Disturbo post-traumatico da stress
Dr.ssa Daniela Benedetto
Psicologo Psicologa Clinica, specializzata in Psicoterapia ad indirizzo Analitico Transazionale - Terapeuta EMDR Creato il: 16/01/2018 Ultimo aggiornamento: 21/09/2023Il PTSD (Post-Traumatic Stress Disorder, in italiano Disturbo Post-Traumatico da Stress) è un disturbo psicopatologico, che può svilupparsi in seguito ad un evento traumatico come un abuso, violenze, incidenti gravi, disastri naturali o militari, catastrofi, ma anche eventi legati a situazioni vessanti, ricorrenti o meno, quali bullismo, burn out, mobbing, ecc.
Sintomi
Si manifesta con sintomi come flashback, incubi, ipervigilanza, evitamento di situazioni che ricordano l'evento traumatico, ansia e irritabilità.
I sintomi del PTSD possono pertanto essere suddivisi in quattro categorie principali:
- rivivere l'evento traumatico. Questi sintomi si manifestano attraverso flashback, ricordi intrusivi, sogni o incubi ricorrenti legati all'evento traumatico. La persona può provare una sensazione di rievocazione dell'evento come se stesse vivendo di nuovo la situazione, con un'intensa angoscia emotiva e fisica;
- evitamento: le persone affette da PTSD tendono ad evitare situazioni, luoghi, persone o attività, che potrebbero ricordare loro l'evento traumatico. Possono evitare di parlare o pensare all'evento, di frequentare determinati luoghi o di partecipare ad attività che potrebbero scatenare ricordi dolorosi;
- iperattivazione. Questi sintomi si manifestano attraverso un aumento dell'ansia, dell'irritabilità, dell'ipervigilanza e dell'ipersensibilità. La persona può essere facilmente spaventata, avere difficoltà a concentrarsi, avere problemi di sonno e mostrare una risposta esagerata a stimoli che richiamano l'evento traumatico;
- alterazioni dell'umore e del pensiero. Le persone affette da PTSD possono sperimentare sentimenti di colpa, vergogna, tristezza, disperazione o rabbia. Possono avere pensieri negativi su se stessi o sul mondo circostante, perdere interesse per attività che un tempo trovavano piacevoli e avere difficoltà a provare emozioni positive.
Diagnosi
La diagnosi si basa sui criteri specifici, elencati nel Manuale Diagnostico e Statistico dei Disturbi Mentali (DSM-5), dell'American Psychiatric Association.
Per essere diagnosticato con PTSD, una persona deve aver sperimentato un evento traumatico che ha causato un'intensa paura, orrore o impotenza. Inoltre, devono essere presenti sintomi specifici per almeno un mese, come flashback, incubi, evitamento di stimoli associati all'evento, ipervigilanza, cambiamenti negativi nel pensiero e nell'umore, e alterazioni nella reattività fisica e psicologica.
Per la diagnosi, lo psicologo psicoterapeuta o lo psichiatra utilizza l'intervista clinica, per raccogliere informazioni sulla storia della persona, i sintomi attuali e l'impatto che il disturbo ha sulla sua vita quotidiana. Possono anche essere utilizzati strumenti di valutazione standardizzati, quali test o questionari.
Rischi
Il PTSD può comportare una serie di conseguenze per la salute e il benessere di una persona. Alcuni dei rischi associati al PTSD includono:
- problemi di salute mentale: il PTSD può aumentare il rischio di sviluppare altri disturbi psichici, come depressione, ansia, disturbi del sonno e abuso di sostanze;
- problemi fisici: il PTSD può influire negativamente sulla salute fisica. Le persone con PTSD possono sperimentare sintomi fisici come mal di testa, disturbi gastrointestinali, dolore cronico e problemi cardiaci. Il sistema fisico entra in allarme e, di conseguenza, attiva una reazione di difesa attacco- fuga, che si può ripercuotere su disfunzioni organiche legate all'apparato circolatorio, gastrointestinale, sessuale e sul sistema immunitario;
- difficoltà nelle relazioni: il PTSD può influire sulle relazioni personali, familiari e sociali. Le persone con PTSD possono avere difficoltà a fidarsi degli altri, a stabilire e mantenere relazioni intime e possono isolarsi socialmente;
- problemi lavorativi: il PTSD può influire sulla capacità di una persona di svolgere il proprio lavoro in modo efficace. I sintomi come l'ipervigilanza, l'ansia e i flashback possono interferire con la concentrazione e la produttività sul posto di lavoro;
- comportamenti autolesionistici o suicidari: in alcuni casi, il PTSD può portare a comportamenti autolesionistici o suicidari. È importante cercare aiuto immediato se si sperimentano pensieri suicidi o comportamenti autolesionistici.
Cure e Trattamenti
L'EMDR (Eye Movement Desensitization and Reprocessing) è la terapia per eccellenza, che viene utilizzata per trattare il disturbo traumatico da stress post traumatico.
È un metodo psicoterapeutico 'evidence based', che si concentra sulla rielaborazione dei ricordi traumatici e sulla cura dei sintomi associati.
Durante una sessione di EMDR, il terapeuta guida il paziente a concentrarsi sul ricordo traumatico, mentre si focalizza su un movimento o una stimolazione bilaterale, come il movimento degli occhi, i suoni, i tocchi alternati o stimolazioni sensoriali alternate. Questo processo mira a facilitare la rielaborazione del ricordo traumatico, rimasto bloccato nelle reti neurali e consente al paziente di integrare l'esperienza, in modo più sano, e di ridurre i sintomi del PTSD.
L'EMDR è supportato da una solida base di evidenze scientifiche, che dimostrano la sua efficacia nel trattamento del disturbo traumatico da stress. Tuttavia, è importante sottolineare che l'EMDR potrebbe non essere adatto a tutti e che è necessario un adeguato supporto da parte di un terapeuta practitioner certificato da EMDR Italia e Europe (www.emdr.it), per garantire la giusta competenza e la cura del soggetto durante il trattamento.
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