Acufene
Dr. Valerio Di Peco
Otorinolaringoiatra Medico Chirurgo, specialista in Otorinolaringoiatria Creato il: 07/07/2017 Ultimo aggiornamento: 07/11/2023L’acufene, più che una patologia specifica, è un sintomo di malattia caratterizzato dalla presenza continua e costante di fischi acuti, sibili o molteplicità di suoni. Si tratta quindi di percezioni sonore in assenza di stimolazioni fisiologiche dei recettori dell’orecchio interno.
Si dividono tradizionalmente in:
- acufene oggettivo: quando i rumori sono causati da strutture contigue all’orecchio come, ad esempio, i vasi sanguigni del collo e percepiti dal paziente e dall’esaminatore in ambienti particolarmente silenziosi;
- acufene soggettivo: quando i rumori sono percepiti solo dal paziente e continuativamente.
Un’ulteriore distinzione riguarda la manifestazione sonora di acufene:
- acufene continuo: quando il suono è percepito come un soffio costante all’interno dell’orecchio;
- acufene pulsante: quando il suono è percepito come una pulsazione cardiaca all’interno dell’orecchio.
È opportuno precisare che le malattie di cui l’acufene è sintomo non necessariamente sono a carico dell’orecchio o delle vie acustiche. Può, inoltre, manifestarsi come unico sintomo o correlato a disturbi a carico dell’orecchio, come potrebbero essere la pressione auricolare e vertigini.
Cause
L’acufene può avere diverse cause. Per l’acufene di tipo soggettivo, le cause sono soprattutto otogene, ovvero legate a particolari traumi acustici o patologie quali:
- otite;
- sclerosi multipla;
- aterosclerosi;
- cataratta;
- infiammazioni al nervo trigemino;
- labirintite.
Le cause di acufene oggettivo devono invece essere distinte nel caso di acufene pulsante o non pulsante.
Nel caso di acufene oggettivo pulsante, sarebbero di origine cardiocircolatoria e interesserebbero principalmente i vasi sanguigni del collo. Tra le cause più comuni si trovano:
- malformazioni artero-venose;
- ipertensione endocranica benigna;
- stenosi dei vasi del collo.
Nel caso di acufene oggettivo non pulsante le cause sembrerebbero afferire a traumi dell’apparato muscolo-scheletrico quali:
- disfunzione dell’articolazione temporo-mandibolare;
- contrazioni involontarie dei muscoli auricolari;
- colpo di frusta.
Sintomi
La manifestazione più evidente di un acufene è la presenza costante, continua o pulsante, di una percezione sonora, in assenza di stimolazioni fisiologiche. La percezione può riguardare una o entrambe le orecchie, presentarsi isolatamente come unico sintomo o associarsi ad altri disturbi riferibili all’orecchio quali pressione auricolare e vertigini.
I pazienti con acufene spesso riferiscono di:
- ipoacusia: o ridotta capacità uditiva;
- iperacusia: una marcata intolleranza nei confronti dei rumori esterni.
Diagnosi
La diagnosi di acufene avviene tramite visita otorinolaringoiatrica che non può prescindere da una accurata anamnesi, durante la quale lo specialista valuta le caratteristiche dell’acufene (continuo o pulsante), i sintomi di accompagnamento e la storia clinica del paziente.
A ciò si aggiungono specifici esami clinici, volti a ricercare le cause specifiche dell’acufene soprattutto quando questo è del tipo oggettivo.
Tali esami possono consistere in:
- esami ematochimici e radiografici: per escludere la presenza di corpi estranei o particolari infezioni che potrebbero aver infiammato il canale uditivo;
- valutazione odontostomatologica: per evidenziare eventuali infiammazioni dell’orecchio dovute ad irregolarità nella mascella;
- valutazione neuro-otologica: per evidenziare eventuali patologie neurologiche dell’orecchio;
- valutazione cocleo-vestibolare: si tratta di un esame non invasivo, utile per valutare la funzionalità corretta dell’equilibrio;
- angio-TC: per studiare la circolazione sanguigna ed escludere anomalie al sistema cardiovascolare.
Rischi
Per chi soffre di acufene, i rischi sono soprattutto legati ai fenomeni di ipoacusia e iperacusia, che talvolta accompagnano il sintomo.
Essi sono spesso causa di disturbi dell’equilibrio o fonofobia (paura dei rumori), che compromettono la qualità della vita del paziente, interferendo negativamente sulla sua salute mentale ed emotiva.
Cure e Trattamenti
Trattandosi di un sintomo dalle cause multifattoriali, l’acufene può essere trattato mediante diverse opzioni terapeutiche a seconda del fattore scatenante.
È opportuno precisare che spesso, nonostante sia stata individuata la causa e sia stata trattata, l’acufene persiste.
Per questi casi esistono varie teorie esplicative e vari approcci terapeutici. Il più ricorrente è l’Acufenometria o caratterizzazione della frequenza. Il paziente, nel corso di più sedute, viene invitato a confrontare l’intensità del proprio acufene con quella di alcuni stimoli sonori somministrati. Una volta caratterizzato l’acufene in termini di intensità, si somministra al paziente un suono con intensità maggiore per alcuni minuti. I pazienti responsivi avvertono generalmente una scomparsa dell’acufene o un’attenuazione per un periodo variabile, effetto che si andrà a sommare a quello della seduta successiva. L’obiettivo è quello di indurre una inibizione dell’acufene e mantenerla.
Bibliografia
- Esmaili AA, Renton J. A review of tinnitus. Aust J Gen Pract. 2018 Apr;47(4):205-208. doi: 10.31128/AJGP-12-17-4420. PMID: 29621860.
- Varela Barrenechea F. Efficacy of neurofeedback as a treatment for people with subjective tinnitus in reducing the symptom and related consequences: a systematic review from 2010 to 2020. Acta Otorrinolaringol Esp (Engl Ed). 2023 Jul-Aug;74(4):253-262. doi: 10.1016/j.otoeng.2022.10.003. Epub 2022 Oct 17. PMID: 36257576.
L'informazione presente nel sito deve servire a migliorare, e non a sostituire, il rapporto medico-paziente. In caso di disturbi e/o malattie rivolgiti al tuo medico di base o ad uno specialista.
Cerca i migliori specialisti che si occupano di Acufene nelle province di: Roma, Milano, Torino, Latina
Trova il Medico più adatto alle tue esigenze.