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Dieta vegana

Dr.ssa Rosita Laurenti

Dr.ssa Rosita Laurenti

Reumatologo Medico Chirurgo, specialista in Reumatologia ed in Allergologia - Nutrizionista Creato il: 17/01/2018 Ultimo aggiornamento: 27/12/2023

La dieta vegana è un regime alimentare che si basa sul consumo di cibi di origine vegetale ed esclude completamente i cibi di origine animale, siano essi direttamente riconducibili a porzioni dell’animale stesso (carne e pesce propriamente detti) o semplicemente derivati dall’animale (latte, uova, miele). Tra quanti seguono un regime dietetico vegano, è possibile distinguere:

  • crudisti: coloro che assumono soltanto cibi di origine vegetale non cotti;
  • fruttariani: quanti consumano solo ed esclusivamente cibi classificati come frutta.
Dieta vegana

Cause Cause

Le motivazioni che possono spingere una persona ad intraprendere un regime dietetico vegano sono legate soprattutto all’etica filosofica o religiosa. 

La dieta vegana viene associata ad uno stile di vita fondato sul rispetto di tutte le forme di vita, che estende il “diritto alla vita” anche alle creature del mondo animale. I fruttariani estendono il “diritto alla vita” persino ai vegetali, escludendo dalla dieta ortaggi e verdure. Recenti studi hanno infatti dimostrato che anche le piante godono di un certo grado di senzienza. 

Ulteriori motivazioni sono legate all’impatto ambientale della dieta onnivora e alla salute. Consumando solo prodotti di origine vegetale si evita, infatti, di contrarre patologie legate ai cibi di derivazione animale. 

Sintomi Sintomi

La dieta vegana presenta una sintomatologia aspecifica legata alla carenza vitaminica e di ferro. Tra i sintomi più comuni si possono riscontrare:

  • stanchezza; 
  • mal di testa;
  • anemia. 
È bene precisare che questi sintomi sono estremamente soggettivi. Per avere un quadro chiaro della adeguatezza nutrizionale di questo regime alimentare rispetto alle esigenze del paziente è opportuno rivolgersi ad uno specialista ed effettuare tutti i controlli del caso.
 

Diagnosi Diagnosi

Per una sana alimentazione è necessario assumere ad ogni pasto proteine, grassi, carboidrati e micronutrienti di origine sia animale sia vegetale in corretto equilibrio tra loro. 

Alla luce di questo, i moderni criteri per realizzare una dieta vegana il più possibile equilibrata sono: 

  • consumare abbondanti quantità e varietà di cibi di origine vegetale; 
  • privilegiare alimenti vegetali non raffinati e poco trasformati; 
  • scegliere con attenzione e limitare i grassi vegetali; 
  • assumere alimenti che siano fonte di omega 3;
  • assumere buone quantità di calcio e fare attenzione ai livelli di vitamina B12;
  • consumare generose quantità di acqua e altri liquidi;
  • prestare attenzione e praticare tutti gli altri fattori che contribuiscono ad uno stile di vita sano.

Rischi Rischi

Esistono diversi aspetti critici ai quali prestare attenzione affinché il regime alimentare sia il più possibile adeguato a coprire il fabbisogno nutrizionale dell’individuo evitando carenze e squilibri nutrizionali quali: 

  • carenza di vitamina B12: deputata al buon funzionamento del sistema nervoso, del sistema immunitario e alla formazione di globuli rossi. Si manifesta lentamente e può dare origine a patologie quali l’anemia perniciosa (carenza di globuli rossi). Se il regime alimentare vegano è condotto in gravidanza, il feto potrebbe andare incontro a malformazioni o malattie del sistema nervoso centrale; 
  • carenza di calcio: che, soprattutto in età evolutiva, può compromettere lo sviluppo dell’apparato scheletrico;
  • carenza di ferro: contribuisce ad aggravare il quadro anemico derivante dalla carenza di vitamina B12; 
  • possibile eccesso di carboidrati: con conseguente aumento dello stimolo alla secrezione di insulina;
  • carenza di acidi grassi polinsaturi: generalmente volti a migliorare le patologie della sindrome metabolica quali, diabete, ipertensione e iperlipidemia;
  • carenza di proteine: spesso si manifesta in una perdita del tono muscolare e ad una scarsa resistenza allo sforzo fisico, nonché maggiore sensibilità alle basse temperature; 
  • possibile eccesso di lipidi: con conseguente deposito lipidico nel tessuto sottocutaneo e nei vasi sanguigni;
  • eccesso di fibre alimentari: che possono portare a flatulenza, diarrea e gonfiore addominale.

È inoltre opportuno segnalare alcuni tra i benefici possibili dati da una dieta vegana equilibrata e strutturata da uno specialista, affinché risponda alle esigenze del paziente: 

  • apporto di fitosteroli: utile per contrastare l’ipercolesterolemia;
  • assenza di colesterolo e apporto insignificante di grassi saturi con riduzione dei rischi cardiovascolari connessi all’accumulo degli stessi;
  • buon apporto di prebiotici: utili per ridurre l’insorgenza dei tumori intestinali; 
  • buon apporto di sostanze antiossidanti e sostanze fenoliche: che contrastano le malattie neurodegenerative; 
  • buon introito di potassio e magnesio: per un miglior flusso della pressione sanguigna.

Cure e Trattamenti Cure e Trattamenti

Coloro che volessero seguire questo regime alimentare devono tenere ben presente che oltre ad avere vantaggi sul piano della prevenzione delle malattie cardiovascolari e tumorali, può avere serie ripercussioni sullo stato di salute se seguita a lungo e senza adeguata assunzione di integratori, che possano compensare la sua tendenza a produrre squilibri e carenze nutrizionali. 

Tra i principali trattamenti in uso per far fronte alle carenze della dieta vegana troviamo: 

  • raccomandazioni per il consumo di alimenti come verdure a foglia verde e frutta secca, cereali integrali e frutta ad alto contenuto di acido ascorbico;
  • integratori per la vitamina B12;
  • integratori per il calcio;
  • integratori per il ferro;
  • integratori con quantità titolate di omega 3 e di derivazione algale.

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