Alterazioni del ciclo mestruale

Si parla di alterazioni del ciclo mestruale nel momento in cui le mestruazioni sono irregolari. Sebbene nella maggior parte dei casi le irregolarità riguardino la cadenza del ciclo mestruale (può capitare, ad esempio, che le mestruazioni non si  presentino tutti i mesi), vi sono dei casi in cui tali irregolarità riguardano la quantità (si possono verificare mestruazioni molto abbondanti e durature).
 

Cause

Alle alterazioni del ciclo mestruale si possono collegare diverse patologie. Tali irregolarità possono infatti essere causate da:

• squilibri ormonali, i quali includono anche disturbi tiroidei;
• fibromatosi uterina: tumori benigni alla muscolatura dell’utero;
• tumori della sfera genitale;
• endometriosi: presenza dell’endometrio all’esterno dell’utero;
• cisti ovariche;
• malattie della coagulazione, come la malattia di Von Willebrand;
• poliposi cervicale e endometriale;
• sindrome dell'ovaio policistico;
• malattia infiammatoria pelvica.

Si precisa che l’elenco, tuttavia, vuole essere solamente indicativo. Sarà lo specialista ginecologo a valutare, caso per caso, quali siano le cause delle alterazioni del ciclo mestruale.

Sintomi

Al fine di fare una panoramica generale su quali siano i sintomi più frequenti, possiamo distinguere tali alterazioni in:

• alterazioni di tipo temporale: si verificano quando il ciclo ha una cadenza irregolare (tra cui figurano amenorrea e polimenorrea);
• alterazioni per quantità: quando il flusso sanguigno è troppo, o troppo poco, abbondante (come menorragia e ipomenorrea);
• alterazioni che si manifestano nel momento in cui arriva il ciclo (metrorragia e menometrorragia).

Tra le alterazioni del ciclo più frequenti, vi sono:

• mestruazione abbondante e prolungata per molti giorni (menometrorragia).Il sanguinamento può presentarsi anche in maniera continua, tra un ciclo e l’altro, o contemporaneamente all’ovulazione ;
• mestruazione che si presenta ogni due/tre mesi (oligomenorrea);
• mestruazione assente per almeno tre mesi consecutivi in donne di età fertile (amenorrea).

Diagnosi

La diagnosi da parte di uno specialista è fondamentale al fine di individuare quali siano le cause, caso per caso, delle alterazioni del ciclo mestruale. 

Il ginecologo, in primo luogo, provvederà ad effettuare le procedure di base: una classica visita ginecologica, in genere accompagnata da ecografia transvaginale e pap-test. 

Tuttavia, se a seguito dell’esame obiettivo non si è trovata la causa di tali alterazioni, lo specialista potrà decidere di prescrivere esami più specifici ed indicati, quali:

• il tracciamento del profilo ematologico-coagulativo;
• l’esame biochimico;
• i dosaggi ormonali;
• l’isteroscopia.

Rischi

Qualora non si riconosca e non si curi l'anomalia del ciclo mestruale, il maggior rischio, nel caso di mestruazione abbondante, è che la paziente possa incorrere in anemia, mentre altre alterazioni potrebbero causare malattie molto severe e pericolose, tra cui tumori genitali.
 

Cure e Trattamenti

Nel caso in cui le alterazioni del ciclo abbiano un’origine disfunzionale (ormonale),  si può provvedere ad un trattamento di ordine medico o, in alternativa, laddove ce ne fosse la necessità, si può prevedere a procedure chirurgiche più o meno invasive a seconda della patologia di base.

Bibliografia

• Graziottin, Alessandra, et al. "Patologie mestruali e contraccezione: principi di personalizzazione della scelta terapeutica." L'Endocrinologo 23.5 (2022): 503-512.
• Moghetti, Paolo. "La terapia farmacologica degli iperandrogenismi e dei disordini del ciclo mestruale." Manuale di Endocrinologia per Scienze Motorie. Elsevier Italia, 2008. 152-157.