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Miocardite

Dr. Daniele Santucci

Dr. Daniele Santucci

Cardiologo Medico Chirurgo, specialista in Medicina Interna - Cardiologia Creato il: 16/01/2018 Ultimo aggiornamento: 29/12/2023

La miocardite è un’infiammazione a carico del muscolo cardiaco e che, nella maggior parte dei casi, può essere determinata da vari tipi di infezioni (soprattutto virali, ma anche batteriche o parassitarie).

Solitamente tale infiammazione si manifesta con sintomi come: 

  • affanno; 
  • facile affaticabilità; 
  • palpitazioni; 
  • dolore toracico. 

Si tratta di una condizione patologica in grado di danneggiare in modo permanente il muscolo cardiaco. Tale alterazione può determinare nel paziente aritmie (anche complesse) ed insufficienza del cuore (scompenso cardiaco).

Miocardite

Cause Cause

Le aritmie complesse si determinano attraverso un meccanismo ben definito:

come una fiammella su una zona del miocardio da cui parte un battito cardiaco anticipato. Questo battito è in grado di alterare la regolare sequenza degli altri, fino a mutare il ritmo del cuore.

Questa condizione può durare sia pochi secondi che qualche minuto. Termina a seguito dell'intervento diretto attraverso le manovre rianimatorie o mediante l’ausilio di un defibrillatore. Dal momento che spesso tale fenomeno si verifica a domicilio, il cuore si arresta.

Nonostante, nella maggior parte dei casi, la miocardite sia da attribuire ad agenti infettanti, all’infiammazione del muscolo si possono attribuire molteplici cause:

  • un’infezione virale: tra i principali virus coinvolti si segnalano il virus dell’epatite C, l’herpes virus, il Coxsackievirus e l’ HIV;
  • più sporadicamente, malattie autoimmuni: come l’artrite reumatoide o il lupus eritematoso sistemico;
  • altrettanto raramente, intossicazione che può essere causata da alcuni farmaci, da sostanze tossiche o, ancora, da alcool o droghe. 

Sintomi Sintomi

I sintomi che lasciano presagire una miocardite sono molteplici. Generalmente, l’infiammazione si manifesta in questo modo:

  • in un primo momento, per diversi giorni, il paziente presenta una sindrome influenzale con febbre alta, dolori articolari e sintomi di raffreddamento;
  • il paziente, non adeguatamente curato, riprende  le sue abituali attività. Continuerà a stare male a causa di palpitazioni, astenia (debolezza generale) e difficoltà respiratoria.

Nel tempo, vi è un progressivo peggioramento di tale situazione. I pazienti possono presentare anche un’insufficienza cardiaca, che può manifestarsi con sintomi quali:

  • gonfiore (edema);
  • febbre;
  • affaticamento;
  • aritmie.

I pazienti possono, tuttavia, presentare solo una parte della sintomatologia.I sintomi dipendono, infatti, principalmente dalla causa della miocardite e dall’entità e dalla severità dell’infiammazione.

Diagnosi Diagnosi

Per una diagnosi di miocardite, è necessaria una visita specialistica. Sarà il cardiologo, infatti, a prendere in analisi la sintomatologia del paziente e procedere con l’esame obiettivo. Necessaria, ai fini della diagnosi, è l’esecuzione di un elettrocardiogramma, test diagnostico che può mostrare aritmie e/o anomalie di vario genere. 

Per dissipare ogni dubbio diagnostico, si deve anche ricorrere a:

  • esami del sangue. Queste analisi, soprattutto l’emocromo,  segnaleranno l’effettiva presenza di un’ infiammazione/infezione;
  • esame ecocardiografico, al fine di considerare un’eventuale compromissione del ventricolo sinistro;
  • radiografia del torace al fine di escludere complicanze respiratorie, quali un focolaio di broncopolmonite.

Rischi Rischi

Tra le possibili e gravi complicanze di un’infiammazione del miocardio, soprattutto se non diagnosticata, vi è un peggioramento, nel tempo, e di una consequenziale evoluzione in uno scompenso cardiaco. Durante tale condizione, infatti, il cuore non riesce a svolgere efficacemente il suo ruolo contrattile di pompa non essendo capace di rispondere alle richieste dell’organismo in modo adeguato. 

Se, inizialmente, questo problema si presenta in genere dopo aver compiuto degli sforzi, gradualmente compare per sforzi sempre minori, fino a manifestarsi anche a riposo.

Cure e Trattamenti Cure e Trattamenti

Si consiglia un trattamento tempestivo, perché, se presa in tempo, il danno miocardico e lo scompenso possono regredire. È quindi fondamentale, se si ha un sospetto di miocardite, recarsi in tempi brevi da uno specialista.

Nelle fasi iniziali, infatti, può sortire effetto una terapia medica con:

  • antinfiammatori;
  • cortisonici;
  • farmaci specifici per il trattamento dello scompenso cardiaco.

La terapia deve essere di lunga durata ed il paziente deve essere sottoposto a numerosi controlli.

È importante evidenziare che la vaccinazione antinfluenzale può diminuire la possibilità che compaia un’ infezione virale e, allo stesso tempo, ridurre l’intensità. Davanti a categorie di soggetti deboli - quali anziani e/o  pazienti affetti da malattie croniche - il vaccino può evitare ridurre il rischio di queste pericolose complicanze.

Bibliografia

  • Blauwet, Lori A., and Leslie T. Cooper. "Myocarditis." Progress in cardiovascular diseases 52.4 (2010): 274-288.
  • Baughman, Kenneth Lee, and Joshua Wynne. "Miocardite primaria."
  • Parato, V. M. "Miocardite ed evoluzione verso cardiomiopatia dilatativa e scompenso cardiaco." Cardiologia ambulatoriale 1 (2005): 15-21.

L'informazione presente nel sito deve servire a migliorare, e non a sostituire, il rapporto medico-paziente. In caso di disturbi e/o malattie rivolgiti al tuo medico di base o ad uno specialista.

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