Ansia sociale: cos'è e cosa significa soffrirne?
L’ansia sociale è una forma particolare di ansia che si manifesta quando la persona si trova ad affrontare situazioni di confronto sociale. La dimensione patologica di questo tipo di ansia si evince non solo dall’entità delle manifestazioni sintomatologiche, ma anche dalla apparente sproporzione tra i sintomi e la situazione scatenante.
Questo tipo di ansia si può infatti sviluppare non solo per situazioni che possono effettivamente suscitare una certa quota d’ansia quali il parlare in pubblico di fronte a molte persone oppure affrontare un esame universitario, ma anche per situazioni molto più semplici e comuni quali chiedere informazioni, apporre una firma in presenza di un impiegato, parlare in presenza di poche persone, mangiare in pubblico e molte altre ancora.
La caratteristica comune a tutte le situazioni che possono scatenare ansia sociale è il doversi esporre a una o più persone.
Qual è la causa?
L’ansia sociale è una patologia a carattere multifattoriale.
Il temperamento stesso di una persona può facilitare la comparsa del disturbo: individui con una forte tendenza a inibire certi comportamenti o facilmente influenzabili dal giudizio altrui sono più vulnerabili all’insorgenza del disturbo.
Ulteriori fattori di rischio possono essere rappresentati da maltrattamenti ed episodi traumatici nell’infanzia, inclusi comportamenti di bullismo.
I figli di genitori ansiosi hanno possibilità da 2 a 6 volte maggiori di sviluppare un disturbo d’ansia sociale.
Princiali sintomi fisici e psicologici
Nelle situazioni sociali temute, gli individui con questo disturbo sono esageratamente preoccupati di apparire imbarazzati e temono di essere giudicati ansiosi, deboli, “pazzi”, o stupidi.
I sintomi fisici dell’ansia sociale maggiormente frequenti sono:
- tachicardia;
- palpitazioni;
- tremori;
- sudorazione eccessiva;
- tensione muscolare;
- nausea;
- mal di testa;
- bocca secca;
- vampate di calore;
- arrossamenti in volto
I sintomi fisici e il disagio psicologico possono condurre il soggetto ad evitare di mangiare, bere o scrivere in pubblico, per timore di rimanere imbarazzato dal fatto che gli altri possano giudicarlo o vedere le sue mani tremare o il volto arrossarsi.
Se vi sono costrette, le persone con ansia sociale sopportano tali situazioni con un carico di disagio psicofisico molto elevato.
E' possibile parlare di diagnosi?
La diagnosi è clinica attraverso la raccolta delle informazioni anamnestiche, della storia clinica e sulla base dell’esame psichico svolto dallo specialista psichiatra.
Quali rischi corro se non mi faccio aiutare?
Il rischio principale dell’ansia sociale è che le condotte di evitamento riducano progressivamente il raggio d’azione pubblico della persona comportando una riduzione delle chances professionali e sociali. Inoltre, il perdurare dei sintomi, può condurre a quadri di vera e propria depressione del tono dell’umore.
Come posso superarla?
La terapia può essere farmacologica, psicologica o integrata.
La terapia farmacologica si basa su farmaci ad azione ansiolitica e antidepressiva (in genere benzodiazepine e SSRI).
La terapia psicologica può avvalersi di approcci di tipo cognitivo-comportamentale o di tipo relazionale.
Bibliografia
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