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Blefarospasmo

Dr. Gustavo Brusasco

Dr. Gustavo Brusasco

Oculista Medico Chirurgo, specialista in Oftalmologia Creato il: 12/09/2017 Ultimo aggiornamento: 18/12/2023

Il Blefarospasmo o blefarospasmo essenziale benigno (BEB) è un disturbo oculare caratterizzato dalla contrazione del muscolo orbicolare dell’occhio con conseguente chiusura involontaria dello stesso. 

La contrazione può durare alcuni secondi o anche alcuni minuti, con un periodo di rilassamento intercorrente di durata variabile. 

Si tratta di un processo patologico progressivo: se non opportunamente trattato, i periodi di contrazione muscolare diventano sempre più frequenti con chiusura forzata degli occhi del paziente colpito.

Blefarospasmo

Cause Cause

Il blefarospasmo è un disturbo idiopatico di cui non si conosce ancora la causa precisa.

Si pensa che la sua eziologia possa essere multifattoriale e comprendere fattori predisponenti quali: 

  • fattori genetici: pur colpendo le donne in misura maggiore rispetto agli uomini, il disturbo oculare sembra essere caratterizzato da familiarità almeno nel 20% dei casi; 
  • disturbi oftalmici: come l’occhio secco o la trichiasi, un ciglio che cresce verso l’interno dell’occhio; 
  • patologie neurologiche sistemiche: quali il morbo di Parkinson.

Sintomi Sintomi

La manifestazione clinica più evidente del blefarospasmo è l’ammiccamento o chiusura involontaria degli occhi da parte del paziente per periodi di tempo variabili da pochi secondi a qualche minuto. 

Tali sintomi, che nei casi più gravi possono progredire fino alla totale chiusura degli occhi, sono spesso aggravati da: 

  • affaticamento
  • stato d’ansia; 
  • esposizione alla luce intensa.

Diagnosi Diagnosi

Il blefarospasmo rientra nel gruppo delle distonie facciali e viene spesso scambiato per Occhio Secco. 

Per evitare questo, è necessario condurre un’attenta e scrupolosa anamnesi. In genere, lo specialista si premura di:

  • documentarsi sui muscoli coinvolti; 
  • la frequenza di ammiccamento;
  • la presenza di aprassia (o prolungata chiusura palpebrale) o di chiusura forzata e spasmo;
  • presenza di debolezza del nervo facciale o di rigenerazione aberrante.

Ciò porterà a sospettare il disturbo oculare in tutti i pazienti che lamentino un movimento continuo e involontario delle palpebre:

  • insorto qualche settimana prima della visita e mai cessato;
  • esteso anche ad altre parti del viso;
  • accompagnato da rossore e dolore all’occhio.

L’esame fisico consentirà poi di determinare le cause del movimento involontario ed effettuare una diagnosi differenziale con gli altri principali disturbi del Sistema Nervoso. 

Tra questi: 

  • l’esame con lampada a fessura: permette di escludere la patologia dell’Occhio Secco.

Rischi Rischi

I principali rischi del blefarospasmo sono legati alla sua progressività. Se non opportunamente trattato, il disturbo oculare può portare ad una chiusura totale degli occhi del paziente colpito. 

È pertanto opportuno rivolgersi allo specialista al primo manifestarsi dei sintomi caratteristici.

Ulteriori rischi sono connessi alla terapia prevista per il trattamento della patologia. 

In caso di terapia con tossina botulinica, le principali complicazioni riscontrate sono:

In caso di terapia chirurgica, le complicazioni più frequenti includono:

  • linfedema;
  • infezione;
  • retrazione palpebrale superiore e inferiore; 
  • trichiasi.

Cure e Trattamenti Cure e Trattamenti

Se opportunamente diagnosticato, il blefarospasmo può essere trattato attraverso due approcci principali:

  • terapia medica: con iniezioni di tossina Botulinica (BTX) di tipo A nel muscolo orbicolare dell’occhio. Si tratta di un trattamento che va ripetuto nel tempo;
  • terapia chirurgica: attraverso miectomia del muscolo orbitale. L’intervento consente di praticare dei tagli calibrati sul muscolo difettoso "rilassandolo” e normalizzandone il funzionamento;
  • terapie accessorie: con filtri occludenti di Bangerter, speciali filtri di plastica adesivi applicati agli occhiali che bloccano la trasmissione della luce e riducono l’acuità visiva; 
  • terapie orali: con farmaci quali Aloperidolo e Clonazepam.

Bibliografia

  • Bhattacharjee K, Ghosh S, Ugradar S, Azhdam AM. Lower eyelid blepharoplasty: An overview. Indian J Ophthalmol. 2020 Oct;68(10):2075-2083. doi: 10.4103/ijo.IJO_2265_19. PMID: 32971612; PMCID: PMC7727946.
  • Miotti G, Zeppieri M, Pederzani G, Salati C, Parodi PC. Modern blepharoplasty: From bench to bedside. World J Clin Cases. 2023 Mar 16;11(8):1719-1729. doi: 10.12998/wjcc.v11.i8.1719. PMID: 36969996; PMCID: PMC10037276.

L'informazione presente nel sito deve servire a migliorare, e non a sostituire, il rapporto medico-paziente. In caso di disturbi e/o malattie rivolgiti al tuo medico di base o ad uno specialista.

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