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Adenomi ipofisari

Dr.ssa Deborah Mannavola

Dr.ssa Deborah Mannavola

Endocrinologo Medico Chirurgo - Dottore di Ricerca, specialista in Endocrinologia Creato il: 25/10/2017 Ultimo aggiornamento: 16/11/2023

L’adenoma ipofisario è un tumore benigno, generalmente a lenta crescita, che origina al livello dell’ipofisi anteriore (adenoipofisi), ovvero la parte anteriore della ghiandola ipofisi, deputata alla produzione di ormoni. 

Essa si trova nella parte bassa del cranio, all’interno di una curva ossea denominata sella turcica, ed è responsabile del corretto sviluppo dell’organismo. Dagli ormoni che produce dipendono: 

  • la crescita;
  • lo sviluppo neuropsichico e puberale;
  • il comportamento sessuale e la funzione riproduttiva;
  • la risposta agli stress;
  • la regolazione del metabolismo energetico. 

Si distingue in due porzioni, anteriore e posteriore, e confina con strutture molto importanti e delicate come il seno cavernoso, dove passano l’arteria carotide interna ed alcuni nervi cranici. 

Gli adenomi ipofisari che, come anticipato, colpiscono soprattutto la parte anteriore della ghiandola, si classificano in base a:

  • dimensioni: microadenomi (diametro inferiore a 10 mm), macroadenomi (diametro superiore a 10mm), adenomi giganti (diametro superiore a 20 mm);
  • estensione: intrasellari (confinati all’interno della sella turcica) o extrasellari (al di fuori della sella turcica);
  • infiltrazione delle strutture adiacenti: se dunque invasivi o non invasivi;
  • maggiore o minore funzionalità: e possono quindi essere secernenti o non secernenti

Si tratta di patologie relativamente rare.

Adenomi ipofisari

Cause Cause

Le cause dell’adenoma ipofisario sono ancora sconosciute.

La sua comparsa non sembra legata a determinate fasi della vita né a specifici fattori genetici ereditari. 

Si tratta di una patologia sporadica, riscontrata prevalentemente in pazienti con neoplasie (formazioni tumorali) endocrine precedenti. Solo in rarissimi casi, inoltre, nei pazienti osservati, se ne è registrata la presenza nel contesto di alcune sindromi familiari (carney complex, adenomi familiari).
 

Sintomi Sintomi

La maggior parte degli adenomi ipofisari rimane silente, cioè privo di una manifestazione clinica evidente. 

A seguito di un aumento volumetrico significativo, però, il paziente inizia ad andare incontro ad una sintomatologia multifattoriale a carico soprattutto del sistema endocrino. 

In caso di adenomi secernenti, i principali sintomi sono: 

  • calo della libido;
  • gigantismo nei bambini;
  • acromegalia negli adulti;
  • tachicardia;
  • tremori;
  • sudorazione aumentata
  • perdita di peso;
  • nervosismo.

In caso di adenomi non secernenti, i principali sintomi sono legati alla compressione che l’adenoma esercita sulle strutture circostanti. In particolare, abbiamo: 

  • compressione del chiasma ottico: ovvero l’area in cui si concentrano i nervi ottici con conseguente calo della vista; 
  • compressione sulla ipofisi: con fenomeni di ipotiroidismo, iposurrenalismo e ipogonadismo (può manifestarsi con amenorrea, calo della libido, infertilità e raramente diabete insipido); 
  • compressione sul seno cavernoso: con compromissione dei nervi cranici e quindi possibile ptosi palpebrale, dolore facciale, diplopia.

Diagnosi Diagnosi

La diagnosi non può prescindere da un’accurata visita specialistica, con relativa e scrupolosa anamnesi, mediante la quale lo specialista prenderà nota della storia clinica del paziente e di una serie di disturbi aspecifici che, se ben contestualizzati, faranno sospettare al medico la presenza di un adenoma ipofisario. 

Tale diagnosi sarà poi completata da una serie di esami clinici

  • esami ormonali ed ematochimici: volti a evidenziare le disfunzioni endocrine del paziente;
  • diagnosi per immagini: come la risonanza magnetica, con o senza mezzo di contrasto, per identificare e valutare dimensioni ed estensione dell’adenoma.

Lo specialista potrebbe ritenere opportuno somministrare ulteriori test, al fine di valutare l’impatto dell’adenoma sull’organismo complessivo e i disturbi cui sta dando vita come, ad esempio, deficit visivi da esaminare alla luce di una apposita visita oculistica. 

Rischi Rischi

I principali rischi dell’adenoma ipofisario sono legati al malfunzionamento del sistema endocrino e alla compressione che la massa esercita sul cranio, con conseguenti problemi al corretto sviluppo dell’organismo. 

Tra i principali rischi si riscontrano: 

  • malformazioni ossee;
  • dolori articolari;
  • perdita della vista;
  • calo della libido;
  • amenorrea e calo del testosterone
  • compromesso sviluppo neuro-psichico;
  • squilibri metabolici.

Cure e Trattamenti Cure e Trattamenti

La cura dell’adenoma ipofisario si avvale di un trattamento combinato, il cui obiettivo è eliminare del tutto la neoplasia dal cranio. Sono previste, in particolare, tre modalità di trattamento:

  • terapia farmacologica: a base di farmaci dopamino-agonisti, atti a ridurre le dimensioni del tumore e a controllare l'ipersecrezione (qualora l’adenoma sia secernente); 
  • trattamento chirurgico: l’intervento utilizza l’approccio trans-naso-sfenoidale ovvero l’introduzione di endoscopi e strumenti medici nel cranio del paziente, tramite naso e sfenoide (un osso a forma di farfalla posto alla base del cranio), modalità vincolata alla particolare posizione dell’ipofisi;
  • radioterapia: alla quale lo specialista potrebbe fare ricorso per eliminare gli eventuali residui della neoplasia. 
È opportuno precisare che, anche a seguito della completa rimozione dell’adenoma ipofisario, lo specialista potrebbe richiedere un monitoraggio continuo e modulato del paziente per valutarne, di volta in volta, lo stato di salute generale.
 

Bibliografia

  • Asa SL, Mete O, Perry A, Osamura RY. Overview of the 2022 WHO Classification of Pituitary Tumors. Endocr Pathol. 2022 Mar;33(1):6-26. doi: 10.1007/s12022-022-09703-7. Epub 2022 Mar 15. PMID: 35291028.
  • Pituitary tumors. Mehta GU, Jane JA Jr. Curr Opin Neurol. 2012 Dec;25(6):751-5. doi: 10.1097/WCO.0b013e3283587bed. PMID: 23108246.
  • Pituitary tumors: epidemiology and clinical presentation spectrum. Araujo-Castro M, Berrocal VR, Pascual-Corrales E. Hormones (Athens). 2020 Jun;19(2):145-155. doi: 10.1007/s42000-019-00168-8. Epub 2020 Jan 14. PMID: 31933100.

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