Aneurisma cerebrale
Dr. Franco Radice
Neurologo Medico Chirurgo, specialista in Neurologia Creato il: 19/11/2024Cause
Le arterie cerebrali sono responsabili del trasporto di sangue ossigenato al cervello, garantendo un adeguato apporto di nutrienti e ossigeno alle cellule nervose. Quando si verifica un aneurisma, la parete dell'arteria diventa indebolita e può protrudersi in una sacca, la quale può eventualmente rompersi o causare compressione sui tessuti circostanti.A favorire la comparsa di aneurismi possono intervenire un gran numero di fattori di rischio, tra cui:
- ipertensione arteriosa, in quanto la pressione sanguigna elevata può contribuire all'indebolimento delle pareti arteriose nel tempo;
- fumo, che può danneggiare le pareti arteriose;
- alcolismo, che può contribuire all'ipertensione e all'indebolimento delle pareti arteriose;
- familiarità, in quanto la presenza di parenti di primo grado con episodi di aneurisma cerebrale aumenta il rischio di svilupparli;
- malattie del tessuto connettivo, come la sindrome di Ehlers-Dahlos, in cui l’endotelio delle arterie cerebrali è indebolito e più suscettibile alle lesioni.
Sintomi
Gli aneurismi cerebrali non rotti possono essere spesso asintomatici e vengono di solito scoperti incidentalmente durante altri esami di controllo. Nelle forme più gravi, con aneurismi molto grandi, possono comparire sintomi da compressione nervosa come paralisi dell’occhio, parziale perdita della vista o dolore delle orbite.Quando invece l’aneurisma si rompe, provocando quindi un’emorragia intracranica, si possono manifestare sintomi come:
- cefalea improvvisa e grave, definita “a rombo di tuono” per la sua intensità;
- nausea e vomito, che possono verificarsi a seguito del dolore;
- rigidità del collo, che compare come un segno di irritazione delle membrane che circondano il cervello (meningi);
- perdita di capacità motorie o del linguaggio, in quanto l’emorragia può comprimere le aree del cervello responsabili della coordinazione o del linguaggio.
Diagnosi
I primi sintomi dell’aneurisma cerebrale possono già costituire un indizio diagnostico, che può essere rafforzato da un’accurata anamnesi dei sintomi e delle abitudini di vita del paziente.Per la certezza diagnostica è in genere necessario fare ricorso a esami strumentali, tra cui:
- TAC: una TAC del cervello può fornire immagini dettagliate del tessuto cerebrale e delle strutture vascolari. Gli aneurismi cerebrali possono infatti apparire come aree di dilatazione delle arterie;
- risonanza magnetica: la risonanza magnetica offre immagini più dettagliate del cervello e dei vasi sanguigni rispetto alla TAC. Può essere utilizzata per confermare la presenza di un aneurisma e valutare sua dimensione, forma e posizione;
- angiografia cerebrale o angio-TC e angio-RM: è considerato il gold standard per la diagnosi degli aneurismi cerebrali. Coinvolge l'iniezione di un mezzo di contrasto nelle arterie del cervello seguito da una serie di raggi X, TAC, risonanze magnetiche per visualizzare i vasi sanguigni cerebrali in dettaglio. L'angiografia cerebrale può mostrare chiaramente la presenza di un aneurisma.
Rischi
Le complicanze associate agli aneurismi cerebrali possono essere estremamente gravi e talvolta letali, specialmente se un aneurisma si rompe e provoca un'emorragia cerebrale. Le principali complicanze includono:- ictus ischemico: gli aneurismi cerebrali possono causare vasospasmo, ossia una situazione per cui i vasi sanguigni del cervello si contraggono, riducendo il flusso di sangue e aumentando il rischio di ictus ischemico, una condizione in cui una parte del cervello non riceve abbastanza ossigeno e nutrienti. Questo può portare a danni cerebrali permanenti e a una vasta gamma di deficit neurologici;
- idrocefalo: se un aneurisma rompe e causa un'emorragia nel cervello, può verificarsi anche un accumulo di liquido cerebrospinale. L'idrocefalo può aumentare la pressione all'interno del cranio, causando mal di testa, nausea, vomito, visione offuscata e cambiamenti nella coscienza;
- rottura ricorrente: dopo che un aneurisma si è rotto una volta, generalmente per breve tempo, c'è un rischio maggiore che possa rompersi di nuovo, generalmente causando sintomi più gravi;
- morte: in caso di rottura di un aneurisma cerebrale, specialmente se non viene trattata tempestivamente, può verificarsi la morte. L'emorragia cerebrale può essere rapida e massiccia, portando a danni irreversibili al cervello o ad arresto cardiaco.
Cure e Trattamenti
L’aneurisma cerebrale, specie in pazienti con predisposizione genetica, può essere difficile da prevenire; tuttavia, soprattutto in questi casi, mantenere uno stile di vita sano, evitando il fumo, l’abuso di alcol e droghe e seguendo una dieta sana con attività fisica regolare, può ridurre il rischio di aneurismi cerebrali.In generale, la rottura dell’aneurisma è un’emergenza medica che richiede un trattamento immediato per evitare che compaiano complicanze gravi e potenzialmente fatali. In questi casi è necessario un trattamento chirurgico di urgenza per chiudere la zona lesionata e impedire una seconda lesione. L’intervento chirurgico degli aneurismi può seguire due possibili strategie, tra cui:
- clipping: una procedura tramite cui si applica una sorta di molletta per chiudere il collo dell’aneurisma e impedire il passaggio di sangue al suo interno;
- coiling: una procedura che, tramite un catetere inserito nell’arteria femorale, riempie l’aneurisma, generalmente con un filo di platino che viene aggrovigliato al suo interno e su cui si forma un coagulo che impedisce il ritorno di sangue.
In questi casi, in genere, si mantiene un approccio di monitoraggio regolare dell’aneurisma, in modo da consentire un intervento tempestivo in caso di peggioramenti del quadro clinico. A questo approccio possono essere associate terapie farmacologiche con antidolorifici per le cefalee e antipertensivi per evitare la comparsa di vasospasmi.
Bibliografia
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