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Iperuricemia

Dr.ssa Rosaria Sodo

Dr.ssa Rosaria Sodo

Medico Internista Medico Chirurgo, specialista in Medicina Interna, in Nefrologia ed in Broncopneumologia Creato il: 12/08/2017 Ultimo aggiornamento: 27/11/2023
Con il termine di iperuricemia si fa riferimento a una condizione patologica caratterizzata da un livello ematico dell'Acido urico inferiore a 6,8 mg/Dl.

L'acido urico si forma in seguito al catabolismo (ossia, tutti quei processi metabolici mediante i quali l’organismo scinde le molecole organiche complesse in molecole organiche semplice) delle purine e delle pirimidine, come adenina, guanina, citosina, timina e uracile.

Questi elementi svolgono un ruolo cruciale nella:
 
  • trascrizione dei geni;
  • sintesi delle proteine;
  • metabolismo delle cellule.
Possiamo distinguere due tipologie di Iperuricemia:
 
  • iperuricemia primitiva: correlata ad alterazioni di tipo genetico;
  • iperuricemia secondaria, determinata da un aumento di urati nel sangue, causato dalla dieta, dal diabete, dall’obesità, ecc.
Iperuricemia

Cause Cause

Il PH delle urine può influenzare la solubilità dell'acido urico. Forme ionizzate di acido urico nelle urine sono rappresentate da urati mono e disodici.

Possono essere varie le patologie alle quali l’iperuricemia è collegata. Tra quelle maggiormente comuni, si possono distinguere:
 
  • l’artrite gottosa;
  • nefropatia gottosa da deposito a livello dei reni;
  • la gotta;
  • l’obesità;
  • la sindrome metabolica.

Sintomi Sintomi

Generalmente, l’iperuricemia si caratterizza per una sintomatologia che può essere così descritta:
 
  • impotenza funzionale e dolore causato dall'infiammazione: di solito, è avvertito maggiormente a carico delle piccole ossa del piede, quali tarso e metatarso;
  • dolore articolare;
  • impotenza funzionale registrata anche a livello delle ginocchia;
  • nefrolitiasi: noto anche come calcoli renali, che tendono a formarsi quando, nelle urine, aumenta la concentrazione dei sali litogeni (calcio, acido urico, ossalato);
  • prurito;
  • infezioni urinarie.

Diagnosi Diagnosi

Dal punto di vista diagnostico, una svolta significativa si è avuta nel 1961, data in cui è stato introdotto il microscopio a luce polarizzata. Si tratta di uno strumento che ha reso possibile lo studio dei cristalli di acido urico nel liquido sinoviale.

La diagnosi viene posta dopo visita specialistica, in cui il medico inizialmente si preoccupa di condurre un’accurata anamnesi circa la storia clinica del paziente, sia familiare (ricercando eventuali tradizioni familiari di patologie), che dietologica, finalizzata a riscontrare possibili abitudini alimentari scorrette.

Lo specialista procederà poi la visita con un esame obiettivo, volto alla ricerca di segni clinici che possano far sospettare una diagnosi di iperuricemia. Tra questi, eventuale arrossamento e/o gonfiore e/o dolore a carico delle articolazioni.

Le indagini diagnostiche possono essere approfondite anche da esami di laboratorio e/o di imaging. Tra questi:
 
  • esami ematochimici, utili per la ricerca della uricemia ematica;
  • esami della funzionalità renale;
  • esame del liquido sinoviale: utile per l’artrite gottosa;
  • ecografia renale;
  • radiografia delle articolazioni;
  • ecografia a livello dei tendini eventualmente lesionati.
La diagnosi sarà utile anche per indagare un’eventuale relazione con altre patologie, quali, ad esempio, il Diabete o la Sindrome metabolica.
 

Rischi Rischi

Per un paziente affetto da iperuricemia, il rischio maggiore è rappresentato dall’insufficienza renale cronica da incremento dell'acido urico.

Talvolta, possono manifestarsi anche patologie ematologiche, quali leucemie e linfomi (aumento della degradazione degli urati), con deposito anche sull'epidermide, causando così prurito.
 

Cure e Trattamenti Cure e Trattamenti

Tra le opzioni terapeutiche a disposizione dello specialista, troviamo sicuramente la correzione dello stile di vita del paziente, in primis l’aspetto inerente alla dieta. Il medico inviterà a correggere tutti quelli che possono essere considerati degli eventuali fattori di rischio, invitando, inoltre, la persona ad assumere, quotidianamente almeno due litri di acqua oligominerale. Si tratta di un consiglio utile, in quanto il rene pulisce l'organismo dagli urati (urate trasporter OAT).

Un altro aspetto importante è mantenere la concentrazione delle urine ad un PH inferiore o pari 7. Il paziente, inoltre, dovrà essere attento ad evitare possibili infezioni di tipo urinario.

Per quanto riguarda la terapia medica, infine, nei casi più severi, si ricorre a cure endovena con i bicarbonati. L’allopurinolo, invece, viene generalmente assunto per via orale.
 

Bibliografia

  • Hyperuricemia and Gout. Delbarba E, Terlizzi V, Dallera N, Izzi C, Scolari F. G Ital Nefrol. 2016 Malattie Metaboliche e Rene;33(S68):gin/33.S68.16. PMID: 27960024.
  • Hyperuricemia and renal risk. Viazzi F, Bonino B, Ratto E, Desideri G, Pontremoli R. G Ital Nefrol. 2015;32 Suppl 62:gin/32.S62.6. PMID: 26005873.

L'informazione presente nel sito deve servire a migliorare, e non a sostituire, il rapporto medico-paziente. In caso di disturbi e/o malattie rivolgiti al tuo medico di base o ad uno specialista.

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