Piede cavo
Dr. Alessandro Ortolani
Ortopedico Medico Chirurgo, specialista in Ortopedia e Traumatologia Creato il: 28/07/2017 Ultimo aggiornamento: 02/11/2023Il piede cavo è una deformità che costringe il piede ad assumere una posizione forzata, contrassegnata da:
- equinismo dell’avampiede (ossia l’impossibilità di flettere il piede verso l’alto);
- talismo del retropiede (ossia l’appoggio sul calcagno);
- innalzamento della volta plantare.
Spesso, questa condizione si associa alla griffe delle dita, ossia l’assunzione di quest’ultime di una posizione ricurva ad artiglio.
Dal punto di vista biomeccanico, durante le fasi del passo, il piede mantiene uno stato di prevalente supinazione del complesso astragalo-calcaneare.
Cause
Il piede cavo primario (ossia non dipendente da altre patologie) non ha cause ben definite ed è una condizione congenita. Generalmente, si osserva una maggiore incidenza nei pazienti che hanno casi di piede cavo in famiglia. In questi casi, la patologia si manifesta sin dall’infanzia e colpisce entrambi i piedi.
Nei casi più rari, il piede cavo può essere secondario a patologie neuro-muscolari o reumatiche (es. artrite reumatoide) o a traumi di varia natura.
Sintomi
Il sintomo più evidente del piede cavo consiste nella presenza di una volta plantare molto accentuata, dovuta al varismo del calcagno. Questo può quindi creare difficoltà a deambulare nei pazienti.
A volte, i soggetti colpiti possono manifestare:
- dolore;
- dita in griffe;
- ipercheratosi (o ispessimento) della parte esterna del piede.
Diagnosi
In genere, uno specialista può effettuare una diagnosi di piede cavo abbinando osservazione clinica e un esame radiografico, il quale consente di valutare lo stato della volta plantare, che apparirà accentuata, e l’eventuale griffe delle dita.
Altri esami, come TAC e risonanza magnetica, sono generalmente superflui e si possono suggerire solo per valutare eventuali danni alle strutture ossee o ai tessuti molli.
Rischi
Come detto, il piede cavo può causare difficoltà a camminare. Negli adulti, i rischi sono limitati a questo aspetto, mentre nei bambini la condizione deve essere monitorata accuratamente in quanto, se non trattata correttamente, può avere ripercussioni sullo sviluppo, portando a condizioni come:
- rigidità delle anche
- lombalgia (mal di schiena);
- ginocchio valgo.
Cure e Trattamenti
Il trattamento più immediato per il piede cavo consiste nell’uso di plantari, i quali non correggono la deformità, ma aiutano a ridurre il dolore, dando un appoggio migliore al piede.
I trattamenti risolutivi, invece, consistono in procedure chirurgiche, che sono diverse a seconda della zona interessata dalla condizione:
- se la deformità è localizzata nel retropiede si esegue un’osteotomia valgizzante del calcagno per correggere il varismo.
- se, invece, la deformità è localizzata nell’avampiede, si preferisce un’osteotomia prossimale dei metatarsi;
- se la griffe ha colpito il primo dito, l’intervento di riferimento è quello di Jones, che mira a correggere la posizione dell’alluce.
Bibliografia
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