L’orticaria è una patologia caratterizzata dalla presenza di rilievi cutanei arrossati e pruriginosi (pomfi), che possono associarsi ad angioedema, gonfiore del derma profondo e del tessuto sottocutaneo.
La coesistenza di queste due condizioni (pomfi cutanei ed angioedema) configura una vera e propria sindrome. L'orticaria si classifica come “acuta” se persiste meno di sei settimane e “cronica”, se la durata è maggiore di sei settimane.
L’orticaria può essere causata da diversi fattori, tra cui stimoli fisici (freddo, caldo, vibrazioni, contatto con acqua…), risposta immunologica ad alimenti, farmaci, agenti infettivi, e può rappresentare la manifestazione di un processo infiammatorio, autoimmune o neoplastico.
La sindrome orticaria-angioedema può essere inoltre una manifestazione di anafilassi. È comune una forma idiopatica, ovvero senza una causa riconoscibile.
Il sintomo predominante è il prurito, accompagnato da pomfi di varia dimensione, ciascuno risolventesi in circa 24 ore senza esiti. Può accompagnarsi ad edema del tessuto e del grasso sottocutaneo, riguardante la regione periorbitaria, le labbra, la lingua, le mani.
L’angioedema si risolve più lentamente (circa 72 ore) e si accompagna a sensazione di dolore e bruciore.
Un’approfondita anamnesi e un esame obiettivo completo sono fondamentali per la corretta diagnosi e, in caso di orticaria cronica, si completano con accertamenti di laboratorio e strumentali. In particolare, è importante eseguire uno studio allergologico, la ricerca di focolai infettivi e di patologie endocrine.
Tuttavia, anche dopo aver condotto un processo investigativo completo, spesso le cause di orticaria acuta e cronica rimangono sconosciute.
Nei casi in cui sia stato identificato un fattore scatenante l’orticaria, è fondamentale rimuoverlo. L’approccio farmacologico iniziale si basa sull’impiego di antistaminici. In casi particolarmente severi o resistenti alla terapia antistaminica, si ricorre ad altri farmaci come corticosteroidi, antagonisti del recettore dei leucotrieni, ciclosporina, anticorpi monoclonali.
In ogni caso, è fondamentale prevenire la secchezza cutanea ed evitare stimoli irritativi come le escursioni termiche, il grattamento, l’eccessiva pressione.
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