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Atrofia muscolare spinale

Prof. Corrado Angelini

Prof. Corrado Angelini

Neurologo Medico Chirurgo - Ricercatore confermato, specialista in Neurologia Creato il: 22/11/2024
L'atrofia muscolare spinale (SMA) è una malattia genetica rara che colpisce il sistema nervoso, portando alla progressiva degenerazione e alla perdita di cellule nervose motorie nel midollo spinale, causando una grave debolezza muscolare.  
 
Atrofia muscolare spinale

Cause Cause

L’atrofia muscolare spinale è causata da una mutazione a carico del gene SMN1 (Survival Motor Neuron 1), che è responsabile della produzione di una proteina chiamata “di sopravvivenza del motoneurone”. Questa proteina è essenziale per la sopravvivenza e la funzione dei motoneuroni, le cellule nervose che controllano i movimenti muscolari. 

Nella grande maggioranza dei casi di SMA, la mutazione consiste nella mancanza (delezione) del gene SMN1, che quindi rende estremamente ridotta la produzione della proteina SMN. Questa mutazione si trasmette per via ereditaria secondo meccanismo autosomico recessivo, per cui è necessario che entrambi i genitori abbiano sviluppato la mutazione per avere una possibilità del 25% di trasmetterla ai figli. 
 

Sintomi Sintomi

Esistono varie forme di atrofia muscolare spinale, che hanno esordio in vari momenti della vita dei pazienti e presentano sintomi di gravità differenti. 

Nella SMA di tipo 1, che ha generalmente esordio nei primi tre mesi di vita, i pazienti mostrano un tono muscolare ridotto, che in genere si associa a disturbi nella respirazione per via della debolezza dei muscoli intercostali e a disturbi della deglutizione. In genere, questa forma è la più grave e, senza trattamenti, porta alla morte per insufficienza respiratoria generalmente entro i due anni. La SMA di tipo 2 non si differenzia molto per i sintomi ma tende a comparire più tardivamente (6-18 mesi di vita) e in alcuni casi può smettere di progredire, lasciando il paziente con una debolezza muscolare permanente ma non fatale. 

La SMA di tipo 3 è una forma più lieve e si manifesta dopo l’anno di vita, producendo difficoltà nella deambulazione. Il decorso è simile a quella delle altre due forme ma generalmente più lento, per cui i pazienti possono avere un’aspettativa di vita normale. 

La SMA di tipo 4 è la forma a esordio tardivo e si manifesta in età adulta (dopo i 30 anni), con sintomi che progrediscono lentamente e sono caratterizzati da una lieve debolezza muscolare.
Esiste anche una forma di SMA, detta di tipo 0, che ha un esordio prenatale ed è generalmente la forma più grave. Questa si manifesta con una ridotta mobilità del feto durante la gravidanza e con deformità e disturbi neurologici dopo il parto. In genere, i pazienti con questa forma di SMA non superano l’anno di vita per l’insorgenza di un’insufficienza respiratoria grave.
 

Diagnosi Diagnosi

La diagnosi dell’atrofia muscolare spinale di solito si basa su una attenta valutazione clinica e su test genetici. 

In generale, per porre il sospetto di SMA nel paziente deve essere presente una sintomatologia di mancato sviluppo muscolare che però non si riesce a spiegare con altre cause. In presenza di sospetto è spesso necessario eseguire esami di conduzione nervosa (come l’elettromiografia), tramite quale si osservano dei muscoli poco innervati. 

La conferma della diagnosi, nella maggioranza dei casi, può essere ottenuta tramite dei test genetici che consentono di individuare la mutazione responsabile della malattia. Normalmente, il test di riferimento è il MLPA, che permette di caratterizzare la delezione del gene SMN1. 

In alcuni casi si può anche fare ricorso a una biopsia muscolare, che in genere è richiesta quando si sospetta una mutazione potenzialmente fatale o per diagnosi ancora non completamente accertate. 
Al momento sono attivi in Italia dei programmi di screening neonatale che consentono di valutare, già entro poche ore dalla nascita, un eventuale difetto di SMN1. 
 
Atrofia muscolare spinale

Rischi Rischi

Nelle prime due forme di atrofia muscolare spinale la prognosi è generalmente infausta, in quanto la debolezza muscolare arriva a colpire anche i muscoli respiratori, creando dei quadri di insufficienza respiratoria grave che, generalmente, portano alla morte dei pazienti entro pochi anni di vita.   

Nelle forme più lievi la debolezza muscolare può interessare molte aree funzionali, creando disturbi della deglutizione e della masticazione che possono provocare fenomeni di malnutrizione. Inoltre, in mancanza di trattamenti adeguati e tempestivi, la progressione della malattia può portare a disabilità motorie significative, influenzando l'indipendenza e la capacità di svolgere attività quotidiane.
 

Cure e Trattamenti Cure e Trattamenti

Per molti anni il trattamento dell’atrofia muscolare spinale era stato di tipo palliativo, ossia finalizzato a preservare la qualità della vita dei pazienti senza però poter arrestare la progressione della malattia. 

Ora invece sono stati messi a punto dei trattamenti farmacologici che consentono di compensare la carenza della proteina SMN. Questi farmaci, infatti, possono introdurre il gene SMN1 tramite vettori virali o tramite molecole attivatrici del gene SMN2, che quindi consentono una sintesi migliore di SMN. 

In genere, le terapie possono essere iniziate già sulla base dei risultati dello screening neonatale; in questo modo la terapia può essere iniziata in modo precoce, rallentando o arrestando la progressione della malattia. 

Inoltre, si può fare ricorso a delle terapie di supporto che possono includere fisioterapia, terapia occupazionale e terapia del linguaggio per migliorare la forza muscolare, la funzione motoria e la comunicazione. 

Nei pazienti che hanno una malattia a progressione lenta o stabile si possono utilizzare dei tutori o dei supporti ortopedici per impedire la comparsa di deformità della colonna vertebrale. 
 

Bibliografia

  • Kolb SJ, Kissel JT. Spinal Muscular Atrophy. Neurol Clin. 2015 Nov;33(4):831-46.
  • Mercuri E, Sumner CJ, Muntoni F, Darras BT, Finkel RS. Spinal muscular atrophy. Nat Rev Dis Primers. 2022 Aug 4;8(1):52.
  • D'Amico A, Mercuri E, Tiziano FD, Bertini E. Spinal muscular atrophy. Orphanet J Rare Dis. 2011 Nov 2;6:71.

L'informazione presente nel sito deve servire a migliorare, e non a sostituire, il rapporto medico-paziente. In caso di disturbi e/o malattie rivolgiti al tuo medico di base o ad uno specialista.

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