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Stress lavoro correlato

Dr.ssa Gaia Pasculli

Dr.ssa Gaia Pasculli

Psicologo Psicologo Clinico, specialista in Psicoterapia Cognitivo Comportamentale Creato il: 30/05/2020 Ultimo aggiornamento: 27/12/2023
Con stress da lavoro correlato ci si riferisce a una particolare forma di stress, legata alle sfide e alle pressioni avvertite sul luogo di lavoro.

Questa condizione si verifica quando le richieste e le aspettative in ambito lavorativo sono superiori alle capacità del lavoratore di sopportarle, gestirle o, comunque, relazionarsi attribuendogli il giusto peso.

È nota anche l’espressione inglese, ovvero bornout, per riferirsi a una particolare situazione in cui lo stress si cronicizza nel tempo, portando il lavoratore in una condizione di “esaurimento”. La traduzione letterale, infatti, sarebbe esaurito, bruciato.

Le cause che sono alla base di questo disturbo possono essere numerose, quasi sempre legata a fattori ambientali, ma anche di tipo traumatico.
 
Stress lavoro correlato

Cause Cause

Come visto, le cause che favoriscono l’insorgenza dello stress da lavoro correlato possono essere multiple, correlate sia a elementi ambientali che di natura traumatica. Nel primo caso, come fattori scatenanti, possiamo trovare, in genere, situazioni quali:
 
  • carichi di lavoro eccessivamente pesanti: una mole di lavoro troppo grande, fatta di numerosi impegni e compiti da svolgere, può portare l’individuo ad essere sopraffatto dall’ansia nel gestire il proprio lavoro;
  • scadenze imminenti o strette: il fatto di dover concludere un lavoro in tempi brevi o di doverlo consegnare da lì a pochi giorni, può generare una sensazione di corsa contro il tempo, con conseguente ansia e/o stress;
  • ambiente di lavoro nocivo: lavorare in un ambiente in cui c’è scarso coinvolgimento, mancata valorizzazione delle proprie capacità, scarso riconoscimento del proprio impegno, nonché un cattivo o inesistente rapporto con i propri colleghi o i propri superiori (pensiamo, ad esempio alle situazioni di mobbing). Sono eventi che possono influenzare negativamente il benessere mentale del lavoratore;
  • insicurezza lavorativa: un altro elemento, che può causare questo disturbo, è rappresentato da una situazione lavorativa precaria o dalla minaccia di un licenziamento imminente, in cui l’individuo avverte di essere “in bilico” e di poter perdere il proprio impiego da un momento all’altro;
  • turni di lavoro eccessivamente lunghi: lavorare per molte ore, per più giorni, anche in maniera consecutiva o comunque frequente nel tempo, può esporre il soggetto ad un affaticamento fisico e mentale, con ripercussioni considerevoli. Pensiamo, infatti, a quante ore di tempo libero in meno avrebbe. Ore che, in una normale giornata lavorativa, sarebbero state utili per “ricaricare le pile”;
  • aspettative irrealistiche o troppo grandi: nutrire aspettative eccessive o irrealizzabili può essere un’altra causa di stress correlato al lavoro. Si tratta di aspettative sia in termini di lavoro da compiere, ma anche intese come obiettivi da raggiungere per sentirsi in qualche modo “realizzato”, come se tutto passasse attraverso la realizzazione lavorativa.
Accanto a questi aspetti di tipo ambientale, abbiamo accennato anche ad altri di tipo traumatico. In questo caso, possiamo pensare a determinati tipi di lavoro, come ad esempio nel caso del personale medico, dei militari o dei soccorritori. Essi sono maggiormente esposti a vivere situazioni particolarmente impegnative dal punto di vista emotivo e mentale, assistendo anche ad eventi che possono segnare il diretto interessato.
 

Sintomi Sintomi

La sintomatologia dello stress da lavoro correlato è soggettiva, può quindi variare per ogni individuo. Generalmente, i sintomi si classificano in tre tipologie: fisici, emotivi e comportamentali.

Tra i sintomi fisici, troviamo:
 
  • mal di testa: si tratta di uno dei più ricorrenti;
  • disturbi gastrointestinali: lo stress, di solito, può generare disturbi a carico dell’apparato digestivo, con sintomi quali dolore addominale, diarrea, ecc.;
  • dolori di tipo muscolare: contesti particolarmente stressanti possono portare a generare situazioni di tensione muscolare. Di solito, interessano il collo, le spalle e la schiena;
  • disturbi del sonno: situazioni che generano particolare stress possono generare condizioni di agitazione emotiva, per cui la persona coinvolta può presentare problemi nel riuscire a dormire il giusto numero di ore. Al contrario, possono presentarsi anche problemi di eccessiva sonnolenza durante le ore diurne;
  • aumento della pressione arteriosa;
  • disturbi dell’alimentazione: in una situazione di stress, un individuo può essere portato a mangiare meno o, al contrario, a “sfogarsi” maggiormente con il cibo;
  • disturbi dermatologici: pensiamo, ad esempio, a quelle persone che somatizzano gli stati d’animo più provanti.

