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Diabete gestazionale

Dr.ssa Valeria Manicardi

Dr.ssa Valeria Manicardi

Diabetologo Medico Chirurgo, specialista in Diabetologia e Malattie del ricambio ed in Medicina Interna Creato il: 31/07/2017 Ultimo aggiornamento: 11/09/2023

Il Diabete Gestazionale (GDM) è una forma di diabete che insorge in gravidanza e si esaurisce, di norma, dopo il parto, ma indica una predisposizione della donna a sviluppare il diabete T2 (di tipo 2) negli anni successivi. Si tratta di una patologia ginecologica, che rappresenta la complicanza più frequente in gravidanza. Colpisce dal 10 al 12% delle gravidanze.

È certamente in aumento per molte ragioni: l'età sempre maggiore delle prime gravidanze nelle donne, soprattutto di origine caucasica, ed anche la sempre più frequente obesità, già presente prima della gravidanza.

Diabete gestazionale

Cause Cause

Le cause più frequenti di insorgenza di Diabete in Gravidanza sono: 

  • l'età superiore ai 35 anni; 
  • l'Obesità (indice di massa corporea uguale o superiore a 30);
  • la familiarità di primo grado per diabete;
  • aver avuto, in una precedente gravidanza, un Diabete Gestazionale;
  • appartenere ad una etnia particolarmente predisposta al diabete (Asia del sud);
  • anche le gravidanze indotte da stimolazione ormonale favoriscono la comparsa di diabete gestazionale.

Sintomi Sintomi

Non ci sono sintomi specifici per il diabete in gravidanza. Per questo, è fondamentale fare gli esami ematochimici all'inizio della gravidanza, in modo da valutare se la glicemia a digiuno è nella norma o meno (il valore di glicemia normale, in gravidanza, deve essere <92 mg/dl).

Tutte le donne che hanno uno dei fattori di rischio indicati sopra devono essere sottoposte a screening.

Diagnosi Diagnosi

Lo screening prevede di sottoporre la donna in gravidanza ad un Carico Orale di Glucosio (OGTT), con 75 mg di glucosio diluito in acqua e con prelievo di sangue al tempo 0, dopo 1 ora, e dopo 2 ore. Va eseguito:

  • tra la 16a-18a settimana, se i fattori di rischio sono l'Obesità o il pregresso diabete in gravidanza;
  • tra la 24a - 28a settimana, se i fattori di rischio sono altri (età, etnia, famigliarità);
  • se la Curva precoce (16-18) risulta negativa, va ripetuta tra la 24-28a settimana.

I criteri di diagnosi sono:

  • glic a digiuno => 92 o alla 1a ora => 180 o alla 2a ora => 153 mg/dl; 
  • anche un solo valore della curva patologico fa porre diagnosi di Diabete Gestazionale;
  • se la prima Glicemia eseguita in gravidanza è > 126 mg/dl significa che la donna ha un Diabete T2 pre-gestazionale: cioè, il diabete era già presente, ma lei non lo sapeva; 
  • se la Glicemia a digiuno è superiore a 92 mg/dl   e <126, si può porre diagnosi di Diabete gestazionale, ma è utile comunque eseguire il test con il Carico orale di Glucosio, per valutare quanti valori ha fuori norma.

Rischi Rischi

Durante la gravidanza, per effetto degli ormoni sessuali, si crea una condizione di resistenza insulinica, cioè l'insulina prodotta dal proprio pancreas funziona meno bene e, per questo, i valori di glicemia nel sangue aumentano e può comparire il diabete.

I rischi sono sia per la madre che per il bambino: se non si controllano le glicemie durante la gravidanza, gli zuccheri più alti nel sangue passano la placenta e il feto aumenta eccessivamente di peso (feto macrosomico, cioè > di 4,5 Kg). Questo può provocare difficoltà al parto, quale la distocia di spalla, ma anche ipoglicemie severe alla nascita, oltre a predisporre il neonato ad obesità infantile e al diabete T2 successivamente. Le donne con Diabete gestazionale hanno maggiori rischi di parto pretermine, di sviluppare ipertensione in gravidanza e pre-eclampsia. Per questo, è indispensabile sottoporsi allo screening.

