Ipertrigliceridemie
Dr. Roberto Basano
Dietologo Medico Chirurgo, specialista in Pediatria - Dietologia Creato il: 24/07/2017 Ultimo aggiornamento: 10/11/2023Con il termine ipertrigliceridemia si indica un'elevata concentrazione di trigliceridi nel sangue. Si consideri, infatti, che un tasso di trigliceridi è:
- normale se i suoi valori sono <150 mg/dl;
- moderatamente elevate se compreso tra 150 e 199 mg/dl;
- elevato se si trova tra 200 e 499 mg/dl;
- molto elevate se >500 mg/dl.
Quando tali livelli superano i 500 mg/dl si parla, dunque, di ipertrigliceridemia.
I trigliceridi sono grassi presenti, di norma, nel nostro sangue ma che, tuttavia, provengono soprattutto dall’alimentazione.
Cause
L’ipertrigliceridemia può essere causata da molteplici fattori, tra cui:
- dieta troppo ricca in zuccheri semplici, carboidrati e grassi saturi;
- abuso di alcolici;
- fumo di sigaretta;
- obesità;
- sedentarietà;
- sindrome metabolica (resistenza all'insulina);
- diabete non ben compensato;
- sindrome nefrosica;
- ipotiroidismo;
- pillola anticoncezionale;
- gravidanza.
Vi possono essere, tuttavia, dei casi che possono avere un’origine genetica, quali:
- ipertrigliceridemia familiare;
- iperlipidemia combinata familiare.
Sintomi
Non ci sono dei sintomi precisi ed evidenti che possano manifestare tale condizione. Tuttavia, nell’eventualità in cui i valori dei trigliceridi nel sangue siano superiori a 1000 mg/ml, si potrebbero presentare:
- xantomi (massarelle giallastre sulla cute);
- anomalie oculari (lipemia retinica);
- epato-splenomegalia;
- dolori intensi all’addome;
- varie problematiche neurologiche.
Quando i trigliceridi raggiungono, tuttavia, valori di una tale entità, si è in genere davanti ad una forma familiare di ipertrigliceridemia.
Diagnosi
Al fine di formulare una diagnosi di ipertrigliceridemia, basta effettuare un esame del sangue. Solitamente, alla misurazione dei trigliceridi, si accompagna anche la quantificazione del colesterolo (totale, HDL e LDL). In questo modo, lo specialista potrà avere un quadro completo dei livelli di grasso nel paziente.
Una volta che la diagnosi dei trigliceridi alti è appurata, lo specialista dovrà ricercarne le cause. In tal modo, potrà procedere nell’individuazione delle cause, così da pianificare la terapia adatta.
Rischi
Le complicanze di un’elevata concentrazione di questi lipidi interessano, principalmente, l'apparato cardio-vascolare. Può provocare, infatti:
- coronaropatie come l’angina pectoris;
- aterosclerosi;
- infarto del miocardio;
- ictus, ecc.
Cure e Trattamenti
I trattamenti dell’ipertrigliceridemia seguono diversi step.
In primis, il medico dovrà ricercare una terapia causale sulla base del quadro clinico del paziente, al quale si raccomanda di impegnarsi ad adottare uno stile di vita sano ed un regime dietetico appropriato. Si consiglia, quindi di:
- aumentare l'attività fisica;
- se necessario, ridurre il peso corporeo;
- non fumare;
- ridurre o evitare l'alcol;
- ridurre il consumo di zuccheri semplici (come saccarosio, dolci e frutta zuccherina);
- consumare pesce almeno 2-3 volte/settimana;
- prediligere i legumi alla carne;
- limitare il consumo di grassi saturi (presenti soprattutto nei latticini e nella carne grassa);
- evitare i grassi idrogenati contenuti nei prodotti confezionati (come snack e merendine);
- aumentare la quota di verdura e di frutta poco zuccherina;
- prediligere il consumo di cereali integrali a quelli raffinati.
Se tali attenzioni non hanno portato agli effetti sperati, il paziente dovrà assumere omega-3 (olio di pesce in capsule). Tali acidi grassi, generalmente, hanno un buon impatto terapeutico sulla trigliceridemia.
Se necessario, inoltre, si può ricorrere in ultima istanza alla terapia farmacologica con i fibrati. Questi farmaci, solitamente, agiscono significativamente sui trigliceridi alti. Tuttavia, in una piccola percentuale di casi, possono provocare una miosite come effetto collaterale.
Bibliografia
- Olivieri, Chiara, et al. "Ipertrigliceridemia: fisiopatologia e significato clinico." L'Endocrinologo 23.2 (2022): 182-188.
- Trenti, Chiara, et al. "Ipertrigliceridemia: una dislipidemia comune e di inquadramento complesso." Italian Journal of Medicine 3.4 (2009): 220-226.
- Yuan, George, Khalid Z. Al-Shali, and Robert A. Hegele. "Hypertriglyceridemia: its etiology, effects and treatment." Cmaj 176.8 (2007): 1113-1120.
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