Crioglobulinemia
Dr.ssa Annarita Soldo
Medico Internista Medico Chirurgo, specialista in Medicina Interna Creato il: 18/01/2018 Ultimo aggiornamento: 27/12/2023La crioglobulinemia è la presenza nel sangue di proteine (autoanticorpi e antigeni) che precipitano a basse temperature formando ammassi solidi e biancastri potenzialmente dannosi per l’organismo.
Si distingue in tre sottogruppi a seconda del tipo di proteine coinvolte:
- crioglobulinemia I;
- crioglobulinemia II;
- crioglobulinemia III.
Diffusa soprattutto in Europa Meridionale, colpisce prevalentemente le donne tra i 40 e i 60 anni.
Cause
Le cause delle crioglobuline sono multifattoriali:
- malattie ematologiche: quali mieloma o macroglobulinemia di Waldenstrom, tipiche della crioglobulinemia di tipo I;
- malattie auto-immuni: quali Artrite reumatoide e Lupus eritematoso, responsabili della crioglobulinemia di tipo III;
- infezioni virali: quale, ad esempio, l’Epatite C, tipiche della crioglobulinemia di tipo II.
Sintomi
La crioglobulinemia può presentare una sintomatologia eterogenea legata al processo infiammatorio dei vasi sanguigni e al luogo in cui questo ha sede.
Generalmente, tra i sintomi più comuni si possono trovare:
- debolezza;
- dolori articolari;
- porpora vascultica o pallore: un anomalo rossore o, al contrario, pallore, entrambi collegati all’infiammazione dei vasi sanguigni e localizzati negli arti inferiori;
- ematomi.
Diagnosi
La diagnosi della crioglobulinemia non può prescindere da un’attenta e accurata anamnesi associata ad esami diagnostici specifici quali:
- test per valutare la reazione del sangue a temperature inferiori ai 37°C;
- prelievi bioptici di tessuto cutaneo.
Una volta determinato il tipo di crioglobulinemia lo specialista procede alla somministrazione del trattamento.
Rischi
I rischi della crioglobulinemia sono associati allo sviluppo di ammassi solidi e biancastri che possono avere ripercussioni gravi sull’organismo. Tra i principali troviamo:
- artrite: se l’infezione interessa il sistema muscolo-scheletrico;
- insufficienza cardiaca: se l’infezione ha sede nell’apparato cardiovascolare;
- glomerulonefrite grave: che colpisce i reni compromettendone la capacità filtrante;
- neuropatie e ischemia cerebrale: se l’infezione interessa il sistema nervoso.
Cure e Trattamenti
Una volta stabilito il tipo di crioglobulinemia attraverso esami diagnostici specifici, lo specialista può ricorrere a diversi tipi di trattamento farmacologico.
Tra i più comuni:
- trattamento farmacologico a base di antinfiammatori e cortisoidi;
- trattamento farmacologico a base di immunosoppressori;
- trattamento farmacologico a base di antivirali: utile soprattutto nei casi di crioglobulinemia di tipo II causata da Epatite C.
Ai pazienti in cura per crioglobulinemia può essere consigliato evitare l’esposizione alle basse temperature.
Bibliografia
- Menter T, Hopfer H. Renal Disease in Cryoglobulinemia. Glomerular Dis. 2021 May 19;1(2):92-104. doi: 10.1159/000516103. PMID: 36751424; PMCID: PMC9677724.
- Retamozo S, Quartuccio L, Ramos-Casals M. Cryoglobulinemia. Med Clin (Barc). 2022 May 27;158(10):478-487. English, Spanish. doi: 10.1016/j.medcli.2021.11.017. Epub 2022 Feb 22. PMID: 35216803.
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