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Acidosi metabolica

Dr. Marco Songini

Dr. Marco Songini

Endocrinologo Medico Chirurgo, specialista in Diabetologia, in Endocrinologia e in Scienza dell’Alimentazione Creato il: 27/11/2024
L'acidosi metabolica è una condizione in cui il pH del sangue è più basso del normale (inferiore a 7,35), indicando un eccesso di sostanze acide nel corpo. Questa situazione può derivare da diversi fattori, tra cui l'accumulo di scarti metabolici di natura acida, la perdita di bicarbonato (un importante tampone del sangue) o un’inadeguata espulsione di anidride carbonica attraverso la respirazione.
 
Acidosi metabolica

Cause Cause

L'equilibrio acido-base nell'organismo è essenziale per il funzionamento ottimale delle cellule e dei tessuti. Il pH sanguigno è pertanto strettamente regolato da vari sistemi tampone e meccanismi di regolazione: due di questi sono costituiti dai polmoni, che con gli scambi gassosi riducono il contenuto di anidride carbonica nel sangue, e dai reni, che con la produzione dell’urina espellono altre sostanze acide in soluzione, regolando il livello di ioni bicarbonato (che hanno carattere basico) all’interno del circolo sanguigno. In questo modo, il pH del sangue si mantiene lievemente basico, con un valore che oscilla tra 7.35 e 7.45.  

L’acidosi metabolica, pertanto, si verifica quando il pH del sangue tende a scendere sotto 7.35, che sarebbe il valore limite di questo intervallo; questo può avvenire per numerose cause, tra cui: 
 
  • chetoacidosi: è solitamente una complicanza grave del diabete, in cui il corpo produce grandi quantità di corpi chetonici poiché non c'è abbastanza insulina disponibile per utilizzare il glucosio come fonte di energia; i corpi chetonici, infatti, sono scarti del metabolismo dei grassi, che vengono consumati quando l’organismo non può metabolizzare il glucosio; 
  • insufficienza renale: in presenza di una funzionalità renale compromessa, gli ioni bicarbonato che vengono filtrati nei reni non vengono riassorbiti, riducendo quindi la capacità di tamponamento del pH dell’organismo; 
  • acidosi lattica: si manifesta soprattutto in caso di shock del paziente e consiste in un accumulo di acido lattico nell’organismo che non riesce a essere compensato dal metabolismo; 
  • tossine esogene: l’assunzione di sostanze acide o che danno prodotti metabolici acidi può associarsi ad acidosi metabolica; questo può avvenire, per esempio, in seguito a un’overdose di salicilati o alcol etilico; 
  • diarrea cronica: normalmente le feci sono ricche di bicarbonato, che quindi viene spesso espulso con esse; tuttavia, in casi di diarrea prolungata o grave, la perdita di bicarbonato può essere particolarmente grave e provocare l’acidosi.

Sintomi Sintomi

In base alla gravità dell’acidosi metabolica i sintomi possono variare anche sensibilmente. Per esempio, nelle forme più lievi (in genere con pH superiore a 7.10), l’acidosi può essere anche completamente asintomatica a meno che non abbia un’insorgenza particolarmente rapida. 

Quando invece l’acidosi metabolica ha un’entità più importante possono comparire dei sintomi più evidenti, come sensazioni di malessere, nausea, vomito e, soprattutto, l’iperpnea, ossia un aumento del volume respiratorio senza iperventilazione (ossia respiri lunghi e profondi ma con frequenza normale), che è il meccanismo tramite cui il corpo cerca di ridurre il contenuto di anidride carbonica nel sangue.  
 

Diagnosi Diagnosi

La diagnosi di acidosi metabolica coinvolge una valutazione clinica approfondita, insieme a test di laboratorio specifici per determinare il pH del sangue e i livelli di bicarbonato e anioni. 

In genere il primo esame che viene svolto consiste in un prelievo di sangue, tramite cui è possibile valutare i livelli di azoto, creatinina, glucosio e acido lattico all’interno del sangue e anche di effettuare un’emogasanalisi, ossia il dosaggio dei gas presenti (in particolare anidride carbonica).  

In assenza di alterazioni all’interno del sangue, può essere necessario fare ricorso a un esame delle urine, in modo da valutare un’eventuale perdita di ioni all’interno del tratto gastrointestinale o nei reni. 
 
Acidosi metabolica

Rischi Rischi

Nei casi più gravi, l'acidosi metabolica può costituire un importante rischio per la sopravvivenza del paziente, in quanto può provocare una serie di complicanze gravi, che includono: 
 
  • shock: una condizione in cui l’organismo non riceve una quantità sufficiente di ossigeno, spingendo le cellule a operare con un metabolismo anaerobico, aumentando l’accumulo di acidi nel sangue; 
  • danni di organo: la ridotta perfusione dei tessuti può provocare situazioni di ipossia ischemica, con conseguenti danni ad alcuni organi vitali come reni, cuore e cervello;  
  • nei pazienti con acidosi metabolica grave, possono verificarsi degli squilibri elettrolitici che possono portare a una mancanza di ioni potassio nel sangue; in questi casi, il rischio è costituito dalla comparsa di un’insufficienza respiratoria

Cure e Trattamenti Cure e Trattamenti

L’acidosi metabolica può essere trattata in vari modi a seconda delle cause scatenanti e della gravità della condizione.

Nei pazienti che hanno sviluppato acidosi per via di un’insufficienza renale o per alcune forme di intossicazione, per esempio, il trattamento tipico è costituito dalla dialisi, che consente di riequilibrare i livelli di elettroliti nel sangue. 

Nei casi di chetoacidosi diabetica, invece, il trattamento è d’urgenza e consiste nella somministrazione di liquidi e insulina per via endovenosa al fine di ristabilire l’equilibrio elettrolitico e riattivare il metabolismo del glucosio.  

Nei casi di acidosi metabolica grave e dovuta alla perdita di bicarbonato con accumulo di acidi inorganici, si può somministrare del bicarbonato di sodio per ristabilire il pH dell’organismo. Infine, nei pazienti con acidosi metabolica grave associata a insufficienza respiratoria, può essere necessario fare ricorso alla ventilazione meccanica per mantenere un’ossigenazione adeguata del paziente.  
Dopo il trattamento iniziale, è importante monitorare da vicino i pazienti con acidosi metabolica per valutare la risposta al trattamento e prevenire il verificarsi di ricadute. 
 

Bibliografia

  • Lim S. Metabolic acidosis. Acta Med Indones. 2007 Jul-Sep;39(3):145-50.
  • Swenson ER. Metabolic acidosis. Respir Care. 2001 Apr;46(4):342-53.
  • Szaflarski N, Hanson CW 3rd. Metabolic acidosis. AACN Clin Issues. 1997 Aug;8(3):481-96.

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