Cure e Trattamenti Cure e Trattamenti

In presenza di Diabete Gestazionale, è indispensabile farsi seguire da un Diabetologo fino al parto. Le cure si basano su:

  • eseguire attività fisica adeguata durante la gravidanza, possibilmente quotidiana, compatibilmente con le condizioni ostetriche;
  • seguire una dieta sana, ricca di fibre e povera di carboidrati, (soprattutto povera di zuccheri semplici), ma che tenga conto dello stato di gravidanza;
  • tenere sotto controllo il peso, che non deve aumentare in eccesso, in base al proprio peso pre-gravidanza: se una donna è sottopeso, può aumentare anche 12-16 Kg, se è normopeso 11 kg. Se, invece, dovesse essere sovrappeso o obesa, l'aumento di peso deve essere ridotto: tra i 5 e i 7-8 Kg.

È inoltre indispensabile monitorare i livelli di glucosio con il Glucometro, che viene consegnato dal diabetologo, e pungendosi il dito più volte nella giornata: a digiuno e un'ora dopo i pasti, con cadenza che viene stabilità dal diabetologo. Detto ciò:

  • i valori di Glicemia a digiuno non devono superare i 90 mg/dl;
  • un'ora dopo i pasti, i valori di glicemia devono rimanere <= 130 mg/dl;
  • due ore dopo i pasti <= a 120 mg/dl.

Il diabetologo e il dietista controllano ogni 15-20 giorni la donna con diabete in gravidanza, verificandone il peso e le glicemie misurate a domicilio:

  • se i valori di glicemia sono > a 90 mg/dl a digiuno, può essere necessario aggiungere qualche unità di insulina lenta serale, per ridurre i valori a digiuno;
  • se si hanno invece valori alti dopo i pasti, può essere necessario aggiungere qualche unità di insulina rapida ai pasti.
Per ora, nessun farmaco orale è sicuro in gravidanza, ma l'unica scelta, oltre alla dieta e all'attività fisica, è l'insulina. 

Dopo il parto, il diabete di norma scompare, ma è importante che la donna esegua, entro sei mesi dal parto, di nuovo un OGTT (carico orale di Glucosio), per verificare che non compaia il Diabete T2. È altrettanto importante recuperare il normopeso, per evitare il rischio di Diabete T2 negli anni successivi.
 

Bibliografia

  • National Institute for Health and Care Excellence (NICE). Diabetes in pregnancy: management of diabetes and its complications from preconception to the postnatal period; 2015.
  • Standard italiani per la cura del diabete mellito, SID-AMD 2014 http://www.standarditaliani.it/file/allegati/STANDARD_2014_Ott30_15.pdf.
  • World Health Organization. Diagnostic criteria and classification of hyperglycaemia first detected in pregnancy 2013.
  • Committee on Practice Bulletins - Obstetrics. Practice Bulletin n. 137: Gestational diabetes mellitus. Obstet Gynecol 2013; 122(2 Pt 1): 406-416. [9] HAPO Study Cooperative Research Group. Hyperglycemia and adverse pregnancy outcomes. N Engl J Med 2008; 358: 1991-2002.
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  • International Association of Diabetes Pregnancy Study Groups. Recommendations on the diagnosis and classification of hyperglycemia in pregnancy. International Association of Diabetes and Pregnancy Study Groups consensus panel. Diabetes Care 2010; 33: 676-682.
  • Linee Guida per la Gravidanza Fisiologica 2011 ISS-LG Ministero della Salute http://www.salute.gov.it/imgs/c_17_pubblicazioni_1436_allegato.pdf.

L'informazione presente nel sito deve servire a migliorare, e non a sostituire, il rapporto medico-paziente. In caso di disturbi e/o malattie rivolgiti al tuo medico di base o ad uno specialista.

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