Sindrome compartimentale
Dr. Luigi Di Giorgio
Ortopedico Medico Chirurgo, specialista in Ortopedia e Traumatologia Creato il: 29/05/2024Per compartimenti muscolari si intendono gruppi di muscoli tenuti insieme da una membrana tissutale (fascia) congiuntamente ai relativi nervi e vasi sanguigni. Si tratta di una struttura organizzata che può trovarsi sia nelle braccia sia nelle gambe.
Una pressione eccessiva può ostacolare il flusso sanguigno nella zona interessata, danneggiando gravemente i muscoli, i nervi e i vasi sanguigni. Se non trattata tempestivamente, la sindrome compartimentale può portare a conseguenze serie, come la necrosi tissutale e la perdita della funzionalità degli arti.
Cause
Causa della sindrome compartimentale è un aumento della pressione all’interno di uno spazio muscolare o di un compartimento del corpo. Tale aumento è generalmente dovuto a traumi fisici, quali, ad esempio, le fratture ossee, le contusioni muscolari o lesioni da schiacciamento, ma anche emorragie ed edemi che si manifestano in un compartimento muscolare. Queste situazioni possono causare gonfiore o sanguinamento all’interno del compartimento muscolare, aumentando così la pressione.Ulteriori fattori possono aumentare il rischio di insorgenza della sindrome. Tra questi, citiamo:
- alcolismo e abuso di stupefacenti: l’alcol e alcune droghe possono alterare la percezione del dolore, rendendo più difficile riconoscere i sintomi precoci della sindrome compartimentale. Inoltre, il consumo eccessivo di alcol può indurre una condizione chiamata rabdomiolisi, che porta alla morte delle cellule muscolari e all’accumulo di liquidi e tossine all’interno del compartimento muscolare, aumentando la pressione;
- utilizzo di bende costrittive o calchi gessati: gli apparecchi gessati vengono utilizzati per immobilizzare e ancorare le ossa fratturate o per fornire sostegno e stabilità a una parte del corpo, in seguito a un intervento chirurgico. Tuttavia, se l’apparecchio è troppo stretto o viene applicato in modo improprio, può creare una compressione eccessiva sui tessuti all’interno del compartimento, causando un aumento della pressione.
Sintomi
I sintomi associati alla sindrome compartimentale possono variare a seconda dell’area colpita; tuttavia, è possibile segnalare alcuni segni tipici:- dolore: generalmente intenso e acuto nella zona affetta dalla patologia, spesso descritto come una sensazione di bruciore che può peggiorare con l’attività fisica;
- gonfiore: localizzato nella zona colpita;
- formicolio e intorpidimento o perdita di sensibilità nella zona interessata;
- debolezza: si tratta di una sensazione di debolezza percepita al livello dell’area interessata e che può portare ad una incapacità di esercitare forza con l’arto colpito o di muoverlo in modo corretto.
Diagnosi
La diagnosi della sindrome compartimentale richiede un’attenta valutazione clinica da parte dell'ortopedico, supportata da esami per la misurazione della pressione intra-compartimentale e di diagnostica per immagini.La valutazione clinica prevede una completa anamnesi del paziente e un esame fisico, al fine di raccogliere informazioni sulla storia dei sintomi e sull’esposizione a fattori di rischio (come per esempio, alcolismo o la dipendenza da sostanze stupefacenti), nonché per identificare segni caratteristici della sindrome compartimentale (ad esempio, dolore forte e prolungato, intorpidimento, gonfiore).
Per la conferma del sospetto diagnostico si procede poi con:
- misurazione della pressione intra-compartimentale: è un aspetto critico per la diagnosi e anche per il monitoraggio successivo l’inizio del trattamento, poiché consente al medico di valutare la risposta alla terapia prescritta. Esistono diversi metodi per misurare la pressione compartimentale, ma il più comune coinvolge l’utilizzo di un catetere a pressione. Questo catetere viene inserito nel compartimento da misurare attraverso un piccolo taglio o un ago. Una volta inserito, il catetere viene collegato a un trasduttore di pressione che converte la pressione in un segnale elettrico;
- imaging: la diagnostica per immagini, come la risonanza magnetica (RM) o la tomografia computerizzata (TC), possono essere utilizzate per indagare ulteriormente sui danni ai tessuti o per escludere altre possibili cause di sintomi simili.
Rischi
I rischi associati alla sindrome compartimentale sono legati alle conseguenze della compressione dei tessuti dei vasi sanguigni e dei nervi. Tra le conseguenze più serie vi sono:- necrosi tissutale: la compressione dei vasi sanguigni nel compartimento può provocare una ridotta circolazione sanguigna, causando ischemia nei tessuti. L’ischemia prolungata può portare alla necrosi tissutale e alla perdita di funzionalità;
- predisposizione a infezioni e infiammazioni: l’accumulo di sangue e fluidi nei compartimenti può creare un ambiente favorevole per la crescita batterica e aumentare il rischio di infezione e conseguente infiammazione;
- compromissione dei nervi: la pressione all’interno dei compartimenti può danneggiare i nervi presenti nella zona, causando parestesie (sensazioni di formicolio) o perdita di sensibilità nei casi più gravi.
Cure e Trattamenti
Il trattamento della sindrome compartimentale è di natura urgente e deve essere eseguito il più presto possibile per ridurre al minimo le conseguenze gravi.Il primo passo consiste nel rimuovere la causa sottostante, ad esempio effettuando un intervento chirurgico per ridurre l’accumulo di fluido o decomprimere il compartimento muscolare. In alcuni casi, è possibile effettuare una fasciotomia, che prevede l’apertura del tessuto fasciale per alleviare la pressione all'interno del compartimento.
La prognosi della sindrome compartimentale dipende dall’avanzamento della patologia: in caso di grave necrosi tissutale, potrebbe essere necessaria l’amputazione chirurgica dell’arto interessato per evitare che si infetti (sepsi) o che diffonda la necrosi agli stati limitrofi ancora sani.
Bibliografia
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