Cos’è la nutrigenomica?

La nutrigenomica è la scienza che studia il ruolo dei geni e delle loro varianti nell’assorbimento, metabolismo e catabolismo degli alimenti. Tale studio si è reso possibile con le nuove scoperte e le nuove ricerche sul genoma umano che permettono di comprendere meglio l’effetto dei geni sul funzionamento di un organismo.

Illustrazione 1 - Dietologia

Infatti, è noto che esiste una variabilità di circa lo 0.1% di differenze del patrimonio genetico di un individuo che differenzia a sua volta la variabilità delle risposte individuali agli stimoli ambientali, alla suscettibilità o protezione di tali stimoli sull’insorgenza, la protezione e l’andamento di alcune malattie, la risposta ai farmaci e all’alimentazione, la prevenzione e la cura dell’invecchiamento cellulare. Tali diversità genetiche tra individui sono spesso costituite da singole variazioni del DNA che possono determinare modificazioni nella struttura e nell’attività dei geni e delle proteine.

Avere o non avere tali varianti non è indice di malattia ma un indicatore: conoscere tali variazioni genetiche ed il loro effetto può essere fondamentale per individuare le predisposizioni individuali e attuare misure preventive su possibili squilibri metabolici attraverso programmi di alimentazione e stile di vita “su misura” al fine di mantenere e/o migliorare lo stato di benessere.


Che vantaggi comporta?

La nutrigenomica pertanto permette di attuare una efficace terapia preventiva naturale prevenendo o ritardando l’insorgenza di patologie legate al metabolismo e allo stile di vita (es.: diabete, obesità, dismetabolismi, dislipidemia, osteoporosi, malattie cardiovascolari, ecc.) attraverso la giusta quantità e tipologia di alimenti adatta al particolare profilo genetico di ogni persona.

Diversi studi scientifici (vedi bibliografia) ad esempio hanno dimostrato come una dieta costruita secondo il profilo genetico della persona dia risultati più duraturi e migliori in termini di raggiungimento di normali valori di glicemia ed omocisteina riducendo o rallentando così il rischio di insorgenza di diabete e malattie cardiovascolari.


Come si esegue la Nutrigenomica?

Oggi tutto ciò è reso possibile da un semplice test eseguibile presso l’ambulatorio medico. Attraverso un semplice prelievo con un tamponcino delle cellule della mucosa della bocca. Il DNA viene estratto presso centri specializzati all’avanguardia per eseguire l’analisi genetica (genotipizzazione) che permette di verificare la presenza di variazioni polimorfiche nella sequenza di DNA di alcuni geni che ricoprono funzioni chiave nella regolazione dei processi metabolici rilevanti (metabolismo dei lipidi, dei glucidi, metabolismo osseo, intolleranza al lattosio, funzioni antiossidanti, modulazione dell’insulina, risposta infiammatoria). Tale test è ovviamente valido per tutta la vita essendo un’analisi di alcune varianti del proprio patrimonio genetico.

In base ai risultati ottenuti il medico può fare una previsione di predisposizione per condizioni fisiopatologiche relative alle patologie legate alle varianti polimorfiche e/o interpretare caratteristiche fenotipiche (ossia tipiche di quell’individuo) determinanti per la salute e spesso correlate a tratti patologici dello stesso. Ovviamente non è una diagnosi di malattia, ma uno strumento preventivo personale per il medico che oltre all’anamnesi alla storia familiare allo stile di vita alle condizioni psicofisiche generali ed ai sintomi rilevati durante la propria visita potrà tenere conto delle informazioni genetiche di quell’individuo.

Su tali informazioni il medico potrà proporre un programma personalizzato allineato con gli obiettivi individuali di dimagramento, forma fisica, antietà e benessere.

 

Bibliografia

 
  • Arkadianos I et Al.  “Improved weight management using genetic information to personalize a calorie-controlled diet” Nutritional Journal 2007, 6:29
  • Gardener CD et Al “Comparison of the Atkins, Zone, Ornosh, and LEARN diets for change in wight and related risk factors among overwight premenopausal women: the A-to-Z Weight Loss Study: a randomized trial” JAMA 2007 Mar 7;297(9): 696-77. Erratum in: JAMA 2007 Jul 11; 298(2):178