Tra i sintomi emotivi, possiamo riconoscere:
 
  • ansia: si tratta di un sintomo chiave, che accompagna di frequente questo disturbo;
  • depressione: una situazione stressante che si cronicizza nel tempo può condurre il paziente in una perdita di interessi, in una condizione di tristezza costante e disperazione;
  • autocommiserazione;
  • autocritica costante ed esagerata;
  • nervosismo: gli individui stressati sono, in genere, facilmente irritabili;
  • impotenza: una continua sensazione di sentirsi sopraffatti da eventi e decisioni altrui;
  • ridotte capacità di attenzione e concentrazione.

Tra i sintomi di tipo comportamentale, infine, possiamo trovare:
 
  • aumento del consumo di sostanze quali alcol o tabacco, ma anche a calmanti o tranquillanti, per fronteggiare le situazioni di stress;
  • isolamento sociale: l’individuo può essere portato ad intrattenere meno rapporti con le persone circostanti, finendo per chiudersi in se stesso, diminuendo sempre di più le occasioni di interazione sociale;
  • indecisione;
  • insicurezza;
  • diffidenza verso le altre persone.

Diagnosi Diagnosi

La diagnosi avviene mediante colloquio clinico con uno specialista o un professionista, il quale analizzerà la situazione specifica del diretto interessato. Verranno presi in esame i sintomi lamentati e, data la loro somiglianza con altri disturbi, verranno escluse altre patologie.

Il professionista si impegnerà a conoscere la storia personale del paziente, la situazione lavorativa, prendendo in analisi fattori quali il carico di lavoro, il rapporto con i propri colleghi o responsabili, le opportunità di crescita personale o di valorizzazione del proprio impegno, e altro ancora.
 

Rischi Rischi

Lo stress da lavoro correlato può presentare diversi tipi di rischi, che vanno a influenzare negativamente il benessere e la vita del lavoratore. Possiamo riconoscere, infatti:
 
  • la possibilità di iniziare a soffrire di una serie di disturbi, quali: disturbi d’ansia o disturbi alimentari;
  • rischi di natura comportamentale: il consumo di sostanze (pensiamo all'alcolismo, al tabagismo, ecc.) per fronteggiare le situazioni di stress può trasformarsi in una dipendenza;
  • problemi di tipo relazionale: un costante nervosismo può portare la persona a litigare spesso, non solo con i colleghi, ma anche con amici e familiari. Questa situazione rischia di favorire l’isolamento sociale;
  • un basso livello di soddisfazione lavorativa;
  • incapacità di distinguere tra vita privata e lavorativa.

Cure e Trattamenti Cure e Trattamenti

Lo stress da lavoro correlato va trattato in base alle esigenze e al caso specifico dell’individuo. Ogni singolo caso, infatti, richiede un approccio personalizzato, presentando caratteristiche diverse da paziente a paziente.

Le tecniche generalmente utilizzate prevedono:
 
  • terapia psicologica, che rappresenta il metodo più valido per affrontare questo disturbo. Esistono numerose tecniche, dalla terapia cognitivo comportamentale, passando per le terapie di gruppo, fino alla psicanalisi. Sarà lo specialista o il professionista, a seconda dei casi, ad individuare il percorso più indicato;
  • tecniche di rilassamento: pensiamo, ad esempio, alla meditazione, alla respirazione profonda, alla mindfulness, ma anche all'attività fisica costante, nonché al giusto tempo per il relax. Sono tutte attività che possono favorire il proprio benessere, nonché importanti tecniche per il controllo e la gestione dello stress;
  • costruirsi una rete di supporto emotivo: avere amici o familiari, d’aiuto in questa fase, è fondamentale. Parlare e condividere i propri turbamenti, le proprie preoccupazioni o frustrazioni può rivelarsi un valido metodo per ricevere il sostegno e supporto necessari a fronteggiare un percorso finalizzato a ritrovare il proprio benessere personale.

Come per ogni patologia, va sottolineata l’importanza della prevenzione. Il lavoratore deve essere bravo a cogliere i “campanelli d’allarme” e cercare di agire tempestivamente, prima che il disturbo possa acuirsi. Al tempo stesso, è importante anche creare i presupposti per vivere in maniera sana il proprio impegno lavorativo.
In tal senso, è bene sottolineare determinate pratiche che possono essere d’aiuto, come, ad esempio:
 
  • saper creare un giusto equilibrio tra vita privata e professionale, riuscendo a ritagliarsi il tempo per le proprie passioni e/o interessi, una volta terminata la giornata lavorativa;
  • contribuire, nel tempo, a creare un ambiente di lavoro sano con i propri colleghi, favorendo il dialogo e comportamenti di collaborazione, di aiuto ed evitando atteggiamenti di auto isolamento.

Bibliografia

  • ABC contro lo stress lavoro correlato. Daniela De Santis. Editore: EPC. 2012. EAN: 9788863103434.
  • Stress lavoro-correlato: questioni aperte e direzioni future. Cristian Balducci Franco Fraccaroli. Giornale italiano di psicologia. Fascicolo 1-2/2019, gennaio-giugno.
  • Stress lavoro-correlato e la sua valutazione. Paolo Campanini. Giornale italiano di psicologia. Fascicolo 1-2/2019, gennaio-giugno.

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