Embolia polmonare
Dr. Michele Arcopinto
Medico Internista Medico Chirurgo, specialista in Medicina Interna ad indirizzo Cardiovascolare Creato il: 09/05/2019 Ultimo aggiornamento: 12/12/2023L’embolia polmonare consiste in un’ostruzione, parziale o totale, delle diramazioni dell’arteria polmonare, responsabile del passaggio del sangue dal ventricolo destro del cuore ai polmoni.
Cause
A causare l’embolia polmonare, in genere, è la presenza di un embolo originato da una trombosi venosa periferica (che generalmente si forma negli arti inferiori o nei vasi intra-addominali).
A causare la trombosi possono essere molte condizioni che ostacolano il flusso del sangue, tra cui:
- trombofilia (tendenza del sangue a coagularsi troppo o troppo facilmente);
- disfunzioni endoteliali (causate da diabete, ipertensione, obesità, etc.);
- immobilizzazione post-trauma;
- patologie neurologiche.
Spesso, le cause sopra citate possono agire in combinazione.
Sintomi
Nelle forme più comuni, l’embolia polmonare può essere asintomatica o avere sintomi lievi, come:
- dispnea (fame d’aria) sotto sforzo;
- tachicardia;
- dolore al torace.
In presenza di forme più gravi, i sintomi rimangono simili ma di intensità maggiore (dispnea acuta) e si può manifestare una sincope o un arresto cardiaco che possono portare al decesso.
Diagnosi
Per ottenere una diagnosi definitiva di embolia polmonare è necessario effettuare una angio-TC del torace. Poiché, tuttavia, i sintomi sono perlopiù aspecifici, è fondamentale che il medico riconosca tempestivamente i segni che possono suggerire questo esame.
Altri esami di supporto vanno eseguiti sul sangue e consistono nella valutazione dei livelli di D-dimero, che può indicare un fenomeno trombotico nell’organismo.
Possono rivelarsi utili, ad orientare il sospetto verso l’embolia polmonare, anche esami quali:
- ECG;
- emogasanalisi;
- RX del torace.
Rischi
L’embolia polmonare ha un rischio di morte non elevato se trattata tempestivamente. In caso contrario, il paziente può essere esposto a grandi rischi (es. arresti cardiaci) nell’immediato ma anche sul lungo termine, con l’insorgenza di problemi cronici come l’ipertensione.
Cure e Trattamenti
Nella fase acuta, il trattamento per l’embolia polmonare consiste nella somministrazione di anticoagulanti per via orale o sottocutanea. Se i pazienti sono soggetti a grande rischio, si può optare anche per una terapia trombolitica (che porta alla distruzione dei coaguli) che è più efficace ma anche più rischiosa rispetto a quella anticoagulante.
Il trattamento successivo alla cura della fase acuta, in genere, consiste in una terapia anticoagulante per via orale, per tempistiche più o meno lunghe, a seconda del soggetto interessato.
Bibliografia
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