lo pone in una condizione di possibile cambiamento.
La psicoterapia cognitivo comportamentale è un approccio moderno basato sul presupposto che la persona si reca in terapia per risolvere un problema e stare meglio. Pertanto si pone l’obiettivo di non durare in eterno e dona a tutte le persone strumenti di comprensione che potranno essere utili soprattutto quando la terapia sarà conclusa.
Alcuni elementi che caratterizzano l’approccio cognitivo comportamentale (abbreviato anche con l’acronimo CBT):
- Psicoeducazione: caratterizzata da nozioni che guidano la persona. La psicoeducazione cambia veste e si adatta alla problematica che viene riportata dalla persona.
- Analisi funzionale: strumento utilizzato per capire quali situazioni (antecendenti) possono innescare in noi determinati pensieri, emozioni e comportamenti.
La CBT è adeguata a tutte le tipologie di problemi ed è particolarmente efficace per quanto riguarda:
- I disturbi d’ansia;
- I disturbi dell’umore;
- I disturbi psicosomatici;
- I disturbi del sonno;
- Le fobie specifiche (ad esempio claustrofobia) e fobie sociali.