Cosa sono i sogni?

In un percorso di psicoterapia del profondo o comunque di crescita e sviluppo personale, uno degli strumenti che può essere molto utile è l'analisi e l'interpretazione dei sogni.

I sogni sono un'esperienza comune a tutti, eppure la mentalità comune tende a sottovalutarli o ad attribuirli semplicemente e frettolosamente a delle cause esterne (per esempio a un pasto copioso della sera precedente).

Ciò dipende in parte dalla natura evanescente dei sogni stessi, che molto velocemente ritornano là da dove erano venuti (cioè nell'inconscio), ma in parte anche da una scarsa diffusione di un cultura psicologica in generale nella società moderna oltre che da una sensibilità ancora troppo scarsa a queste tematiche, purtroppo a volte per colpa della psicologia stessa che non contempla volentieri lo studio dei sogni nei programmi di studi universitari e che ancora sta forse cercando di capire "cosa vuol fare da grande".

Eppure nell'antichità i sogni erano addirittura la voce di Dio ed erano utilizzati anche dai sacerdoti-medici per la cura delle malattie.

Una delle prime testimonianze scritte (in cuneiforme) riguarda i sogni di un antico re sumero: come a dire che a favorire la nascita della scrittura non è stata solo l'esigenza di annotare liste commerciali o contratti istituzionali, ma anche quella di dare forma al misterioso mondo onirico.

Illustrazione 1 - Psichiatria

 

Che cos'è la psicologia del profondo?

La psicologia del profondo si chiama così proprio perchè dà spazio e ascolto a ciò che spontaneamente emerge dal profondo della psiche, ossia dall'inconscio, e i sogni sono quindi uno dei suoi argomenti privilegiati.

Il sogno infatti non è un prodotto della volontà cosciente ma della sfera inconscia e proprio per questo fatto essi possono essere utilissimi in quanto portano all'attenzione della coscienza degli elementi che la coscienza stessa, nella vita diurna, può avere trascurato, dimenticato, rimosso. In questo senso, l'inconscio svolge la funzione di una "saggezza profonda", in quanto -  in modo del tutto naturale - fa emergere elementi psichici (immagini, pensieri, dinamiche, emmnozioni ecc.) che non dipendono dal ragionamento o dalla logica, che abitano nelle corde profonde dell'essere umano e che in qualche modo cercano di compensare o riequilibrare proprio gli aspetti della logica e del ragionamento, fornendo così un punto di vista diverso da quello cosciente, magari fossilizzato o irrigidito nelle sue posizioni.

Non a caso i sogni più significativi compaiono e si ricordano soprattutto nei momenti di passaggio di vita (dall'infanzia all'adolescenza, dall'adolescenza alla vita adulta ecc.) e nei momenti di crisi esistenziale, di blocco psicologico, di depressione.

Il ruolo dei sogni della psicologia del profondo

È proprio quando si è in un apparente vicolo cieco che può arrivare un'indicazione dal profondo: l'importante è saperla cogliere.

Marie-Louise Von Franz, allieva di Jung e grande psicanalista dei sogni, scriveva che era proprio quando era depressa che si aspettava un sogno rivelatore, che immancabilmente poi compariva. Per cui è vero che i sogni si dimenticano e non è facile ricordarli, ma se si cerca di annotare anche una sola immagine e di raccontare il sogno, se si migliora la dimestichezza con questo mondo tanto affascinante quanto misterioso, le cose possono cambiare e si possono fare significativi passi in avanti nella conoscenza di sè, che è la base per l'equilibrio psicologico e quindi per la salute.
 

Bibliografia

  • Wamsley EJ. How the brain constructs dreams. Elife. 2020 Jun 8;9:e58874. doi: 10.7554/eLife.58874. PMID: 32508304; PMCID: PMC7279884.