Arrossamento del volto
Dr. Guido De Filippo
Chirurgo Vascolare Medico Chirurgo, specialista in Chirurgia Vascolare e Angiologia Creato il: 24/06/2024Il rossore può variare molto in entità e avere carattere temporaneo o persistente. Può derivare da un gran numero di cause e molto spesso è innocuo, ma in alcuni casi può anche essere associato a patologie più serie.
Cause
Il tipico colore rossastro che assume il viso è generalmente dovuto a una risposta fisiologica dell’organismo a una qualche forma di stress. Questo meccanismo coinvolge il sistema nervoso autonomo, responsabile della risposta "attacco o fuga", che rilascia neurotrasmettitori, in particolare noradrenalina, dalle terminazioni nervose che innervano i vasi sanguigni della pelle.L’attivazione del sistema nervoso simpatico induce la produzione di noradrenalina, un ormone che favorisce il rilascio di sostanze vasodilatatorie come l'ossido nitrico (NO). Il risultato, quindi, è un marcato afflusso di sangue al volto.
Il meccanismo di iperattivazione tipico dell’arrossamento è quindi derivante da condizioni di stress fisiologico, che può derivare da numerose cause, come:
- stimoli interni: un intenso sforzo fisico in genere attiva una risposta di vasodilatazione per migliorare l’afflusso di sangue ai tessuti; questo, però, può anche verificarsi come meccanismo di risposta a un forte stato di imbarazzo, ansia o rabbia;
- stimoli esterni: l’assunzione di bevande calde, cibi piccanti, alcolici o alcuni farmaci può favorire la vasodilatazione e aumentare il rossore del volto; questo può anche avvenire per cause esterne, come alte temperature o sbalzi termici.
- acne rosacea: una malattia infiammatoria cronica della pelle caratterizzata da arrossamento persistente, con in genere anche la formazione di papule e pustole;
- couperose: una condizione benigna contrassegnata dalla dilatazione dei capillari del viso con conseguente ristagno di sangue; in genere si associa anche un’ipersensibilità della cute colpita;
- eritema solare: una condizione in cui l’esposizione prolungata alla luce del sole provoca una vera e propria ustione cutanea, di cui l’arrossamento è un sintomo, talvolta associato alla comparsa di bolle e vescicole;
- reazione allergica: una risposta della pelle ad alcuni agenti irritanti, che possono essere dovuti alla puntura di insetti o all’uso di alcuni prodotti per il viso;
- dermatite: un’infiammazione della pelle, che diventa rossa e pruriginosa, in risposta ad alcuni stimoli ambientali; in alcuni casi può essere una forma di reazione allergica ma può anche derivare da altri agenti, come l’umidità o alcune sostanze chimiche irritanti.
Sintomi
L’arrossamento del volto è spesso di per sé il sintomo di un’altra condizione che interessa la pelle. Per questo motivo, non è raro trovarlo associato ad altri sintomi cutanei, come:- prurito: in alcuni casi, l’afflusso di sangue è associato alla presenza di mediatori dell’infiammazione che possono innescare anche una sensazione di fastidio sulla pelle;
- gonfiore: essendo causato da un’aumentata permeabilità dei vasi sanguigni nella zona colpita, questa può favorire un accumulo di liquidi e quindi il gonfiore;
- calore: l’afflusso maggiore di sangue può dar luogo anche a un aumento della temperatura nella zona arrossata;
- lesioni cutanee: nei pazienti con patologie della pelle, come l’acne rosacea, il rossore cutaneo può essere associato anche alla comparsa di lesioni, come foruncoli o papule.
Diagnosi
Essendo spesso un processo fisiologico, l’arrossamento del volto non richiede una diagnosi specifica. Questa, infatti, può essere necessaria quando il rossore si associa a malattie della pelle per cui il parere di un dermatologo può rendersi necessario.Nei casi di acne rosacea, per esempio, la diagnosi si basa su un’osservazione clinica della pelle e delle eventuali lesioni presenti e la presenza, all’anamnesi, di una storia di arrossamenti frequenti del volto e lesioni cutanee che possono persistere per lungo tempo.
Per i pazienti con couperose, invece, la diagnosi è essenzialmente di natura differenziale, con l’esclusione di altre malattie della pelle come acne, lupus eritematoso sistemico, dermatiti o reazioni allergiche.
Infine, in pazienti per cui si sospettano reazioni allergiche, i test specifici per gli allergeni possono condurre a una diagnosi attendibile.
Rischi
Quando l’arrossamento del volto è derivante da malattie della pelle, una mancata risoluzione di queste ultime può portare a complicanze anche fastidiose, come la cronicizzazione del disturbo o il suo peggioramento, con infiammazioni più aggressive.Nei pazienti che soffrono di acne, inoltre, il rischio maggiore è dato dalle frequenti recidive, che possono produrre lesioni più significative e in grado di lasciare cicatrici permanenti, alterando anche l’aspetto del viso e avendo, in alcuni casi, ripercussioni sull’autostima dei pazienti.
Cure e Trattamenti
Quando l’arrossamento del volto è originato da patologie dermatologiche, questo può essere risolto intervenendo sulle cause sottostanti. Le strategie di trattamento, in questi casi, possono includere:- farmaci topici: per condizioni come la rosacea, possono essere prescritti antibiotici orali o topici, per le reazioni allergiche, invece, possono essere utili antistaminici o corticosteroidi, che sono in grado di ridurre la risposta immunitaria;
- microchirurgia: l’impiego della chirurgia laser o dell’elettrocauterizzazione può aiutare a eliminare o chiudere i capillari malati e ridurre il rossore del volto;
- precauzioni generali: evitare fattori scatenanti noti, come l'esposizione al sole o l’assunzione di alcol, o applicare creme o lozioni protettive può aiutare a prevenire alcuni sintomi.
Bibliografia
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