Glioma
Dr. Mauro Colangelo
Neurochirurgo Medico Chirurgo, specialista in Neurologia ed in Neurochirurgia Creato il: 23/01/2018 Ultimo aggiornamento: 29/12/2023I gliomi possono interessare sia il cervello (rappresentano quelli maggiormente ricorrenti) che il midollo spinale. Possiamo distinguere due tipologie differenti di glioma, che si distinguono in base alla morfologia microscopica relativa alle cellule. Essi sono:
- gli astrocitomi;
- e gli oligodendrogliomi.
Alla luce di quanto detto, l’Organizzazione Mondiale della Sanità World Health Organization, WHO) classifica tale condizione patologica in quattro gradi, (WHO I, II, III, IV). In questa classificazione, il grado I si caratterizza per una prognosi eccellente, a differenza del grado IV, che invece rappresenta una prognosi infausta.
Generalmente, i gliomi WHO I sono propri dell’età infantile. I WHO IV, al contrario, afferiscono all’età adulta. Recentemente, sono state compiute scoperte importanti relativamente le mutazioni genetiche che interessano le cellule tumorali. Queste possono contribuire a dare informazioni accurate e dettagliate circa il grado di malignità e sulla prognosi.
Le cause non sono ancora conosciute e, generalmente, tra la sintomatologia possono afferrire una serie di segni comuni, tra cui frequente fatica, problemi a carico della vista (ad esempio, diplopia) e diversi altri.
Cause
Non esiste, attualmente, una causa certa circa lo sviluppo di un glioma. Non a caso, esse sono ancora sconosciute.Stando ad alcuni studi recenti, sono emerse delle condizioni ritenute sporadiche, a carattere genetico, legate all’insorgenza dei gliomi.
Sintomi
La sintomatologia è soggettiva, in quanto può variare da paziente a paziente. Lo stesso discorso vale anche per l’intensità, in quanto può andare da lieve a grave, a seconda dei casi e della stadiazione della patologia stessa.Comunemente, i segni clinici che rientrano in questa condizione patologica, sono:
- sensazione di debolezza o ricorrente fatica;
- intorpidimento di uno dei due lati del corpo;
- cefalea o mal di testa;
- problemi a carico della vista, quali diplopia (sdoppiamento della vista), annebbiamento e/o perdita dell’acutezza visiva;
- problemi, ad esempio, nella scrittura.
- problemi di tipo cognitivo;
- problemi e/o disfunzioni della memoria;
- una ridotta sensibilità di un lato del corpo, ossia un’emiparesi;
- una riduzione della propria forza.
Diagnosi
Generalmente, la diagnosi arriva in seguito ad esami di accertamento, che il medico specialista richiederà in seguito a un colloquio clinico e un esame obiettivo del paziente.Tra gli esami diagnostici, quelli comunemente più utilizzati sono:
- la risonanza magnetica (RM): si tratta di un esame che permette non soltanto di evidenziare localizzazione e estensione del glioma, ma anche di ottenere informazioni utili e necessarie circa la biologia. Ciò è reso possibile grazie a sequenze tipo la DWI, Perfusion e Spettroscopia;
- TAC.
Laddove ritenuto utile, lo specialista potrebbe richiedere anche ulteriori approfondimenti, mediante biopsia cerebrale.
Cure e Trattamenti
Non è possibile indicare un’unica terapia per il trattamento dei gliomi. Ciò è dovuto all’implicazione di numerosi fattori che sono alla base di tale patologia.Le opzioni di trattamento, generalmente, afferiscono a quella di tipo chirurgico. Si tratta di un’opzione fondamentale per la cura di diverse tipologie di gliomi, siano essi cerebrali che spinale. È un’opzione necessaria, in quanto consente di ottenere una diagnosi certa, grazie all’esame istologico eseguito dopo l’operazione. D’accordo con il neuro-oncologo, il neurochirurgo dovrà scegliere la strategia più idonea e congeniale al trattamento del caso specifico. Lo specialista potrà scegliere se eseguire:
- una biopsia, ovvero asportare solo una piccola porzione per eseguire l’esame istologico;
- oppure procedere con un’asportazione più completa possibile. È ormai dimostrato che esiste una correlazione diretta tra ampiezza della asportazione e prognosi; è, cioè, preferibile che il chirurgo rimuova quanto più tumore possibile.
Qualora il Neurochirurgo decida di procedere con una asportazione totale, dovrà considerare i potenziali danni alle funzioni neurologiche. Per questo motivo, è necessario che lo specialista sia in possesso delle più moderne tecniche di monitoraggio elettrofisiologico delle funzioni cerebrali, anche tramite chirurgia a paziente sveglio. Questa tecnica risulta la più affidabile per preservare funzioni quali il linguaggio, la scrittura, la lettura.
Bibliografia
- Brainstem glioma: a review. Grimm SA, Chamberlain MC.Curr Neurol Neurosci Rep. 2013 May;13(5):346. doi: 10.1007/s11910-013-0346-3.PMID: 23512689.
- Pajtler K, Mack S, Ramaswamy V, et al: The current consensus on the clinical management of intracranial ependymoma and its distinct molecular variants. Neuropathologica 133:5–12, 2017. doi: 10.1007/s00401-016-1643-0.
- www.airc.it
L'informazione presente nel sito deve servire a migliorare, e non a sostituire, il rapporto medico-paziente. In caso di disturbi e/o malattie rivolgiti al tuo medico di base o ad uno specialista.
Cerca i migliori specialisti che si occupano di Glioma nelle province di: Roma, Milano, Padova, Isernia
Articoli correlati
Trova il Medico più adatto alle tue esigenze.