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Mononucleosi

Prof. Riccardo Longhi

Prof. Riccardo Longhi

Pediatra Medico Chirurgo - Professore Associato, specialista in Pediatria ed in Neonatologia Creato il: 16/01/2018 Ultimo aggiornamento: 09/11/2023

La mononucleosi è una malattia infettiva virale a scarsa contagiosità, che colpisce soprattutto i bambini e gli adolescenti. Più rari i casi negli adulti.

Si stima che, nel mondo, oltre il 90% della popolazione risulti positivo alla ricerca degli anticorpi specifici e che dunque abbia contratto, almeno una volta nella vita, l’infezione. 

Molto spesso, soprattutto nei pazienti bambini o adolescenti, la mononucleosi decorre in maniera del tutto asintomatica. Soltanto nel 10% dei casi, i sintomi sono chiari e manifesti. In un’ulteriore piccola percentuale, la sintomatologia appare sfumata, molto simile a quella dell’influenza.

Mononucleosi

Cause Cause

La principale causa della mononucleosi è dovuta alla trasmissione di un virus della famiglia degli herpesvirus, chiamato virus di Hepstein-Barr (HBV9).

La trasmissione avviene soprattutto per via orale, tramite gocce di saliva che possono trasferirsi da un soggetto all’altro tramite: 

  • starnuti; 
  • uso promiscuo di stoviglie e lattine; 
  • baci.

Nonostante sia nota anche come “malattia del bacio”, quest’ultima causa sembra essere una delle meno ricorrenti.

Sintomi Sintomi

Nella maggior parte dei pazienti bambini o adolescenti, la mononucleosi è asintomatica. 

Soltanto nel 10% dei casi, i sintomi sono chiari e manifesti. 

In questi casi, dopo un periodo di incubazione, inizia un periodo prodromico caratterizzato da sintomi simil influenzali, quali: 

  • febbricola;
  • malessere;
  • facile affaticabilità;
  • mal di gola; 
  • dolori muscolari;

Inizia poi la fase acuta in cui si manifestano: 

  • alte temperature; 
  • sudorazione notturna;
  • cefalea;
  • faringodinia: accentuata da tonsillite; 
  • adenomegalia: sottomandibolare, ma anche cervicale e inguinale. 

In alcuni casi, potrebbero comparire rash cutanei ed elementi maculo-papulari rosei (arrossamenti) di piccole dimensioni. 

Nella maggior parte dei casi, i sintomi si risolvono progressivamente entro un paio di settimane. La spossatezza, tuttavia, può persistere anche nei mesi successivi. Generalmente, comunque, il dolore è asintomatico o simile a quello di una comune influenza.

Diagnosi Diagnosi

L’infezione virale da HBV9 è sospettata in pazienti che manifestino in contemporanea i sintomi sopra descritti: malessere generalizzato, febbre, tonsillite

Dal momento che tale sintomatologia può caratterizzare anche altri tipi di infezione virale, per completare la diagnosi, è necessario condurre specifici esami clinici e strumentali: 

  • tampone faringeo: per diagnosticare una tonsillite streptococcica, che escluderebbe la mononucleosi; 
  • esame emocromocitometrico: che potrebbe mettere in evidenza delle patologie legate al sistema emopoietico (responsabile della produzione delle cellule del sangue);  
  • test anticorpale: per la ricerca degli anticorpi al virus HBV9, la cui presenza conferma, senza possibilità di dubbio, la mononucleosi. 

Rischi Rischi

Di solito, il decorso della mononucleosi non è soggetto a complicazioni. 

I rischi maggiori sono legati alla possibilità di riattivazione degli herpesvirus.

Questi virus, infatti, hanno la capacità di rimanere a lungo nell’organismo ospite, causando una recidiva della malattia, anche dopo anni, seppur con sintomi ridotti. Secondo alcuni, inoltre, la riattivazione del virus potrebbe essere responsabile, in alcuni casi, della sindrome da stanchezza cronica.

Rara, ma potenzialmente pericolosa è la rottura traumatica della milza, nei casi in cui la malattia ne determina l’ingrossamento.
 

Cure e Trattamenti Cure e Trattamenti

Non esiste, attualmente, una terapia specifica per la mononucleosi ma è possibile alleviare i vari disturbi legati alla patologia attraverso una terapia sintomatica a base di antibiotici e cortisonici. 

Particolarmente indicato il riposo a letto nella fase acuta, almeno sino alla scomparsa della febbre, associato all’uso di antipiretici e antinfiammatori. È consigliata, inoltre, una dieta leggera, facilmente digeribile, ricca di frutta e verdura. È da evitare, infine, l'assunzione di alcool, così come anche il fumo. 

Bibliografia

  • Ceraulo AS, Bytomski JR. Infectious Mononucleosis Management in Athletes. Clin Sports Med. 2019 Oct;38(4):555-561. doi: 10.1016/j.csm.2019.06.002. Epub 2019 Jul 29. PMID: 31472766.
  • Sylvester JE, Buchanan BK, Silva TW. Infectious Mononucleosis: Rapid Evidence Review. Am Fam Physician. 2023 Jan;107(1):71-78. PMID: 36689975.
  • Common questions about infectious mononucleosis. Womack J, Jimenez M. Am Fam Physician. 2015 Mar 15;91(6):372-6.

L'informazione presente nel sito deve servire a migliorare, e non a sostituire, il rapporto medico-paziente. In caso di disturbi e/o malattie rivolgiti al tuo medico di base o ad uno specialista.

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