Distrofia muscolare
Dr. Gaetano Sciascia
Neurologo Medico Chirurgo, specialista in Angiologia, Cardiologia ed in Neurologia - Ecografista Creato il: 17/10/2017 Ultimo aggiornamento: 29/01/2024Cause
Poiché dovute a mutazioni del DNA, le distrofie muscolari sono malattie genetiche e la presenza del gene sul cromosoma X le rende legate al sesso, con portatrici donne spesso asintomatiche. L’incidenza è di circa un malato ogni 5000-6000 maschi nati vivi.
La mutazione del gene DMD fa sì che i pazienti colpiti da distrofia sviluppino una grave carenza di distrofina, una proteina necessaria per connettere il citoscheletro della fibra muscolare alla matrice extracellulare, causando un’alterazione strutturale e funzionale della fibra stessa.
Nella distrofia di Duchenne, la mutazione causa un’assenza quasi totale di distrofina mentre in quella di Becker, la produzione di distrofina è generalmente anomala.
Sintomi
Le distrofie muscolari possono mostrarsi asintomatiche o avere sintomi molto severi. La grande variabilità sintomatologica è legata al soggetto colpito, ai fattori che causano la malattia e all’evoluzione di quest’ultima.
In alcuni casi è possibile osservare solo segni di tipo biochimico, come l’aumento della creatinfosfochinasi sierica e la presenza di mioglobina nelle urine, o anche fisici come crampi. I sintomi muscolari diventano sempre più gravi con l’evoluzione della malattia, colpendo prima i muscoli scheletrici e poi anche il cuore.
Nel caso della distrofia di Duchenne, i primi sintomi tendono a comparire già nella prima infanzia e coinvolgono un ritardo dello sviluppo motorio, con stanchezza dei muscoli prossimali e difficoltà in movimenti semplici come salire le scale e alzarsi da terra. In genere, in quasi tutti i bambini, si sviluppa una scoliosi precose. Solitamente, i pazienti con distrofia di Duchenne diventano dipendenti dalla sedia a rotelle entro i 13 anni e sviluppano cardiopatie dopo i 18 anni.
Nel caso della distrofia di Becker, i sintomi sono sostanzialmente analoghi ma la patologia evolve più lentamente, con i pazienti che riescono a deambulare anche fino a 15-20 anni.
Diagnosi
La diagnosi di distrofia muscolare viene fatta a partire da una valutazione clinica, basata su segni e sintomi caratteristici della malattia e su un’anamnesi familiare.
Possono eventualmente completare il quadro diagnostico:
- una biopsia muscolare, che può mostrare l’alterazione e/o la necrosi delle fibre muscolari;
- l’analisi molecolare, svolta sul gene DMD del paziente, consente quindi di trovare la mutazione che ha causato lo sviluppo della malattia.
Rischi
Nei pazienti con distrofia muscolare di Duchenne, la causa di decesso è generalmente legata a cardiomiopatie e complicanze respiratorie che, in genere, sopravvengono nella terza decade di vita.
La distrofia muscolare di Becker evolve in modo analogo alla Duchenne ma, solitamente, ha un’aspettativa di vita più elevata, che può arrivare anche intorno ai 40 anni.
Cure e Trattamenti
Al momento non esistono cure efficaci per le distrofie muscolari, in quanto queste sono di origine genetica; tuttavia, la caratterizzazione della mutazione genica consente di determinare i rischi di ricorrenza della patologia all’interno della famiglia e può fornire indicazioni sulla prognosi. Infatti, se si conosce la mutazione, è possibile effettuare una diagnosi prenatale per individuarne l’eventuale presenza nel feto.Bibliografia
- Gloss D, Moxley RT 3rd, Ashwal S, Oskoui M: Practice guideline update summary: Corticosteroid treatment of Duchenne muscular dystrophy: Report of the Guideline Development Subcommittee of the American Academy of Neurology. Neurology 86:465–472, 2016.
- McDonald CM, Campbell C, Torricelli RE, et al: Ataluren in patients with nonsense mutation Duchenne muscular dystrophy (ACT DMD): A multicentre, randomised, double-blind, placebo-controlled, phase 3 trial. Lancet 390:(10101):1489–1498, 2017.
- Fattori che influenzano l'espressione genica, Quasar S. Padiath, MBBS, PhD, University of Pittsburgh.
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