Herpes genitale
Dr.ssa Elvira Donato
Dermatologo Medico Chirurgo, specialista in Dermatologia e Venereologia Creato il: 04/09/2024Esistono due tipi di virus dell’herpes: HSV-1 e HSV-2. L’HSV-1 è comunemente associato all’herpes orale, può anche causare infezioni genitali, mentre l’HSV-2 è il tipo più frequentemente associato all’herpes genitale.
Cause
L’infezione da herpes genitale si verifica attraverso il contatto diretto con una persona infetta, in particolare durante rapporti sessuali vaginali, anali o orali.Quello dell’herpes, infatti, è un virus che si trasmette attraverso le mucose e la pelle, entrando nel corpo tramite piccole ferite o abrasioni. È bene notare che la persona infetta può essere contagiosa anche se non presenta sintomi visibili.
Una volta che il virus entra nel corpo, viaggia lungo le fibre nervose fino ai gangli nervosi, dove solitamente rimane in uno stato di latenza anche per periodi molto lunghi. In presenza di fattori esterni, come stress, malattie, traumi, o un sistema immunitario indebolito il virus può riattivarsi, portando alla manifestazione dei sintomi.
Sintomi
In fase di latenza, l’herpes genitale è completamente asintomatico, ma quando si attiva può produrre dei sintomi che possono variare notevolmente da persona a persona. Alcuni individui possono non manifestare sintomi, mentre in altri casi possono comparire ed essere anche significativi.I sintomi iniziali di solito compaiono entro una settimana dal contatto con il virus e spesso includono una sensazione di prurito o bruciore nella zona genitale, che può diventare più intenso durante la minzione. Spesso, questi sintomi si associano a manifestazioni di natura influenzale, come febbre, emicrania e dolori muscolari, e a un ingrossamento dei linfonodi inguinali.
Il segno più distintivo dell’herpes genitale è però dato dalla comparsa di piaghe, generalmente dolorose, nella zona genitale o anale. Spesso, queste piaghe arrivano a rompersi, provocando delle ulcere molto dolorose e che possono impiegare anche svariate settimane per guarire.
Questi sintomi restano più o meno identici quando il virus si riattiva, solo risultano meno intensi e con un decorso più rapido. Solitamente, la frequenza delle recidive diminuisce nel tempo.
Diagnosi
In genere, il primo passo nella diagnosi dell’herpes genitale consiste in una visita specialistica, durante la quale il medico compie un’attenta anamnesi, raccogliendo informazioni circa la storia clinica del paziente e sulle abitudini sessuali dello stesso. Il dermatologo, o specialista affine, inoltre, cerca, mediante l’esame obiettivo, segni visibili dell’infezione, come vescicole e ulcere.Successivamente, si può fare ricorso a tamponi, che consistono in un prelievo di un campione di tessuto dalla base delle vescicole o ulcere da sottoporre a procedure di amplificazione, come la reazione a catena della polimerasi (PCR) per individuare il DNA virale, o in prelievi del sangue per individuare la presenza di anticorpi contro HSV.
Rischi
L’herpes genitale solitamente ha un decorso favorevole e non lascia particolari conseguenze. Tuttavia, in alcuni casi può portare a diverse complicanze, alcune delle quali possono essere gravi. Le ulcere possono infatti essere estremamente dolorose, causando difficoltà a urinare e disagi significativi. Inoltre, in alcuni casi, il dolore può persistere anche dopo la guarigione delle ulcere.Le ulcere da herpes costituiscono delle porte di accesso per altri patogeni, favorendo la comparsa di altre malattie sessualmente trasmesse (per esempio, la clamidia e gonorrea) e possono a loro volta essere oggetto di infezioni secondarie che possono complicare il quadro clinico.
Se una donna incinta ha un’infezione attiva da herpes genitale al momento del parto, può trasmettere il virus al neonato, causando herpes neonatale. Questa è una condizione grave che può comportare anche danni cerebrali. In questi casi può essere indicato un parto cesareo per ridurre il rischio di trasmissione.
Cure e Trattamenti
L’herpes genitale è una condizione che può essere in buona parte prevenuta come la maggior parte delle malattie a trasmissione sessuale. In particolare, l’uso corretto e costante del preservativo durante i rapporti sessuali può ridurre il rischio di trasmissione dell’herpes genitale. Tuttavia, poiché il virus può essere presente in aree non coperte dal preservativo, il rischio non è completamente eliminato.In generale, se si soffre di herpes genitale è fondamentale comunicarlo ai propri partner sessuali, in modo da limitare la diffusione dell’infezione, e astenersi da rapporti non protetti.
Al momento non esiste un trattamento risolutivo per l’herpes genitale, in quanto è impossibile eradicarlo completamente dall’organismo. Tuttavia, ci sono diverse opzioni di trattamento che possono aiutare a gestire i sintomi e ridurre la frequenza delle recidive.
I farmaci antivirali sono la principale linea di trattamento per l’herpes genitale. Questi farmaci possono ridurre la durata e la gravità dei sintomi e possono essere utilizzati come terapia soppressiva per ridurre la frequenza delle recidive.
In genere, l’antivirale più impiegato è l’aciclovir, che può essere somministrato per via orale o anche come crema ad azione topica. Altre formulazioni, come il valaciclovir o il famciclovir, possono essere impiegate a seconda delle necessità specifiche del paziente.
Per le persone con frequenti recidive, la terapia soppressiva quotidiana con farmaci antivirali può ridurre significativamente il numero di episodi e diminuire il rischio di trasmissione del virus ad altre persone.
Oltre ai farmaci antivirali, possono essere utilizzati altri trattamenti per alleviare i sintomi, che includono la somministrazione di antinfiammatori come paracetamolo o ibuprofene, che riducono la sintomatologia dolorosa associata all’infezione. Per il trattamento delle ulcere, invece, si possono impiegare dei lenitivi locali per ridurre il prurito e il bruciore.
Bibliografia
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