Protesi anca

A cura del Dr. Alberto Caramagno
Ortopedico Medico Chirurgo, specialista in Ortopedia e Traumatologia Creato il: 08/07/2017 Ultimo aggiornamento: 22/07/2017
Cos'è
La protesi d'anca è un dispositivo artificiale utilizzato in ambito chirurgico per la sostituzione dell'articolazione dell'anca. Esistono protesi parziali, dette anche endoprotesi, che sostituiscono solamente la parte di articolazione femorale (la testa del femore), e protesi totali, che sostituiscono tutta l'articolazione dell'anca sia nel suo versante femorale che in quello del bacino (componente acetabolare).

Cause
Come tutte le protesi, anche la protesi d'anca ha lo scopo di supplire a una funzione del corpo umano, nel caso specifico la funzione dell'articolazione dell'anca. Questa funzione può venir meno per svariate cause. Sicuramente la causa più frequente è l'artrosi.
L'artrosi può essere primitiva (che è anche quella di gran lunga più frequente) oppure secondaria, cioè derivante a sua volta da altre cause come, per esempio, malformazioni congenite, pregresse fratture, malattie reumatiche, necrosi della testa del femore, etc. L'intervento di protesi d'anca è indicato quando i sintomi (generalmente il dolore e la limitazione di movimento) interferiscono significativamente con la qualità di vita del paziente.
Sintomi
La protesi d'anca viene considerata un intervento con un elevatissima percentuale di successo (97-98%). Il carico sull'arto operato può essere concesso generalmente anche il giorno stesso dell'intervento. Dopo un periodo di riabilitazione, variabile dalle 4 alle 8 settimane, è possibile camminare senza ausili. Grazie ai moderni protocolli è possibile ridurre l'ospedalizzazione a pochi giorni di degenza. Solitamente si riacquista una mobilità dell'anca ottimale, e comunque notevolmente superiore a quella pre-intervento.
Diagnosi
Il paziente sottoposto a protesi d'anca deve sottoporsi a controlli periodici che si avvalgono delle semplici radiografiche come esami strumentali. La frequenza con cui vengono eseguite possono variare tra i vari centri. Generalmente vengono richieste radiografie dopo 1 mese, 3 mesi, 6 mesi e a 1 anno dall'intervento. Successivamente è buona norma eseguire almeno un controllo annuale.
Rischi
Come tutti gli interventi chirurgici, anche quello di protesi d'anca può comportare dei rischi. Questi sono comunque in percentuale molto limitata. Secondo alcune casistiche la percentuale di complicanze è sotto il 2-3%. Possibili complicanze comprese in questa piccola percentuale sono:
- L'infezione
- La trombosi venosa profonda
- Le fratture intraoperatorie
- Complicanze nervose
- Protesi dolorosa
- Mobilizzazione precoce della protesi, etc.
Cure e Trattamenti
Le tecniche chirurgiche e la cosiddetta medicina perioperatoria che ruota intorno alla protesi d'anca sono in continua evoluzione e in continuo miglioramento. Oggi in molti centri si effettuano protesi d'anca con tecniche miniinvasive che grazie al concetto di risparmio tissutale permettono un recupero più accelerato e minimizzano le perdite di sangue.
Inoltre oggi disponiamo di modelli protesici sempre più evoluti, che offrono la possibilità di scegliere l'impianto migliore per ogni tipologia di paziente, preservando quanto più tessuto osseo possibile a seconda delle varie situazioni cliniche. Tutti questi fattori hanno permesso di ottenere percentuali di soddisfazione sempre maggiori e impianti più duraturi nel tempo.
L'informazione presente nel sito deve servire a migliorare, e non a sostituire, il rapporto medico-paziente. In caso di disturbi e/o malattie rivolgiti al tuo medico di base o ad uno specialista.
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