Osteomalacia
Dr. Cristiano Pieri
Pneumologo Medico Chirurgo, specialista in Malattie del Fegato e Ricambio, in Malattie dell'Apparato Respiratorio e Tisiologia ed in Reumatologia Creato il: 15/11/2020 Ultimo aggiornamento: 25/01/2024Tale patologia è tipicamente riscontrabile nei pazienti di età adulta, se presente, invece, nei bambini, è chiamata rachitismo. A differenza dell’osteoporosi, che causa principalmente una minore massa minerale ossea, l’osteomalacia è specificatamente caratterizzata da un’alterata mineralizzazione.
Cause
Si possono ricondurre le cause dell’osteomalacia a molteplici fattori, tra cui:- modificazioni del metabolismo della Vitamina D, del calcio e del fosforo;
- carenza di vitamina D: generalmente, tale circostanza si verifica quando il soggetto ha un’inadeguata esposizione alla luce del sole o, talvolta, è attribuibile ad un problema di assorbimento intestinale;
- utilizzo prolungato di particolari farmaci capaci di modificare il metabolismo della vitamina D, deputata all’assorbimento di calcio e fosforo;
- insufficiente attività renale o epatica.
Sintomi
Sebbene in una prima fase il paziente può non manifestare alcun sintomo, con la crescita si possono presentare:- dolori osteo-articolari;
- dolori muscolari e ipostenia (stato di riduzione della forza muscolare);
- deformità ossee;
- frequenti fratture e microfratture ossee;
- anomalie nella camminata.
- incurvamento e deformità delle ossa delle gambe;
- ritardata chiusura delle fontanelle, ossia gli spazi molli e membranosi del cranio dei neonati;
- dolori muscolari.
Diagnosi
La diagnosi di osteomalacia si pone mediante visita specialistica, in cui il medico si occuperà di conoscere la storia clinica del paziente, osservare e valutare i segni clinici, mediante l’esame obiettivo, nonché la sintomatologia lamentata. Lo specialista, inoltre, potrà ritenere opportuno approfondire le indagini mediante specifici esami laboratoristico-strumentali, quali:- analisi del sangue: gli esami evidenzieranno, nel caso la patologia dipenda dalla carenza di vitamina D, un deficit importante, con valori della vitamina bassissimi;
- densitometria ossea (DEXA o, comunemente, MOC): l’esame permette di misurare la massa delle ossa e la loro densità minerale. Attraverso la MOC si può anche evidenziare la presenza di fratture o di altre complicazioni dellapatologia;
- quando necessarie, possono conferire informazioni importanti anche la risonanza magnetica e la scintigrafia ossea.
Rischi
Le complicanze attribuibili alla patologia sono, principalmente, fratture ossee, specialmente a carico delle ossa come il bacino, dell'anca e/o dei piedi.Cure e Trattamenti
Per un corretto trattamento della patologia, lo specialista dovrà innanzitutto individuare la causa che è alla base dell’osteomalacia.Nella maggior parte dei casi, la patologia potrà essere curata mediante:
- una somministrazione di vitamina D;
- un’integrazione di un adeguato apporto di calcio;
- la rimozione, nel caso ve ne fossero, di eventuali condizioni responsabili di un impedimento dell’assorbimento della vitamina.
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